A proposito di MONTAGNA VALTELLINESE...
A proposito di MONTAGNA VALTELLINESE...

Non sono solita riportare polemiche tra diverse fazioni politiche e tantomeno risposte ad articoli apparsi su altre testate giornalistiche locali. Newsinfo è soprattutto un blog, e la risposta del Sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia, con delega alle Politiche per la Montagna Ugo Parolo al Segretario PD della provincia di Sondrio non è solo una risposta ad un articolo e tantomeno una polemica sterile: ho scelto di pubblicarla integralmente perché rispecchia la realtà delle aree montane, le difficoltà economiche, le poche risorse che arrivano dal Governo Centrale di Roma. Uno specchio della realtà, insomma, al di là dei colori politici. E si torna a parlare di canoni idrici…

 


Data: 06/02/2015
 
08/02/2015, 19:08
la risposta di Ambrosi

Non stupisce il fatto che l’aver solo osato fare delle considerazioni su un tema fondamentale per il nostro territorio come quello del Demanio Idrico, contenuto nel progetto di Legge sulla Riforma del Sistema delle Autonomie Locali che il Consiglio Regionale deve ancora discutere e approvare, potesse creare una dura reazione da parte della Lega Nord: è un comportamento che ci si aspetta quando si impongono scelte dall’alto su cui nessuno può democraticamente criticare nulla!

Siamo d’accordo con Borromini sul fatto che i cittadini delle nostre Valli non ne possono più di chi pensa a distruggere anziché a costruire e le considerazioni che abbiamo fatto sul Demanio Idrico vanno proprio in quella direzione: lavorare concretamente per il nostro territorio! Ma lavorare facendo chiarezza e proprio in questo momento in cui le cose possono ancora essere cambiate, non illudendo i cittadini con un facile populismo!

Riguardo al tema demanio idrico riteniamo fondamentale che nella Legge Regionale venga approvata una norma che dia la possibilità al nostro territorio, come già avviene da tempo in Provincia di Belluno, di poter incassare direttamente i Canoni Idrici e decidere sul territorio provinciale come spenderli.

Constatiamo come, tra l’altro, questa richiesta non sia una novità, ma del tutto simile a quella emersa dal nostro territorio e contenuta nella Deliberazione del Consiglio Provinciale N. 24 adottata dal Presidente della Provincia in data 26 agosto 2014, ai sensi dell’art. 1,comma 82, della Legge 7 aprile 2014, N. 56, condivisa successivamente con i Sindaci dei Comuni capoluogo di mandamento, avente ad oggetto: “Richiesta di forme particolari di autonomia alla provincia di Sondrio in attuazione di quanto disposto dall’articolo 1,comma 3, secondo periodo, della Legge 7 aprile N. 56”. Senza giri di parole riportiamo una parte del contenuto della delibera facilmente reperibile all’indirizzo web:

http://provincia.so/amministrazione/delibere/default.asp

Omissis……

“MATERIE SULLE QUALI SI RIVENDICA FORME PARTICOLARI DI AUTONOMIA IN ATTUAZIONE DELL’ART. 1, COMMA 3, SECONDO PERIODO, E DEL COMMA 52, SECONDO PERIODO, DELLA LEGGE 7 APRILE 2014, N. 56:

A)DEMANIO IDRICO (GESTIONE E VALORIZZAZIONE DELLA RISORSA IDRICA) Situazione attuale: la Provincia di Sondrio istruisce e autorizza le domande di concessione per piccole derivazioni idroelettriche; istruisce le domande per le concessioni per grandi derivazioni idroelettriche; all’attualità i canoni sono introitati dalla Regione Lombardia e trasferiti alla Provincia in ottemperanza all’articolo 6 della legge regionale n. 33/2007 per l’attuazione dell’AQST.

