Carissima ACQUA
Perché SECAM deve abbassare le tariffe Di Autonomia di Valtellina e Valchiavenna Da qualche tempo a questa parte diversi cittadini della Valtellina e Valchiavenna ci segnalano l’esorbitante aumento delle bollette dell’acqua da parte di SECAM. Come associazione Autonomia di Valtellina e Valchiavenna avevamo già denunciato l’anno scorso il rischio di un aumento indiscriminato delle tariffe e domenica scorsa ci siamo appellati in rete a SECAM e a chi di competenza per una revisione delle stesse. SECAM risponde sul quotidiano "la Provincia" che l’aumento delle tariffe non supera quanto pagano i cittadini a Belluno e che le tariffe sono tra le più basse in Lombardia, senza spiegare però il perché sono state definite e aumentate in quel modo. Di quanto pagano i cittadini a Belluno a noi non interessa. E soprattutto se loro sono inefficienti nella gestione del servizio idrico integrato non può essere una scusa per esserlo anche noi. Ci interessa pagare l’acqua in maniera corretta ed equa e non come se fossimo nel deserto. Questo principio deve valere sia per i residenti sia per i non. Sia per coloro che hanno il contatore e chi ancora no. SECAM è si una società per azioni ma i proprietari sono la Provincia, i comuni e gli enti locali. Dovrebbe quindi comportarsi non come una classica azienda privata ma come un’azienda che svolge un servizio pubblico ossia non solo e tanto massimizzare il profitto per distribuire i dividendi ma soprattutto garantire il miglior servizio possibile al minor prezzo possibile. COME PERALTRO i cittadini hanno chiesto a gran voce con il referendum sull’acqua pubblica, stravinto in Valtellina e così disatteso. Rimane anomalo il fatto che l’acqua venga demandata da una gestione singola (comuni) a una collettiva (SECAM) e aumenti di prezzo più volte. Ci sono sì gli investimenti da fare ma ci sono anche le economie di scala che ne derivano. Ci rivolgiamo quindi all’Amministratore Delegato di SECAM Gildo De Gianni (Lega Nord), al Presidente della Provincia e ai sindaci per chiedere una revisione urgente ed immediata delle tariffe. Con tutta l’acqua che abbiamo sopra la testa non dovremmo neanche quasi pagarla per il consumo umano.
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