APRICA rende onore alla tradizione
APRICA rende onore alla tradizione

Transumanza - tra in su (e in giù) la manza

 

Scendono fiere in città dai pascoli alti e, con incedere placido ed elegante, attraversano il paese esibendo a beneficio dei compaesani e degli ultimi turisti le corone di fiori e il pelo da montagna.Sono le brune alpine della transumanza, che arrivano a valle dalla lunga vacanza estiva all’alpeggio. Transumanza, infatti, se a maggio significa tra in su la manza, a settembre vuol dire precisamente il contrario: trala ’n gió (farla scendere).Gli allevatori, al termine del percorso, festeggiano la fine dell’estate ed è possibile degustare alcuni loro prodotti dell’alpeggio. Dopo la sfilata lungo via Magnolta, via Europa, via Tonale e arrivo in zona Campetti (dov’è allestita l’esposizione del bestiame), pranzo tipico alle 12:30 con polenta, salsicce e formaggi di malga. Accade sabato 1° settembre all’Aprica, a partire dalle ore 11:00.

Antonio Stefanini


Data: 30/08/2012
 
02/09/2012, 15:11
Le foto

Erano una trentina, tra lattifere, manze e vitelle, le brune alpine scese ieri mattina dall’alpeggio intorno ai 2000 metri del Palabione d’Aprica alle stalle del paese.

Finita la vacanza in malga, all’alba di sabato 1° settembre hanno subito la vestizione da parte del malgaro Franco Corvi e dei suoi aiutanti, tra i quali il nipotino Nicola, e sono state condotte pian piano a valle. Variopinte e ricche le composizioni floreali e festosi i grossi campanacci che hanno esibito a beneficio dei turisti, alcuni dei quali erano saliti agli ultimi tornanti della strada, in zona Parade, per vedere il corteo sbucare dal bosco. Qui si è aggiunto, ponendosi in testa alla colonna, un gruppo di compaesani in costume, tra cui diversi bambini con gerlette e cestini sottobraccio.

Nella stessa zona, ormai all’ingresso dell’abitato, ha affiancato il capo-malga Franco e il figlio Giuseppe anche il sindaco Carla Cioccarelli, che ha percorso poi tutto il tragitto attraverso il paese, da Mavigna a San Pietro, omaggiata di una bella gianèta (bastone da pascolo) dal presidente degli allevatori Achille Bozzi.







cristina culanti


Autore dal
27/10/2021