di Irene Bertoletti* (riproponiamo il video, girato il 21 febbraio, con le dichiarazioni della stessa all’indomani della sfiducia a Del Nero) "Oggi, nel corso di una conferenza stampa congiunta, i gruppi di minoranza in Consiglio Provinciale hanno ribadito l’assoluta necessità di arrivare in tempi brevissimi ad una soluzione della crisi dell’attuale amministrazione Lega - PDL. Il Presidente Sertori deve dire cosa vuole fare e verificare in aula l’effettiva tenuta della sua maggioranza. Se ci sono i numeri per governare, si governi, altrimenti si traggano le conclusioni dovute. I cittadini non riescono più a comprendere le ragioni del perdurare di questa situazione assurda, soprattutto alla luce dei problemi che si sono evidenziati in questi ultimi mesi: sanità, strade, occupazione. Non è più tempo di assecondare personalismi, è tempo di tornare a svolgere il proprio ruolo di pubblici amministratori, ciascuno con il compito assegnato a suo tempo dall’elettorato. Lunedì prossimo, 23 maggio, in occasione della conferenza dei capigruppo, ci aspettiamo di vedere atti e decisioni concrete che portino l’Ente Provincia fuori dal tunnel imboccato il 27 gennaio scorso. Nel frattempo, non possiamo che stigmatizzare il fatto che gli Assessori abbiano continuato a percepire la propria indennità di carica, pur non adempiendo al proprio mandato, salvo isolate lodevoli eccezioni. In totale l’Ente provincia ha sborsato in questi mesi una cifra pari a 40.000 Euro, che apprezzeremmo molto venisse restituita o, in subordine, data in beneficenza. Per non parlare dell’impudenza di chi, da dimissionario, ha inteso rappresentare l’Amministrazione Provinciale in qualità di Assessore "ad interim", figura peraltro non prevista da alcuna norma. In ultimo, assistiamo all’ennesimo "ricorso ad orologeria" da parte del cittadino Del Nero che, non pago dell’ultimo responso del TAR delle Lombardia, rincara la dose con un ulteriore "aggiunta".Non possiamo non osservare che questi ricorsi appaiano come "strumentali" e volti solo ad ostacolare l’attività amministrativa. Se il giudice monocratico dovesse pronunciarsi a somiglianza di quanto fatto in precedenza, l’Ente sarebbe "condannato" inesorabilmente al commissariamento, non essendoci più i tempi necessari per l’approvazione dei bilanci. Condanniamo senza mezzi termini una politica che mira solo all’interesse di pochi, piuttosto che tutelare gli interessi dell’intera collettività.Confidiamo nella saggezza della Magistratura affinché respinga al mittente questo ulteriore attacco alla libertà di decisione e di deliberazione del Consiglio Provinciale".*Gruppo consigliare PD