autonomia?
Su Facebook ho letto questo invito: “Restiamo vigili! Se avete un Consiglio Provinciale ancora in funzione, avvicinate in privato un consigliere sensibile all’autonomia e ditegli di fare un OdG con questo punto: Impegnarsi a tenere viva la Provincia e preparare una richiesta di autonomia (con una bozza di Statuto) nell’ambito della Regione Lombardia. Subito dopo Natale saprete se il vostro attuale Consiglio vi appoggia. Il prossimo consiglio regionale non ci metterà più di un anno a riconoscerlo. Così arriverete prima che sia approvato il decreto che adesso fa scivolare tutto di un anno, perché se al Governo ci ripensano... è persa la battaglia!” Allora io, pur non essendo un politico, ho pensato di fare la mia parte e ho scritto una bozza da completare: Specificità della Provincia di Sondrio. (Bozza per Statuto Regione) 1- Ferma restando la salvaguardia delle esigenze di carattere unitario della Repubblica Italiana e della Regione Lombardia, la legge regionale, in attuazione dell’Art. 44 della Costituzione della Repubblica Italiana, riconosce alla Provincia di Sondrio lo status di “Provincia interamente montana” e le conferisce particolari competenze amministrative, trasferendo contestualmente le risorse necessarie per l’esercizio di tali competenze. 2- Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona, la Regione conferisce con legge alla Provincia di Sondrio forme e condizioni particolari di autonomia amministrativa, regolamentare e finanziaria, , in materia di governo del territorio, risorse idriche ed energetiche, viabilità e trasporti, sostegno e promozione delle attività economiche, sanità, agricoltura e turismo. La Provincia di Sondrio, d’intesa con le autonomie locali, può a sua volta conferire ai Comuni o alle loro forme associative quelle funzioni amministrative che non richiedono l’esercizio unitario a livello provinciale, trasferendo contestualmente le risorse necessarie per l’esercizio di tali funzioni. Ora l’invito passa ai nostri politici e amministratori.
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