Giorno della Memoria: “Riflettere sulla Shoa non ? retorica"
Giorno della Memoria: “Riflettere sulla Shoa non è retorica

L’assessore a Cultura e Turismo del Comune di Tirano Sonia Bombardieri: “Il 2018 è un anno fortemente simbolico in cui la riflessione sulla Shoa è ancora più importante e non a caso il nostro Presidente ha appena nominato Liliana Segre senatrice a vita. Diverse ricorrenze coincidono quest’anno e ci ricordano che ‘riflettere sulla Shoa’ non è retorica, ma ha un valore fondante per il nostro futuro e per nutrire la convivenza civile nella nostra comunità.

Nel 2018 ricorrono l’80° anno della promulgazione delle leggi razziali in Italia, il 70° della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dall’entrata in vigore della Costituzione Italiana.

Come Assessore alla Cultura credo sia vitale approfondire queste lezioni della storia e, soprattutto oggi, mettere in relazione il passato con il presente per scongiurare non solo derive razziste che stanno riaffiorando nella nostra società, ma anche per generare una consapevolezza più vera della tolleranza verso l’altro quale fondamento imprescindibile del nostro vivere comune. E del nostro vivere “democratico” un aggettivo che ci appare forse sempre troppo astratto ma senza il quale la nostra liberà sarebbe compromessa”.

“Memoria per il futuro” è una rassegna multidisciplinare che si rivolge a tutti, adulti e studenti, per indagare la tragedia disumana della Shoa: un ciclo di incontrifra letteratura teatro e cinema, in corso in Biblioteca fino a metà febbraio e a cura dell’esperto Mattia Agostinali, tre incontri in Biblioteca con autori di richiamo nazionale, in collaborazione con la Libreria Il Mosaico, un documentario attuale e illuminante sul “turismo dell’Olocausto”, uno spettacolo ispirato al testo di Hannah Arendt sia per il pubblico che per gli studenti, e per chiudere un incontro a maggio promosso nell’ambito delle conferenze “Sul Sicomoro” dall’Associazione Insieme per L’oncologia e l’ematologia Alta Valtellina-Onlus.

 


Data: 24/01/2018
 
27/01/2018, 11:49
il prograamma completo

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cristina culanti


Autore dal
27/10/2021

24/01/2018, 13:57
27 gennaio, per NON DIMENTICARE

Nell’ambito delle più generali iniziative del Giorno della memoria, che cade il 27 gennaio, organizzate dall’Assessorato alla Cultura di Tirano in vista anche delle commemorazioni per l’ottantesimo anniversario dell’introduzione delle leggi razziali, la nostra libreria organizza presso la biblioteca civica Arcari di Tirano (piazzetta dell’Emigrante) un ciclo di presentazioni librarie a tema. Ecco la scaletta degli incontri.

25 gennaio, giovedì, ore 20:45 – Yvonne Braun e Alberto Gobetti incontrano Massimiliano Boni, autore de IL MUSEO DELLE PENULTIME COSE, edito da 66thand2nd.

In un futuro non troppo lontano, tutti i sopravvissuti alle deportazioni nazifasciste sono ormai scomparsi e l’Italia è scossa da un rigurgito antisemita. In un clima ostile, un giovane studioso del museo della Shoah di Roma, prepara un’importante mostra sugli ultimi superstiti ai campi di concentramento. Il suo minuzioso lavoro di archiviazione e conservazione però, svolto per anni dietro a una scrivania, sembra improvvisamente crollare di fronte alla notizia della possibile esistenza di un sopravvissuto ancora in vita: un novantottenne aspro e taciturno custode di un segreto all’apparenza inconcepibile. Dall’incontro tra i due inizia una ricerca difficile e ostinata, un confronto serrato che porterà entrambi a riconoscersi nella dolorosa esperienza dell’altro. Un gioco inestricabile di scambi e silenzi che nasconde una drammatica «scelta», un terribile segreto legato alla travagliata esperienza del lager.

