C’è un’effige in bronzo nella centrale "Islas" che ricorda la creazione della prima azienda elettrica della Svizzera fondata da Johannes Badrutt nel 1878 e lo spirito pionieristico di St. Moritz anche in questo campo è riportato in auge dalla Comunità di lavoro delle Regioni alpine (Arge Alp): nel 2017/2018 i Grigioni ne detengono la presidenza e al centro di tale mandato c’è proprio il tema della forza idrica nell’arco alpino.
"Grazie allo sfruttamento della forza idrica per la produzione di energia elettrica, la popolazione grigionese può ricevere elettricità da oltre 100 anni, e questo ha portato progresso, benessere e agevolazioni nella vita quotidiana nell’arco alpino. La prima centrale idroelettrica svizzera fu realizzata nel 1879 a St. Moritz e probabilmente nessun’altra regione alpina ha vissuto un tale sviluppo di centrali tra il 1950 e il 1970 come i Grigioni. La costruzione di centrali è stata una prestazione tecnica straordinaria, resa possibile da migliaia di lavoratori, perlopiù italiani". Ora, Arge Alp guarda al futuro, interrogandosi sull’importanza che la forza idrica potrà assumere in futuro, alla luce del fatto che "la forza idrica è una delle poche risorse proprie di cui le regioni alpine dispongono e da cui possono trarre benefici economici. Il beneficio diretto consiste nei posti di lavoro, soprattutto nelle regioni periferiche, negli investimenti di cui beneficiano anche altri settori economici nell’arco alpino, negli indennizzi di utilizzo e in forniture di energia a prezzi convenienti".
(Il nuovo video della Cancelleria dello Stato presenta gli inizi dello sfruttamento della forza idrica nei Grigioni. prendendo ad esempio la Val Bregaglia risulta chiaro il modo in cui la forza idrica funge da catalizzatore per lo sviluppo dei Grigioni).