“Il Governo non si illuda, vinceremo i referendum”. Questa la convinzione del Comitato Referendario 2 Sì per l’Acqua Bene Comune dopo aver appreso che le date scelte per lo svolgimento dei referendum sono quelle del 12 e il 13 giugno.
Sconcentarte a parere del Comitato il mancato accorpamento con le elezioni amministrative, si bruciano così 400 milioni di euro e il Governo dovrà dar contro di questo ai cittadini.
Il Comitato Referendario è certo del successo referendario e, quindi, del raggiungimento del quorum per far vincere i Sì per l’acqua bene comune.
E nel frattempo dopodomani, sabato 26 marzo, tutte le italiane e tutti gli italiani sono invitati alla grande manifestazione per l’acqua a Roma, “per gridare a tutti che un’altra Italia è possibile”.
Lo spot che promuove i referendum sta spopolando su youtube.
cristina culanti
Autore dal 27/10/2021
24/05/2011, 16:24
La televisione pubblica non informa sui referendum
"Il Comitato Referendario 2 Sì per l’Acqua Bene Comune e quello Vota sì per fermare il nucleare hanno appena iniziato un’occupazione pacifica della sede Rai di Viale Mazzini chiedendo un incontro immediato con il Presidente Garimberti e con la Direttrice Generale Lei al fine di garantire una corretta informazione sui referendum del 12 e 13 giugno.
E’ antidemocratico e scandaloso che il servizio pubblico oscuri i referendum, privando i cittadini del diritto alla corretta informazione.
I referendari non lasceranno la sede rai fino a quando non saranno ricevuti".
(Comitato 2 sì per l’Acqua Bene Comune)
cristina culanti
Autore dal 27/10/2021
04/05/2011, 06:45
Referendum che danno fastidio a qualcuno...
*Martina Simonini
Andrea Patroni
Il regolamento sulla par condicio per i referendum del 12 e 13 giugno dovrebbe essere già applicato, e invece non è neanche stato approvato.
Un altro colpo basso contro una consultazione su temi – acqua e nucleare - che gli italiani hanno molto a cuore ma che, evidentemente, a qualcuno danno parecchio fastidio. Il Comitato ‘2 sì per l’acqua bene comune’ e il Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’ si preparano alla mobilitazione: è in corso ora, un sit-in davanti a Palazzo San Macuto (ore 14) in via del Seminario dove dovrebbe riunirsi la commissione di vigilanza RAI. L’obbiettivo è far pressione sulla commissione stessa affinchè superi le contrapposizioni in nome dell’informazione e del pluralismo, e dia via libera al regolamento sulla par condicio. Immediatamente: abbiamo già passato il segno, ma ritardare ancora l’approvazione sarebbe un’ulteriore grave affronto agli italiani.
Oggi, 3 maggio, è anche la “Giornata mondiale della libertà di stampa” proclamata dall’Onu, ed il presidio acquisisce quindi anche un significato ulteriore per dire che non è tollerabile che all’ostruzionismo politico si voglia aggiungere quello mediatico.
Sarà l’occasione per consegnare al presidente Sergio Zavoli le migliaia di firme raccolte contro l’oscuramento dei referendum.
All’appello hanno aderito, tra gli altri, numerosi esponenti del mondo dello spettacolo tra cui Ottavia Piccolo, Roberto Vecchioni, Marco Paolini, Franco Battiato, Neri Marcorè, Lella Costa, Teresa Mannino, Antonio Cornacchione, Giovanna Marini.
*Per il comitato referendario della provincia di Sondrio - 2 sì per l’acqua bene comune
cristina culanti
Autore dal 27/10/2021
27/04/2011, 08:05
LÂ’intervento di Emilio Molinari su LÂ’UnitÃ
(cliccare sulle immagini per ingrandirle)
cristina culanti
Autore dal 27/10/2021
22/04/2011, 16:54
Giù le mani dai referendum sull’acqua
Si sapeva: l’acqua bene comune mette in difficoltà il business attorno all’oro bianco, Martina Simonini, referente per la Provincia di Sondrio del Comitato Acqua Bene Comune, afferma, in coro con il comitato nazionale: "Mentre tentano lo scippo del referendum sul nucleare – scippo tutto da verificare, visto che devono ancora pronunciarsi un ramo del Parlamento e la Corte di Cassazione – , il Governo e i poteri forti di questo Paese vogliono provare a fare lo stesso con i due referendum sull’acqua2.
E continua: "Alle tuonanti dichiarazioni di ieri del Presidente di Federutility, Roberto Bazzano, che ha chiesto espressamente un intervento legislativo per fermare i referendum sull’acqua, risponde oggi il ministro Romani con l’apertura ad un approfondimento legislativo ad hoc.
A Governo, Federutility e Confindustria diciamo chiaramente : “Non ci provate, giù le mani dai referendum!”.
I referendum sull’acqua hanno ottenuto le firme di un milione e quattrocentomila cittadini. Una straordinaria mobilitazione che chiede l’uscita dell’acqua dal mercato e dei profitti dall’acqua. Che vuole la tutela condivisa di un bene comune essenziale e di un diritto universale. Che rivendica il proprio diritto a decidere in prima persona.
Un grande movimento che non permetterà alcuno scippo dell’acqua e della democrazia. Perché solo la partecipazione è libertà".