Aeroporto di Samedan: ne parla il Gran Consiglio
Il Gran Consiglio del Cantone dei Grigioni si riunisce lunedì 15 febbraio e tra i punti all’ordine del giorno spicca l’"Incarico Ratti concernente la vendita dell’aeroporto di Samedan". Il tema inerente la vendita di quello che è definita un’infrastruttura di basilare importanza per l’incremento turistico dell’Engadina nasce da un punto all’ordine del giorno della seduta di Governo del 5 novembre 2009, quando sono emersi diverse problematiche insite a ragioni contrattuali. Nel contratto di superficie, di utilizzazione e d’esercizio, la società di gestione del campo d’aviazione, la Engadin Airport AG, si era assunta l’impegno di effettuare tutti i lavori di manutenzione necessari all’esercizio, come pure gli investimenti, per il rinnovo e il completamento delle costruzioni e degli impianti, per un importo di 8-10 mio di franchi. Dato che il Governo aveva deciso di alienare a medio termine l’aeroporto alla società che lo gestisce, la Engadin Airport AG, a quest’ultima è stato dato in cambio un diritto di prelazione per la durata di 25 anni. Ora si vogliono analizzare tutte le possibilità, affinché si giunga alla soluzione migliore per mantenere e garantire a lungo termine l’attività di volo a Samedan e al riguardo verificare se, sulla base di contratti di diritto di superficie, di affitto e d’esercizio, si possano disciplinare l’esercizio e gli investimenti in infrastrutture necessarie all’attività di volo, coinvolgendo l’investitore, il Comune di ubicazione e la Regione, anziché alienare gli impianti a una società privata. Altro dato importante che il Gran Consiglio tiene in considerazione è che nel 2007 la Engadin Airport AG, nell’ambito del previsto vasto ampliamento dell’aeroporto, aveva indirizzato al Cantone una proposta d’acquisto, il Governo in considerazione degli investimenti preliminari effettuati dalla società di gestione dell’aeroporto e della gestione conforme alla concessione, non aveva individuato motivi per scostarsi dalle garanzie date d’intesa con il Circolo dell’Engadina Alta e con il comune d’ubicazione, intaccando così la fiducia creata. Con decreto dell’11 dicembre 2007, il Governo ha perciò di principio approvato una vendita dell’area dell’aeroporto alla Engadin Airport AG, con diversi vincoli e condizioni, e ha dato l’incarico di preparare i documenti necessari. Ora, nell’ambito delle attuali trattative contrattuali, oltre a una trasmissione di proprietà da ambedue la parti vengono esaminate seriamente tra l’altro anche una proroga e un adeguamento del diritto di superficie attuale e delle strutture di partenariato pubblico-privato (ppp), sulla base delle prossime disposizioni dell’UFAC (applicazione all’aeroporto di Samedan delle disposizioni ICAO, nonché scelta del futuro sistema di sicurezza del traffico aereo), fondamentali per la sicurezza pianificatoria e d’investimento di Engadin Airport AG. In questo modo sulla base delle condizioni quadro da attendersi per il futuro, per il mantenimento a lungo termine dell’aeroporto andrà infine trovata la soluzione più appropriata, sia per l’ente pubblico, sia per la società di gestione dell’aeroporto. In conclusione, quindi, il 15 febbraio il Gran Consiglio analizzerà conformemente all’incarico tutte le soluzioni contrattuali ammesse dalla legge e concretamente idonee, e di conseguenza ad accettare l’incarico. Accogliendo l’incarico non si influisce tuttavia in alcun modo sulla competenza del Governo di tutelare giuridicamente gli interessi del Cantone. (foto Engadin Airport)
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