Rivendicazioni cui all’articolo 1, comma 52, L. n. 56/2014: autorizzare anche le domande per le concessioni di grandi derivazioni idroelettriche; determinare e incassare i canoni di concessione sia per le piccole sia per le grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico. Si rivendica un ruolo attivo della Provincia di Sondrio con la Regione Lombardia in relazione ai rinnovi delle concessioni idroelettriche.”

Omissis……

Queste indicazioni non sono state recepite nella proposta di legge approvata dalla Giunta Regionale il 30 dicembre 2014; leggendo l’art. 4, comma 5, della proposta di Legge è immediatamente comprensibile che non cambia nulla in tema di demanio idrico, anzi se questo testo venisse approvato dal Consiglio Regionale ci sarebbe un aggravio di funzioni relative alle istruttorie e i canoni idrici continuerebbero ad essere incassati dalla Regione che deciderebbe come spenderli pur sempre in accordo con la Provincia mediante lo strumento dell’AQST.

Inoltre quale sarebbe la capacità di contrattazione del nostro territorio relativamente al rinnovo delle concessioni idroelettriche?

Decidano i cittadini se sembra loro che questa sia l’Autonomia che in tema di acque si vuole riconoscere al nostro territorio!

Ci permettiamo di suggerire alla Lega Nord provinciale, così come faremo noi come PD della provincia di Sondrio, di lavorare insieme ai gruppi consiliari regionali per sostituire l’attuale art. 4, comma 5, della proposta di Legge con questo testo: “Sono conferite alla Provincia di Sondrio, in ragione delle peculiarità territoriali e idrografiche, le funzioni amministrative per la gestione del demanio idrico, ivi comprese tutte le funzioni amministrative relative alle derivazioni di acqua pubblica, alla ricerca, estrazione e utilizzazione delle acque sotterranee, alla tutela del sistema idrico sotterraneo nonché alla determinazione dei canoni di concessione e all’introito dei relativi proventi”.

Nel caso specifico, a proposito delle cose da tenere in memoria, crediamo però utile ricordare al Segretario della Lega Nord e al sottosegretario Parolo che, per quanto riguarda almeno la nostra provincia, se oggi si parla di specificità montana lo si fa perché a livello nazionale è stata approvata una legge che riconosce questa specificità e che questa legge oggi mette in grado Regione Lombardia, se lo vuole, attraverso il Consiglio Regionale di garantire risorse e funzioni che altri territori non possono avere. Non ci risulta sia stato fatto nulla di ciò in passato quando la stessa Lega Nord ha governato per anni il nostro Paese.

Anche se probabilmente deluderemo il Segretario Provinciale della Lega Nord (se ne faccia una ragione!), il Partito Democratico della provincia di Sondrio è più che mai intenzionato a giocare la partita della specificità montana con proposte concrete nell’interesse dei cittadini delle nostre Valli.

Il Segretario Provinciale

Salvatore AMBROSI

 

cristina culanti


Autore dal
27/10/2021

06/02/2015, 16:45
Ugo Parolo wrote

Parolo: “Caro Ambrosi, un bel tacer non fu mai scritto”

“Mi sottraggo da tempo alle sterili polemiche locali, perché ritengo che, dalla politica, i cittadini in questo momento di grave crisi abbiano bisogno di fatti concreti e non di pretesti per accaparrarsi la vetrina di un articolo.

Tuttavia le dichiarazioni del segretario provinciale del PD di Sondrio, apparse oggi sul quotidiano “La Provincia di Sondrio”, sono talmente urtanti rispetto alla realtà dei fatti, che mi costringono a prendere posizione, soprattutto a tutela dei cittadini che non meritano di essere presi per i fondelli da dichiarazioni totalmente prive di fondamento.

Vorrei parlare dei fatti e su questo sono pronto ad un confronto con il segretario del PD in qualunque momento.

