11/11/2010, 17:48 "CiĆ² che sta avvenendo porta alla PRIVATIZZAZIONE"
Il Coordinamento Acqua Pubblica Regione Lombardia è stato ascoltato ieri, mecoledì 10 novembre, dalla Commissione VIII del consiglio regionale della Lombardia a Milano. E’ stato presentato un documento e Martina Simonini, responsabile del Movimento in difesa dell’acqua pubblica e consigliere di minoranza in Provincia di Sondrio, fa un punto della situazione: “Ciò che sta avvenendo è un’accellerazione sui processi di privatizzazione ed una stretta incredibile sulla possibilità di ottenere la deroga per il servizio in house incorniciata da un quadro normativo che non esito a definire “schizzofrenica”, dove una norma contrasta con un’altra e dove in ogni caso si dimentica quello che dovrebbe essere principio fondamentale ‘l’acqua non è un prodotto commerciale al pari degli altri, bensì un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale’ (direttiva 2000/60/CE)”. E IN VALTELLINA? In Valtellina la questione si complica anche per effetto degli addentellamenti che la questione del servizio idrico integrato ha con lo sfruttamento idroelettrico... Qui, più che altrove, la cittadinanza ha bene in mente che utilizzo fa dell’acqua il produttore di energia elettrica (privato) e quanto rispetto per l’ambiente e per il tessuto sociale abbia dimostrato dagli anni trenta ad oggi. Qui più che altrove alla cittadinanza è chiaro il concetto che il privato ha un obiettivo prioritario: guadagnare. Al pubblico basta andare in pari. COSA SUCCEDERA’ NEL PROSSIMO FUTURO, SECONDO LEI? Il mio parere personale è che nonostante le pressioni dei poteri forti, il governo centrale sarà costretto a votare una proroga dell’entrata in vigore del decreto attuativo del decreto Ronchi... e anche così sarà comunque un pasticcio. Si parla di ottimizzazione del servizio idrico integrato dal 1994 (Legge Galli) ed è semplicemente assurdo che dopo tanti anni si sia arrivati a questa situazione. CI SONO ENTI VALTELLISI CHE HANNO ADERITO AL MOVIMENTO? Non ci sono in provincia di Sondrio enti pubblici che hanno aderito al movimento in difesa dell’acqua pubblica anche se qualche comune ha accolto la proposta di inserire nel loro statuto e regolamenti il principio che l’acqua non è un bene a rilevanza economica. |