Sanit? di MONTAGNA
Sanità di MONTAGNA

(IL POAS DELL’ASST SONDRIO VERRA’ APPROVATO SOLO CONTESTUALMENTE AD INCENTIVI PER SANITÀ MONTAGNA).

La dichiarazione di Ugo Parolo, sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia e Fabio Rolfi, Presidente della commissione permanente "Sanità e politiche sociali", in merito alla chiusura del presidio notturno dell’Ospedale di Morbegno:

“Dopo tanto clamore mediatico, spesso fondato su notizie imprecise e usate in modo strumentale, crediamo sia giunto il momento di fare un po’ di chiarezza in relazione alle scelte aziendali sulla sanità valtellinese.  A seguito di un confronto molto positivo con l’assessore Gallera, abbiamo concordato di sospendere l’approvazione  del Piano Organizzativo Aziendale Strategico (POAS) sino a quando non sarà definita la delibera per gli incentivi alla sanità di montagna. Occorre avere una visione di governance globale per rendere concreta la volontà più volte manifestata di  Regione Lombardia di valorizzare la sanità di montagna.  Per quanto riguarda gli ospedali di Sondrio e Sondalo, a prescindere da ogni scelta tecnica che non ci permettiamo di discutere, occorre chiarire che i due presidi possono coesistere purché si vada verso una  differenziazione e specializzazione delle funzioni. Sondalo, infatti, ha enormi potenzialità nel campo della riabilitazione post traumatica ed è in questa direzione che bisogna lavorare.

Per quanto riguarda il punto di primo intervento di Morbegno va  ricordato che la scelta in atto  è conseguente alla decisione condivisa con il territorio, ovvero quella  di valorizzare l’ospedale trasformandolo in presidio operativo territoriale. È evidente che non può esistere un pronto soccorso senza un ospedale strutturato con sale operatorie e medici specializzati che possano garantire la massima assistenza ai cittadini. Riteniamo, però, che l’apertura debba assolutamente essere garantita 24 ore al giorno.

Per evitare situazioni di criticità e malumori come quelli in atto in questi giorni, prima di assumere ulteriori  decisioni che avranno un impatto significativo sulla sanità, che rappresenta un servizio essenziale per i cittadini, occorre un serio e concreto confronto con la Conferenza dei Sindaci e le sue articolazioni zonali e, se il caso, anche con tutte le istituzioni territoriali”.

 


Data: 28/02/2017
 
29/03/2017, 08:17
Pip di Morbegno in funzione 24 ore su 24

"Il Punto di primo intervento (Pip) di Morbegno rimarrà in funzione 24 ore su 24. All’interno opererà un medico e un infermiere, come già avviene oggi, e il personale proverrà dall’Asst della Valtellina". La conferma arriva dall’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera al termine dell’incontro, ieri a Palazzo Lombardia, con i rappresentanti della conferenza dei sindaci della Montagna.

Cristina Culanti


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27/10/2021

03/03/2017, 12:38
La dichiarazione...

... del presidente della Provincia di Sondrio Luca Della Bitta:

Cristina Culanti


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27/10/2021

28/02/2017, 16:26
Il presidente della Cm di Morbegno Borromini

“Quando c’è un governo regionale attento al territorio, sensibile alle sue istanze, aperto al confronto, le soluzioni si trovano sempre, anche in un settore particolarmente problematico qual è quello della sanità. Essendo costantemente in contatto con i vertici regionali, ho sempre ricevuto ampie rassicurazioni e non ho mai avuto il minimo dubbio sulla tutela degli interessi dei cittadini. Le politiche regionali hanno questo obiettivo, compatibilmente con i provvedimenti del ministero della Salute e tenendo conto delle risorse stanziate a livello statale che continuano a diminuire. Quello che sta avvenendo in altre Regioni, per effetto di provvedimenti ministeriali in Lombardia non si verifica perché la razionalizzazione è al servizio dei cittadini, non il contrario. L’alta qualità degli interventi e delle prestazioni è sempre garantita nell’ambito dei servizi sanitari e la vicenda del pronto soccorso di Morbegno non ha fatto altro che confermare la vicinanza dei vertici regionali al nostro territorio e il loro impegno nella valorizzazione della sanità di montagna”.

Cristina Culanti


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27/10/2021