Riordino province: da LECCO la proposta del presidente NAVA
Riordino province: da LECCO la proposta del presidente NAVA

“Finora, in più occasioni, sono intervenuto sul dibattito in atto da due anni sul futuro delle Province, spiegando le molteplici ragioni per cui ho contrastato le scelte del Governo Monti prima e del Governo Letta poi che, a più riprese, hanno deciso di sopprimere, accorpare, ridefinire i ruoli e livelli di governo delle Province.

Alla luce dei fatti e del dibattito che ho seguito fino ad oggi mi sento di avanzare una proposta costruttiva che, partendo dalla esigenza di gestire le funzioni su una dimensione sovracomunale, creerebbe un circolo virtuoso nell’efficienza amministrativa e negli interventi da effettuare sul territorio e un concreto risparmio per gli Enti locali, lo Stato e i cittadini.

La mia proposta prevede un riordino totale dei livelli di governo amministrativi, prendendo come esempio i Cantoni svizzeri, che hanno un’autonomia amministrativa e decisionale molto ampia. Bisognerebbe creare, se necessario passando attraverso la revisione della  Carta Costituzionale, dei nuovi organismi, sopprimendo  tutti gli enti intermedi ora esistenti e che stanno tra le Province e i Comuni: solo in Lombardia se ne contano duemila e mi riferisco a Parchi, Consorzi, Comunità Montane. Bisognerebbe ridistribuire le loro competenze a questi nuovi soggetti, che avranno un rappresentante eletto dal popolo con principi democratici e una squadra snella composta da pochi Consiglieri e un ristretto esecutivo di fiducia. Le Regioni potrebbero demandare ulteriori competenze ai nuovi Enti, che avranno quindi funzioni maggiori rispetto a oggi, seppur con un risparmio economico e un sicuro ritorno in termini di efficienza.

Credo che questa sia la strada giusta da percorrere, una proposta seria da mettere in campo, che non rappresenta un no al riordino ma un sì a un riordino serio, coerente e virtuoso”.

 


Data: 05/08/2013
 
31/01/2014, 11:17
Aumenteranno i costi per la collettività

Il Presidente della Provincia di Lecco Daniele Nava interviene nuovamente sul Disegno di Legge (DDL) Delrio “Città metropolitane, Province, Unioni e Fusioni di Comuni”.

“Mentre alla Camera scoppia la guerriglia anche sulla legge elettorale, che, a causa di puntigliosi sofismi da destra e da sinistra, non riesce a vedere una definizione, la Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti, organo costituzionale e supremo controllore, imparziale e terzo, dell’attività pubblica e dell’uso delle relative risorse, il 16 gennaio si esprime negativamente in merito a quanto previsto dall’articolo 17 del DDL Delrio.

Tale articolo riguarda la definizione di un ambito ristretto di funzioni assegnate alle Province, che dovrebbero occuparsi di soli compiti di pianificazione e programmazione in settori di spesa riferiti alle circoscritte materie dell’ambiente, dei servizi di trasporto e della rete scolastica.

A parte il complesso meccanismo procedimentale per il riordino delle funzioni trasferite su altri Enti dalle Province, la Corte dei Conti si esprime ritenendo che ‘nell’immediato i risparmi effettivamente quantificabili sono di entità contenuta, mentre è difficile ritenere che una riorganizzazione di così complessa portata sia improduttiva di costi’.

In conclusione il Ministro Delrio si arrovella e si impunta su cambiamenti che, oltre ad avere caratteristiche di incostituzionalità e anti-democrazia e a comportare una forte incertezza sull’organizzazione della macchina amministrativa (chi farà cosa? con quali risorse?), comporteranno un incremento di costi.

Per la riforma della Legge Elettorale, puro tecnicismo anche se comporta risvolti importanti per la nostra democrazia, i cittadini devono assistere a continui litigi e rimandi; mentre, con tutta probabilità, una riforma inutile e costosa vedrà ben presto una definizione.

Lascio a ogni lettore le conclusioni”.

 

Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021