BIM: CARLA CIOCCARELLI SAR? IL PRESIDENTE
Dopo la fumata nera, torna il sereno e sembra proprio che il prossimo presidente del BIM sarà il sindaco di Aprica Carla Cioccarelli, proposta dal PDL e supportata dai sindaci. E un’altra donna farà parte del direttivo: Elena Ciapusci, primo cittadino di Samolaco. Un direttivo che copre tutto il territorio di Valtellina e Valchiavenna e che vede i nomi di Fernando Baruffi, sindaco di Tresivio, Fausto De Bianchi (Dazio), Edoardo Dei Cas (Valfurva) accanto a quello della Ciapusci. L’assemblea generale è in programma il prossimo 27 novembre e i candidati hanno già preparato un documento programmatico per il lavoro che li vedrà impegnati in seno al CONSORZIO DEI COMUNI DEL BACINO IMBRIFERO MONTANO DELL’ADDA fino al 2014. Obiettivo puntato sul ruolo che il BIM ricopre ossia “contribuire fattivamente in termini di visioni concrete ed investimenti per il futuro delle nostre Valli e Comunità”. Entrando nello specifico, il nuovo direttivo vuole rilanciare il Consorzio e ha quindi intenzione di svolgere il proprio ruolo, ossia “la missione di promuovere la salvaguardia e lo sviluppo economico della montagna con i proventi dei sovraccanoni idroelettrici versati a titolo risarcimento danni per l’utilizzo della preziosa risorsa acqua data in concessione alla società idroelettriche”. Una la mission: LE CONCESSIONI E I RAPPORTI CON LE grandi SOCIETÀ IDROELETTRICHE”, quindi, per quanto concerne le CONCESSIONI IDROELETTRICHE, il fine è quello di “porre in atto tutte le azioni per la verifica ed il recupero dei maggiori sovraccanoni arretrati dovuti a seguito delle recenti rideterminazioni delle concessioni di derivazione dei corsi d’acqua; proporsi in Regione ed in Provincia quale soggetto da consultare in sede di determinazione dei progetti di sperimentazione del deflusso minimo vitale; sensibilizzare gli Enti Concedenti affinché con maggior incisività impongano, alle società idroelettriche, l’installazione dei misuratori di portata e dispongano per i relativi collaudi degli impianti; sensibilizzare la Regione affinché, in assenza di portate derivate certe, stabilisca che la potenza media nominale concessa sia determinata sulla base dell’energia prodotta prendendo come riferimento un periodo non inferiore a 10 anni; collaborazione con i Consorzi BIM citati in giudizio da Edipower sulla non corretta applicazione dell’adeguamento ISTAT sui sovraccanoni. Pur non essendo citato nella vertenza, il BIM Adda è direttamente interessato, in quanto anche al nostro Consorzio Edipower non versa i sovraccanoni nella misura prevista dai DD.MM.; analisi di tutte le vertenze in corso con le Società Elettriche e conseguenti valutazioni sulle opportune azioni da intraprendere, anche di eventuali possibili eque transazioni”. Oltre agli scenari di investimento programmatico, si dedicherà ai Comuni Consorziati il massimo sforzo di bilancio affinché continui il versamento diretto a loro beneficio di quota-parte dei sovraccanoni, possibilmente incrementandoli secondo le nuove disponibilità, fermo restando il rispetto del riconoscimento dei fondi alle Comunità Montane.
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