Direttore a tempo indeterminato per l’Ufficio d’Ambito
L’Ufficio d’Ambito della Provincia di Sondrio è stato costituito con delibera di Consiglio provinciale il 16 luglio 2012. E’ nato seguendo una logica ben precisa: la responsabilità del Servizio Idrico Integrato nel territorio dell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) è delle Province, previa organizzazione di un apposito ufficio in forma di azienda speciale dell’ente locale denominato “Ufficio d’Ambito”. Detta così, sinteticamente, non si capisce un granché, ma la sua importanza si capisce da questa definizione: “Il servizio idrico integrato è costituito, ai sensi della definizione recata dall’articolo 141, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (cd. codice ambientale), dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili di fognatura e di depurazione delle acque reflue”. Insomma, l’ATO controlla la Secam e le attività che pone in essere. Non è poco, quando si parla di “acqua bene pubblico” occorre parlare di Ufficio d’Ambito e del gestore. Si capisce l’importanza della libertà d’azione che deve rivestire chi decide all’interno dell’Ufficio d’Ambito e quindi lo Statuto detta le regole anche concernenti il Consiglio d’Amministrazione e i Direttore. I membri del CdA non devono rivestire cariche pubbliche da almeno due anni e il direttore… sinora è stato a tempo determinato, un dato questo già criticato al momento della sua nascita dagli allora consiglieri della Provincia di Sondrio Simonini e Sozzani, e ora dal consigliere provinciale Franco Spada (sindaco del Comune di Tirano), nell’ultima seduta di Consiglio, lo scorso 13 maggio. Il punto all’ordine del giorno concerneva “l’approvazione, con contestuale integrazioni delle linee d’indirizzo 2015, nel bilancio di previsione 2016 e del bilancio pluriennale di previsione 2016 – 2018”, un punto squisitamente tecnico, ma Spada ha approfittato di questo per fare il suo intervento, una sostanziale difesa dell’Ufficio d’Ambito e della sua autonomia rispetto a possibili condizionamenti politici, quindi l’importanza di un direttore “a tempo indeterminato, per garantirgli libertà decisionale, appunto, soprattutto perché la gestione del servizio idrico è espletata da una società pubblica. “Leale collaborazione tra soggetti pubblici nel rispetto della reciproca autonomia e ruolo”, come sostiene il sindaco di Tirano. A quanto pare, avevano ragione sia Sozzani che Simoni, e ora Spada: il 9 giugno 2016 avrà luogo la prova scritta del concorso per la selezione del nuovo direttore dell’Ufficio d’Ambito, figura ricoperta attualmente da Paolo Andrea Lombardi.
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