Un prefetto "disn?" a Predalta, sui monti della VALPOSCHIAVO
Un prefetto

“Vam a predalta a disnà”, è il titolo del manifesto-invito del venerdì di ogni settimana,  della settimana scorsa che gli ospiti della Casa Anziani di Poschiavo, come al solito  abbiamo visto appeso nel solito spazio per gli avvisi  delle manifestazioni in corso.

Ti immagini che l’anziano, all’interno della Casa, se ne stia rannicchiato ad aspettare che passi il tempo e invece eccoli, come al solito in questi casi all’ora prevista di venerdì 27 u.s. lì tutti pronti a rispondere all’invito, in fase di partenza. Un bel gruppo di una ventina di persone, il che non è poco, tanto da riempire non solo l’apposito nuovo pulmino ATE, ma da dover ricorrere ad altre tre macchine di volontari.

“Vam a Predalta” è la destinazione. Posto nuovo per me, ma è chiaro che gli invitati conoscono quella località e se pur a una considerevole altitudine (sentiamo dire di 1800m.) fa parte delle belle montagne che fanno corona a Poschiavo.

Si parte quindi tranquilli anche perché  in buoni mani. Come d’abitudine, guidati dagli organizzatori,  Franco e l’onnipresente Manuela, nonché degli autisti di provata capacità. Capacità richiesta dalla strada che, a un certo punto  si stacca dalla comunale, per continuare su un percorso da persone esperte del posto.

A Predalta uno dei piccoli e accoglienti “munt” della zona, a ricevere gli invitati ci sono i coniugi Maria e Silvio Dorizzi che hanno preparato, con cura e in abbondanza l’annuciato “disnà”.

Il posto è incantevole da dove lo sguardo spazia dal fondo nella Val Poschiavo  su, su nella cerchia delle vette famose, alcune ancora dagli eterni ghiacciai.

La casetta dei signori Dorizzi è evidente rinnovata ad accogliente abitazione e conserva attorno le caratteristiche del “munt” dell’era contadina con stalla, fienile persino il piccolo baitello dove di solito conservavano il latte al fresco.

C’è voluto un poco per piazzare gli invitati, ma c’è stato posto per tutti e quando sulle tre tavolate sono arrivati i piatti con la fumante polenta e del saporito spezzatino, nonché un buon bicchiere di vino, l’ambiente si è animato e suppongo che tutti abbiano dimenticato i loro pur evidenti malanni. Ma non è finito tutto li: ha fatto seguito un saporito stracchino, poi la torta a pezzi su vassoi, fatta sul posto dal padrone di casa. E per finire  il classico caffè con qualche goccia di buona grappa. Buono anche il tempo se pur con qualche goccia di passaggio.

Un grazie ufficiale va ai coniugi Dorizzi. Un’azione del genere non è impegno da poco; da apprezzare non solo per la spesa e il lavoro di un “disnà” a venticinque  persone, ma tenuto conto a chi l’hanno preparato.

E già che ci siamo mi sia permessa una riflessione in merito: parecchi dei partecipanti con i quali condividiamo tanto tempo della giornata nel loro ambiente, in queste occasioni che richiedono pure un certo sforzo fisico e anche psicologico, in questi casi sembrano rivivere e comunque pare dimentichino i loro malanni d’età.

Quindi un rinnovato ringraziamento alla Famiglia Dorizzi per l’.eccellente “disnà” e agli organizzatori e accompagnatori per il bel pomeriggio in quel di Predalta.

 


Data: 30/09/2013