24/04/2011, 15:55 Comunicato WWF
Un paio di mesi fa il WWF Valtellina Valchiavenna e Legambiente Chiavenna hanno inviato un esposto alla magistratura in merito alle operazioni di svaso effettuate dalla impresa EDIPOWER nel bacino di Madesimo. Hanno chiesto alla magistratura di accertare eventuali danneggiamenti alla flora e alla fauna del torrente Scalcoggia, anche sulla base della documentazione fotografica in cui il torrente risultava essere stato trasformato in una colata di fango, seppur per un breve periodo. Alcuni giorni dopo la pubblicazione del comunicato sulla stampa locale, hanno ricevuto aspre critiche e dure rampogne dal sig. Lanzi, esponente della Unione Pesca Sportiva (UPS) che si è fatto forza dei dati raccolti e forniti da Provincia e da ARPA per urlare ai quattro venti che dopo lo svaso la salute ambientale del torrente Scalcoggia, e di tutti i suoi abitanti, era quasi in condizioni migliori di quella precedente lo svaso stesso. Da alcuni giorni addirittura il presidente dell’UPS sig. Bianchini sta denunciando che lo svaso della diga di Cancano si è risolto in uno sfacelo per un notevole tratto dell’Adda. Gli replica il sign. Bondiolotti, della società A2A sbandierando i dati di Provincia e ARPA che, ovviamente certificano che tutto si è svolto nella piena regolarità e senza alcun danno per l’ Adda. A questo punto una breve riflessione va fatta in merito al modus operandi degli esponenti dell’UPS: non è possibile che i “dati tecnico-scientifici” siano perfetti e testimonino l’ottima riuscita dell’operazione di svaso, quando li mettono in dubbio gli ecologisti e siano, invece, un cumulo di fesserie senza senso quando li mette in dubbio l’UPS. Probabilmente è il caso di dircelo tra noi, ormai siamo tutti grandicelli e la rivelazione non dovrebbe sconvolgerci più di tanto, che i cosiddetti dati tecnici, livelli di pericolosità, di soglia, precauzionale ecc. ecc. hanno il valore di un fico secco. Attraverso leggi, leggine, codicilli, commi, norme, regolamenti…i politici, gli amministratori, gli enti deputati al controllo, li girano, li tirano, li allungano, li accorciano a loro piacimento; c’è troppa atrazina nell’acqua e, secondo la legge vigente, non si può bere, facile, ALZIAMO con una legge la soglia dell’atrazina consentita e opplà l’acqua è potabilissima. Se noi, ad esempio, esaminiamo i livelli ritenuti pericolosi per la salute di gas radon nelle abitazioni, ci accorgiamo che ogni stato adotta i suoi, anche Svizzera ed Italia che, presumibilmente condividono comuni strutture geologiche, almeno per quanto riguarda le Alpi, hanno livelli di soglia diversi. Volendo esaminare i livelli ammissibili per molti elementi radioattivi, invece, notiamo che le soglie di pericolosità sono state rese più severe con il passare degli anni perché è cresciuta la conoscenza, ma soprattutto la consapevolezza e l’attenzione dei cittadini su questi argomenti e i politici hanno dovuto tenerne conto. I cosiddetti parametri tecnico-scientifici sono unicamente una scelta politica che permette ad aziende ed imprese di continuare ad arricchirsi a spese del territorio in cui sono insediate. Fissare limiti e livelli troppo severi, a tutela della salute dei cittadini, comprometterebbe il business economico e i vari presidenti, consiglieri di amministrazione, consiglieri delegati, direttori generali ecc. verrebbero cacciati in fretta e furia dai loro azionisti imbufaliti, magari con liquidazioni milionarie scandalose come quella del banchiere Geronzi, ma comunque cacciati. Se Sandro Sozzani, e Sandro è un uomo d’onore, dichiara sulla stampa che:” HANNO UCCISO IL FIUME…L’ADDA IN ALTA VALLE E’ MORTA, CI VORRANNO TRENT’ ANNI PER TORNARE ALLE CONDIZIONI DI PARTENZA. PRATICAMENTE NON ABBIAMO PIU’ UN FIUME, MA UN CANALE DI SCOLO DI A2A.” c’è poco da stare allegri. Tragicomica ironia, solo alcuni giorni prima sulla stampa un gongolante Zuccoli dichiarava che l’A2A chiude il 2010 con 308 milioni di profitti, il 385% in più rispetto al 2009, probabilmente sarebbero bastate poche briciole per evitare di ridurre l’Adda in simili condizioni miserevoli.In merito alla svaso di Cancano forse non è sufficiente un esposto… ma non è certo il WWF che deve insegnare il suo mestiere all’Unione Pesca Sportiva. William Vaninetti Presidente WWF Valtellina Valchiavenna |
legambiente bormio
|