CIPRA e la Traversata nudista delle Alpi: whatsalp nude
Premio di architettura alla tana di un castoro Il premio di architettura «Constructive Alps» per il 2018 viene assegnato per la prima volta a una costruzione realizzata da castori. «Abbiamo voluto lanciare un chiaro segnale contro l’abuso del termine “sostenibile”, questa la motivazione addotta dalla Giuria internazionale a sostegno della decisione a favore della costruzione dei castori. «Oggigiorno l’impiego di energia grigia per la costruzione di edifici è eccessivo. Inoltre questi edifici vengono messi sul mercato che ne esalta le particolari prestazioni energetiche». Nella tana di castoro premiata il valore aggiunto regionale è un principio prioritario in tutte le fasi della costruzione. Infatti sono stati impiegati esclusivamente materiali reperiti nelle immediate vicinanze: legname trasportato dalle piene, argilla e pietre. La costruzione a strati garantisce una stabilità paragonabile al cemento armato, che presenta tuttavia la flessibilità del legno. le pareti interne in argilla naturale offrono naturali prestazioni isolanti e di traspirabilità. La CIPRA Internazionale ha già mostrato interesse per la tana di castoro. «Spetta a noi dare il buon esempio, intendiamo quindi adeguare le strutture che ospitano i nostri uffici a criteri di compatibilità sociale, culturale ed ecologica», afferma il direttore della CIPRA Andreas Pichler. La tana di castoro appare perfetta in questa prospettiva. Restano da colmare le lacune relative al collegamento Internet e alla diffusa puzza di pesce. Traversata nudista delle Alpi: whatsalp nude Che nelle Alpi le temperature medie si stiano innalzando è la nuda verità. Proprio su questo dato di fatto punta il nuovo progetto «whatsalp nude», un’escursione attraverso tutto l’arco alpino organizzata dalla CIPRA in costume adamitico – senza confini e senza veli! Già nel 2017 un gruppo di escursionisti aveva attraversato le Alpi da Est a Ovest, documentando le trasformazioni in corso nelle regioni alpine. Quest’anno il progetto «whatsalp» fa un ulteriore passo avanti. Un gruppo di escursionisti nudi raccoltisi intorno a Christian Baumgartner, vicepresidente della CIPRA Internazionale, partirà da Nizza/F quest’estate per giungere a Vienna/A indossando unicamente scarpe da montagna. Per l’avventura nudista lunga oltre 1.800 chilometri sono pervenute già numerose preiscrizioni. Durante il tragitto il gruppo incontrerà simpatizzanti di vedute affini, percorrerà itinerari escursionistici ufficiali per nudisti e cercherà lo scambio con altri soggetti interessati. «Le escursioni nudiste sono il modo più immediato e più vicino alla natura per fare esperienza delle Alpi. I confini tra uomo e natura si dissolvono», spiega Christian Baumgartner. «E quale modo migliore per portare l’attenzione sull’innalzamento delle temperature e sul cambiamento climatico, se non questa iniziativa di disvelamento?» Chi ha voglia di partecipare all’escursione e di inviare un segnale nudo e crudo per la protezione del clima può iscriversi e ottenere informazioni all’indirizzo alpmediacipra. Lo sciacallo dorato fa ingresso nelle Alpi – le volpi chiedono misure adeguate Dopo essersi diffuso in Italia, Svizzera e Austria, a marzo lo sciacallo dorato ha raggiunto il Liechtenstein. È soprattutto la popolazione locale di volpi a vedersi minacciata dall’ondata di immigrati dal bel manto dorato. Dopo gli avvistamenti in Svizzera e nel Vorarlberg, a marzo uno sciacallo dorato è stato ripreso da una fototrappola anche in Liechtenstein. Originario del Medio Oriente e dell’Asia sud-orientale, in seguito al cambiamento climatico e per la mancanza di nemici naturali, si sta diffondendo anche nello spazio alpino. Con le immaginabili ripercussioni. Lo sciacallo dorato è più grande di una comune volpe rossa e ha la punta