ACQUE e dighe: una riflessione
Dighe e predoni del nostro bene. Chilometri quadrati di vallate e pascoli. Chilometri di cunicoli, reti di trasferimento idrico e trapanamento delle nostre montagne tanto da comprometterne la loro tenuta per più cause. Il tutto in nome di posti di lavoro. Da migliaia di persone impiegate come da accordi si sono ridotte a poche decine. Le risorse trasferite non hanno certo seguito il carovita o pensato a rapportarle alla garanzia di mantenimento di servizi essenziali quali sanità scuola servizi sociali collegamenti trasporti ecc. Lo sfruttamento puntuale si ripete negli anni, le concessioni grazie a rappresentanti o inadeguati o in malafede miracolosamente vanno avanti alla faccia delle scadenze che attraverso sistemi scritti e pensati da non si sa chi e con quale autorità, e ci parlano di autonomia. La nostra autonomia è quella refurtiva che annualmente sottraggono al territorio e nonostante ladri fanno beneficenza con tanto di riconoscimento da parte delle istituzioni locali. (by Narciso Zini)
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