Fatti che sono gravi, fatti che ci stanno portando verso una crisi finanziaria totale degli Enti Locali e della Regione, fatti che causeranno a breve la riduzione, se non l’eliminazione, di molti servizi, fatti che provocheranno inevitabilmente l’aumento dei costi a carico delle famiglie e delle imprese.

Fatti imputabili esclusivamente al Governo del PD del premier Renzi!

Perché il segretario del PD non dice che, a fronte di un riconoscimento formale della specificità montana di Sondrio, il Governo Renzi ha tagliato alla Provincia 13 Ml di euro nel 2015 su di un bilancio totale del 2014 di 24,2 ML?

Un taglio, in un solo botto, di oltre il 60 % del bilancio: di fatto, a causa dei tagli di Renzi, l’Ente Provincia non esiste più.

Perché il segretario del PD non dice che alla Regione il governo Renzi ha tagliato nel 2015 quasi un miliardo di euro, costringendoci a praticare a nostra volta tagli sugli enti locali e ad azzerare il fondo investimenti? Forse Ambrosi ignora che Regione Lombardia, a fronte di investimenti programmati nel 2014 pari a circa un miliardo riuscirà, forse, nel 2015 a finanziare appena 50 milioni?

Perché il segretario del PD tace sul fatto che tutte le Province della Lombardia nel 2015 non riusciranno ad approvare il bilancio andando in default e quindi interrompendo i servizi?

Perché omette che, dopo i tagli del governo Renzi, solo Regione Lombardia e poche altre sono riuscite, con grandi sacrifici, a far tornare i bilanci del 2015? Come dimenticare, ad esempio, che la Regione Sicilia ha approvato il bilancio 2015 iscrivendo in entrata tutte le previsioni del 2015, ma in uscita solo le spese dei primi tre mesi?

Siamo di fatto alla vigilia di una paralisi pressoché totale del sistema degli enti locali, che causerà gravi problemi a tutti i cittadini, ed il segretario provinciale del partito che governa il nostro Paese, invece di prendere atto onestamente che solo grazie all’azione di Regione Lombardia la nostra Provincia potrà sopravvivere, lancia accuse infondate su un tema, quello del demanio idrico, che peraltro dimostra di non conoscere.

Palese di ignoranza in materia è l’affermazione secondo la quale “Regione Lombardia ha giocato al ribasso” nella determinazione dei canoni. Ambrosi sembra ignorare che tre anni fa Regione Lombardia, in un solo botto, ha raddoppiato i canoni idrici e che l’importo di tale raddoppio è stato destinato, per la provincia di Sondrio, al pagamento del mutuo necessario per la realizzazione della tangenziale di Morbegno.

Regione Lombardia, con la proposta di legge in discussione in Consiglio Regionale, garantirà la sopravvivenza dell’ Ente Provincia nel 2015, proprio grazie all’utilizzo in piena autonomia di quei proventi del demanio idrico, 10 milioni annui, che Ambrosi sembra ignorare.

Di fatto la Provincia di Sondrio sarà l’unica Provincia lombarda a non andare in default nel 2015.

Quanto alla gestione delle grandi dighe, nella legge c’è il pieno trasferimento gestionale alla provincia di Sondrio.

La domanda che dovrebbe porsi Ambrosi è un’altra: quando effettivamente il Governo ci permetterà di fare le gare per affidare le nuove concessioni idroelettriche rinegoziando così, i benefici per il nostro territorio? Stiamo attendendo il decreto sui criteri di gara dal 1999! E, soprattutto, Ambrosi dovrebbe chiedersi cosa succederà se dovesse essere approvata la riforma della Costituzione voluta da Renzi che trasformerà il nostro Paese nello Stato più centralista al mondo, cancellando tutte le competenze regionali, ivi compresa quella sulle Dighe.

Insomma, a fronte di tante e tali dimenticanze e imprecisioni di Ambrosi, è proprio il caso di dire che Un bel tacer non fu mai scritto...”

UGO PAROLO

 

cristina culanti


Autore dal
27/10/2021