della coda di colore scuro anziché bianco. Questa evidente differenza cromatica ha suscitato malumori e battibecchi tra le popolazioni interessate. Le associazioni venatorie sono intervenute proponendo di pitturare di bianco la punta della coda dei nuovi venuti. Un provvedimento che senza dubbio favorirebbe sensibilmente l’integrazione. Come alternativa si potrebbe stanziare un certo numero di branchi di lupi ai margini dell’arco alpino, in modo da limitare i flussi migratori. Ma la popolazione volpina si sente minacciata dai nuovi arrivati anche dal punto di vista culturale. Nell’antico Egitto lo sciacallo era venerato come Anubi, divinità del mondo dei morti. Ora lo sciacallo dorato sta diffondendo questo culto anche nelle Alpi. A metà febbraio si sono viste persone con il volto coperto da maschere mortuarie aggirarsi nelle strade di Venezia/I, Villach/A e Vaduz/LI. Via con un dito: una nuova app per le foto elimina i pilastri delle funivie Con un tempismo perfetto, all’inizio della stagione escursionistica gli appassionati dell’outdoor potranno rendere più belle le loro foto scattate in montagna grazie alla app «ClearAlps». Panorami mozzafiato, ruscelli di montagna cristallini e pendici di neve vergine. Ora i progressi della tecnologia nell’ambito dell’apprendimento automatico aprono la strada a una nuova app, pronta ad immettersi sul mercato. L’idea consiste nel poter rimuovere con un semplice gesto della mano gli elementi infrastrutturali di disturbo quali funivie, ripetitori o strade dallo scenario prescelto. L’app riconosce in tempo reale gli elementi di bruttura del paesaggio e li rimpiazza con rocce, alberi o verdi pascoli. Sulla base di banche dati geografiche ufficiali, a partire da diversi parametri come vegetazione o tipologia del suolo, la app elabora autentici rendering in 3D e li inserisce quindi nel dettaglio fotografico desiderato. Dopo i problemi riscontrati con la prima versione beta, che aveva difficoltà a distinguere tra baite e stazioni della funivia, sembra che prima del lancio sul mercato la cosa sia risolta. Visto il gran numero di richieste anticipate del prodotto, gli sviluppatori stanno già elaborando una versione premium. Primi effetti della nuova legge forestale: a farne le spese saranno gli aceri Nel marasma elettorale in pochi se ne sono accorti, ma tra le righe del decreto in materia di foreste e filiere forestali approvato appena prima di sciogliere le camere e chiudere il Parlamento era nascosto unprovvedimento tutt’altro che trascurabile. La nuova legge che tanto ha fatto discutere e che ha portato tante aspettative nel mondo forestale prevede infatti l’estirpazione da tutto il territorio italiano dell’Acero tridente (Acer buergerianu) specie arborea considerata altamente pericolosa per la salute dei cinghiali, sulla base di un recente studio realizzato dall’INFS (Istituto Nazionale per la Fauna selvatica). Pare infatti che il contatto delle setole del cinghiale con la corteccia di questa pianta (anche una piccola parte) induca nel suinide un effetto urticante, provocandone in casi estremi anche la caduta totale delle setole. I proprietari di boschi privati sono chiamati a segnalare la presenza di Acero tridente nei loro appezzamenti alle locali stazioni dei carabinieri forestali presso le quali è possibile ritirare l’apposita modulistica. I costi per l’esbosco saranno a carico dei comuni. «Ennesimo inaccettabile fardello a carico dei comuni» sostiene l’UNCEM, organizzazione che rappresenta gli enti montani. Purtroppo il legname asportato non potrà essere commercializzato né per fini energetici (legna da ardere) né per essere trasformato in 2 tavolame, data l’elevata tossicità, ma dovrà essere trattato e smaltito in appositi centri che le regioni dovranno predisporre.
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