Il Ghiacciaio del Cevedale s’illumina di… pulito!
Nel corso dell’estate appena trascorsa ben 100 quintali di rifiuti sono stati portati a valle grazie al lavoro di Ersaf, Parco dello Stelvio e associazioni. Proprio così: il Ghiacciaio del Cevedale è più pulito! Come mai tanti rifiuti? Perché i ghiacciai si ritirano e affiorano quelli del XIX secolo, anche questa è una conseguenza del cambiamento climatico. Il ghiacciaio del Cevedale (3269 mt) nascondeva i residuati degli impianti sciistici del secolo scorso, dalle tubature di un vecchio acquedotto e da lamiere sparse, ingombri che, preparati in mucchi da sette quintali l’uno lungo le pendici del ghiacciaio, sono stati trasportati da un elicottero dell’Elitellina che, precedentemente, aveva trasportato i sacchi rete con i rifiuti. Come spiega Alessandro Meinardi, direttore del Parco Nazionale dello Stelvio “si è trattato della seconda fase di pulizia di questa estate nei dintorni del Rifugio Casati-Guasti dopo la raccolta dei piccoli rifiuti, quest’ultimo lavoro ha avuto come obiettivo la completa rimozione dei piloni dello ski-lift. Un pezzo di storia che se ne va, ma una rimozione doverosa sia in termini di sicurezza che in termini ambientali”. Gli fa eco il caposquadra Giordano Giumelli: "Sono stati rimossi anche il tubo di un vecchio acquedotto e le funi della teleferica: in tutto circa 70 quintali di ingombri, per lo più ferrosi, a cui si aggiungo 30 quintali di piccoli rifiuti raccolti in due mesi. Le funi sono state tagliate con una troncatrice a filo del ghiaccio che in questo periodo dell’anno si trova ai minimi stagionali erano un pericolo soprattutto per lo scialpinismo primaverile”. I lavori sono stati portati a termine sempre in condizioni estreme ma nel massimo della sicurezza, grazie alla collaborazione delle guide alpine dell’Ortles-Cevedale Tullio Faifer e Erminio Sertorelli, che hanno imbracato gli operai mostrando loro seracchi e pericoli presenti nell’area. Mercoledì 23 settembre, nel pomeriggio, con un cambiamento repentino che solo la montagna sa fare, gli operai sono stati anche sorpresi dalla neve: “Eravamo fradici e di tanto in tanto entravamo nel rifugio dove i gestori ci hanno supportato in ogni modo”, commenta Giumelli. “L’intervento alla Casati, in condizioni di lavoro sicure ma estreme, ha dimostrato l’efficienza e la preparazione del personale dell’ente – ha dichiarato il neo eletto presidente ERSAF Alessandro Fede Pellone – al servizio del territorio tutto, a partire dai boschi di pianura fino ai 3269 metri del Cevedale. Il Parco dello Stelvio è tornato a essere più pulito, anche se questo è solo un primo passo. Si è trattato di un bell’esempio di collaborazione all’insegna di un interesse comune per il patrimonio montagna”.
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