AmbriaJazz: il sax di Bearzatti incanta la Valmalenco
di Paolo Redaelli* Con il suggestivo “solo” di Francesco Bearzatti, domenica mattina alla funivia del Palù in Valmalenco si è chiuso il lungo weekend di Ambria Jazz. Grande soddisfazione per gli organizzatori di ForteMente, che bilancia in parte l’amarezza per aver dovuto annullare il concerto serale a Polaggia di Berbenno. Un acquazzone imprevisto ed imprevedibile, dopo un’intera giornata di sole, ha costretto a cancellare il previsto concerto con Three Spirits e il duo Enrico Intra (pianoforte) e Alex Stangoni (chitarra). Il sassofonista di Codroipo (UD) sì è esibito (a sorpresa) insieme a Giovanni Falzone, prima accompagnando i viaggiatori della corsa speciale sulla Snow Eagle, in una cabina gremita e poi sul piazzale della funivia. Ha interpretato con grande finezza alcuni brani di Duke Ellington, tenendo fede al titolo del concerto “Sound of love”, avvincendo gli spettatori con bravura e simpatia. L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco diretto da Roberto Pinna e la Funivia Snow Eagle, che hanno offerto la corsa gratis ai partecipanti. Sabato sempre Bearzatti aveva entusiasmato circa 700 spettatori accorsi ai Giardini di Palazzo Martinengo con il suo quartetto Tinissima, formato da Giovanni Falzone (tromba ed effetti vocali), Danilo Gallo (basso elettrico), Zeno De Rossi (batteria). Uno spettacolo straordinario, ben introdotto dall’assessore alla cultura Marina Cotelli, per un progetto multimediale di grande livello, dedicato ad una figura fondamentale per la cultura afroamericana come Malcolm X: oltre al concerto, fino a sabato 6 agosto è aperta a Palazzo Martinengo la mostra di pittura di Francesco Chiacchio che ha interpretato con le sue opere la vita di Malcolm X. I quattro musicisti hanno offerto una prova davvero eccezionale, mescolando nei dieci “capitoli” sonori della biografia echi free ed influenze afroamericane, blues e meditazione, funk e hip hop, spingendo perfino il pubblico a ballare nel bis conclusivo richiesto a gran voce. L’intesa tra Bearzatti e Falzone, fondata su una vera amicizia ed un reciproco scambio di energie, è il valore aggiunto di questo quartetto che spopola dovunque vada a portare la sua musica onnivora e coinvolgente. Prima di loro si sono esibiti i giovani Funkocracy, con il sondriese Martino Malacrida alla batteria: un quartetto interessante che propone un jazz elettrico ricco di contaminazioni con il sassofonista Marco Scipione in evidenza. Sabato era stata anche la tradizionale giornata di Ambria, con Francesca Breschi (voce e canto indiano) ed Ettore Bonafè (percussioni) saliti ad ammaliare circa 200 spettatori con canzoni popolari e della tradizione, soprattutto toscana e sarda. Un viaggio per le musiche del mondo, con incursioni nel raga indiano, e la Breschi in grande evidenza con la sua voce melodiosa ed espressiva, intercalata dalle letture dialettali di Luigi Zani. Sempre la Breschi, insieme a Monica Demuru e Cristiano Calcagnile era stata protagonista venerdì a Castel Grumello di Montagna di un concerto tutto al femminile che ha affascinato circa 200 persone accorse in uno scenario davvero suggestivo. Dopo qualche giorno di pausa, AmbriaJazz si chiude sabato a Palazzo Quadrio De Maria Pontaschelli di Chiuro. Sul palco, a partire dalle 20.30 lo Zayt Trio del senegalese Dudu Kouate e quindi il quartetto d’archi Alborada, composto da Anton Berovski (violino), Sonia Peana (violino), Nico Ciricugno (viola), Piero Salvatori (violoncello). In caso di pioggia il concerto si terrà presso l’Auditorium Comunale. *Ufficio stampa AmbriaJazz
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