3 febbraio, sabato ore 17:00 – Davide Riccardo Romano, giornalista di Repubblica e Alberto Giannoni, giornalista de Il Giornale, presenteranno il saggio LE RETI DEI NUOVI ANTISEMITI, edizioni de Il Giornale.

L’antisemitismo è tuttora presente nelle nostre società. Il popolo ebraico da sempre ha dovuto combattere contro i pregiudizi. Nelle pagine di apertura Davide Riccardo Romano conduce il lettore attraverso le moderne forme di antisemitismo. Gli autori passano in rassegna le spinte pregiudiziali presenti nel web e in particolare nell’universo dei social network (Facebook, Twitter, Youtube e altri grandi player) che spesso si rifiutano di rimuovere il materiale che infama e oltraggia l’identità ebraica. Romano evidenzia questa ambiguità e definisce questa terribile tendenza come "antisemitismo 2.0" che assume nuovi connotati rispetto al tradizionale odio verso gli ebrei. Spesso, inoltre, il nuovo antisemitismo si maschera da antisionismo quando, in alcuni casi, pretende la cancellazione dello Stato Ebraico con tutta la sua popolazione. Nella parte finale del libro, Romano e Alberto Giannoni portano alla luce gli atteggiamenti anti-israeliani di alcuni politici italiani e svolgono una breve inchiesta sulle ombre che avvolgono alcuni rappresentanti islamici milanesi. Le reti dei nuovi antisemiti rimane dunque un utile strumento per avere contezza di un problema sociale e mutevole che spesso viene tollerato senza vergogna dai nostri concittadini.

24 febbraio, sabato, ore 17:00 – Davide Monopoli, filosofo, riflette su I SOMMERSI E I SALVATI di Primo Levi.

Scritto nel 1986, ultimo lavoro dell’autore, I SOMMERSI E I SALVATI è un’analisi dell’universo concentrazionario che Levi compie partendo dalla personale esperienza di prigioniero del campo di sterminio nazista di Auschwitz e allargandosi al confronto con esperienze analoghe della storia recente, tra i cui i gulag sovietici. La narrazione descrive con lucidità e distacco i meccanismi che portano alla creazione di "zone grigie" di potere tra oppressori e oppressi, la corruzione economica e morale delle persone che vivono nei sistemi concentrazionari, gli scopi e gli utilizzi politici e sociali di tali sistemi, la replicazione di analoghe dinamiche comportamentali nelle realtà quotidiane odierne. Il testo si presta quindi a molteplici riflessioni sulla natura del potere, sul suo intrinseco rapporto con l’esercizio della violenza, sulla sua capacità di massificare e annullare ogni forma di autonomia individuale. Al di là della tremenda esperienza nazista rischiamo così di scoprire l’esistenza dentro il tempo odierno di numerosi lager, sia fisici - vogliamo ricordare la Jugoslavia o, più recentemente, l’Eritrea, paese lager per antonomasia? - ma soprattutto, e più universalmente, spirituali: campi concentrazionali dalle porte aperte in cui noi, senza nemmeno accorgercene, ci teniamo prigionieri, e dove ci facciamo autori di indifferenza, violenza, sopraffazione, plagio sul nostro prossimo, in nome e per conto di un "pensiero unico" capace di una formidabile ma impercettibile coartazione, pieno e perfetto interprete della volontà del potere di turno.

16 marzo, venerdì, ore 20:45 – Matteo Corradini, curatore, presenta la nuova edizione de IO SONO UNA STELLA di Inge Auerbacher, edizione Bompiani.

Inge Auerbacher, ebrea tedesca, ha solo sette anni quando, nel 1942, viene internata nel campo di concentramento di Terezin (Repubblica Ceca) e conosce la più grande atrocità della storia: l’Olocausto nazista. Corredato da foto, disegni, poesie e da una sintesi degli eventi storici più rilevanti, il libro è il commovente resoconto di quella esperienza, rivissuta attraverso le emozioni e le paure di una bambina che fu testimone di una delle pagine più nere per la storia dell’umanità. Torna in libreria con un nuovo dialogo tra l’autrice, ora vivente negli USA e il curatore Matteo Corradini.

cristina culanti


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27/10/2021