ALPIYO’, cooperare per crescere
1.100 ettari di territorio, 1.045 soci, 319 lavoratori, 43,3 milioni di euro di fatturato: questi sono i numeri di AlpiYò, di fatto un "prodotto sociale", grazie alla presenza della Cooperativa sociale "il sentiero", che negli anni ha dimostrato che è possibile fare attività di impresa con ottimi risultati facendo lavorare persone in situazioni di svantaggio o di grave marginalità (disabili, malati psichici, soggetti in uscita da percorsi di dipendenza). Il progetto è stato presentato ieri, mercoledì 26 settembre a Morbegno alla presenza dell’assessore alla Montagna Massimo Sertori e vede la sinergia di tre realtà: la Latteria di Chiuro e la suddetta cooperativa, che già collaborano dal 2012, alle quali si aggiunge la Società Agricola Cooperativa Melavì. Nel concreto, escono sul mercato due prodotti con il marchio Valtellina e con il logo delle tre imprese, una partnership che nasce dal territorio per il territorio: Alpiyò Composta e Alpiyò Nettare, che possono contare sulla materia prima fornita dalla Melavì, la mela di Valtellina IGP. Già esisteva lo yogurt della Latteria di Chiuro, "buono fino in fondo", perché ha anche saputo generare a livello sociale benefici, con Il Sentiero e i suoi lavoratori. AlpiYò significa fare rete per consentire al territorio di crescere, incrementare il recupero dei terreni agricoli incolti, creare occupazione anche per i soggetti svantaggiati e promuovere un’economia virtuosa che porti ricchezza al territorio, investendo in qualità e innovazione. Il commento dell’assessore Massimo Sertori: "Un progetto che evidenzia come il saper fare rete contribuisca a far crescere il territorio nella sua globalità, un chiaro segno di lungimiranza e di progettualita’ concreta. Alpiyò è di fatto un prodotto sociale con marchio Valtellina che coinvolge tre cooperative, due agricole e una sociale che sono state in grado di crescere insieme e hanno dato vita a quella che può e deve essere considerata una best practice. Una sfida imprenditoriale che, anche grazie al prodotto, riesce a sostenersi, addirittura a crescere. La cooperazione non delocalizza, ma crea valore nel territorio e reinveste su di esso. Ottimo esempio da seguire".
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