17/01/2011, 15:30 IL DISCORSO DEL PRESIDENTE FRANCESCO GUICCIARDI
"L’associazione “Valtellina nel futuro” vuole rappresentare l’occasione per una riflessione ed un impegno tra uomini e donne di buona volontà che, a prescindere dalle appartenenze politiche e istituzionali, hanno a cuore il futuro della nostra comunità provinciale e soprattutto dei giovani a cui il futuro appartiene, a fronte di una crisi che è ben lungi dall’essere risolta. I più ottimisti nell’ambito finanziario parlano di una crisi non congiunturale, ma di un sistema che ha posto a sua base prevalentemente la predatorietà e l’arrivismo e che, se non si modifica radicalmente, non può che condurre inevitabilmente alla distruzione delle risorse e della stessa società. La nostra realtà valligiana non è un eremo privilegiato ed è esposta a tutti questi fattori di crisi, come il resto d’Italia e si impone quindi l’esigenza di un momento di riflessione e di acquisizione di consapevolezza, che sia arricchito da contenuti propositivi attenti al bene comune, che scaturiscono solo dopo una seria valutazione dei nostri aspetti critici, di cui prendere coscienza e da affrontare e superare, facendo leva su quelli che sono i nostri tradizionali punti di forza. Questa nostra Associazione, in uno spirito di concretezza e consapevolezza delle difficoltà, avrà quindi principalmente lo scopo di individuare le proposte che indichino quello che è possibile ed auspicabile fare, pur nei nostri limiti, iniziando da una presa di coscienza dei più gravi problemi da affrontare nell’ambito valligiano ed avendo particolare riguardo ai nostri giovani, a cui appartiene il futuro. In tale direzione abbiamo pensato sia utile e significativo individuare le linee di uno sviluppo sostenibile per la nostra realtà sociale, che tenga nel debito conto la nostra identità, come ci deriva dal nostro peculiare passato ed in tale direzione abbiamo ritenuto importante creare attraverso questa Associazione un centro aggregativo di dibattito su temi particolarmente sensibili, che sia itinerante nei cinque principali poli provinciali e che focalizzi gli aspetti e le problematiche di particolare importanza sociale in questo difficile momento. Nel documento di presentazione dell’Associazione si è evidenziato come esista una specifica identità valtellinese che ha le sue radici nelle vicende della sua antichissima storia che ha espresso un forte senso di appartenenza comunitaria, pur nel confronto con le realtà politiche del nord e sud Europa a cui è stata alternativamente collegata, con il vantaggio di trarne influenze socio culturali che le attribuiscono tradizioni, costumi e modalità di essere particolari, che rappresentano un singolare arricchimento e vanno valorizzate. L’Associazione intende prendere ispirazione da queste tradizioni per coniugarle con le esigenze dell’epoca presente e proiettarle nel futuro. Nella presentazione dell’Associazione altresì si è evidenziato come, se non siano affrontati con determinazione e chiarezza di intenti i nodi critici che ci stanno di fronte, possono condurre ad una emarginazione dell’area provinciale. Un rischio al quale oggi la popolazione della valli dell’Adda e della Mera è particolarmente esposta é quello della perdita della sua identità, in conseguenza anche di due opposte eventualità: 1. una forte emigrazione permanente dovuta ad un insieme di fattori critici, come è avvenuto nelle valli piemontesi; 2. una assimilazione ai modelli civili delle aree fortemente urbanizzate della pianura lombarda perdendo egualmente i caratteri tipici della propria radicata civiltà alpina. Pertanto l’Associazione “Valtellina nel futuro” intende divenire una coscienza critica a livello provinciale con la funzione soprattutto di proposta e di stimolo nei confronti delle competenti autorità ed istituzioni per l’avvio di un nuovo modello di sviluppo della nostra realtà provinciale che ne affronti le più gravi e penalizzanti carenze, mettendo in moto le proposte e le risorse per consentire di affrontare con competenza in ogni area provinciale le più gravi criticità. Il percorso di lavoro si articolerà anzitutto in un’iniziativa formativa, da definire nelle modalità e tempi, sui temi elencati nella scheda consegnata e su altri che potranno essere suggeriti. La configurazione provinciale in cinque realtà territoriali, ciascuna con la propria identità e particolari problematiche, rende importante la presentazione dell’Associazione in tutti i cinque capoluoghi provinciali, con particolare attenzione ai temi particolarmente sensibili e rilevanti per ciascuno di essi, che verranno sviluppati raccogliendo nel contempo le adesioni all’Associazione. Dopo questo essenziale momento di avvio dell’operatività effettiva dell’Associazione, con il momento formativo e il radicamento su tutto il territorio provinciale, si valuterà la possibilità di organizzare un convegno su tematiche di particolare rilevanza per le ricadute sullo sviluppo futuro della nostra Provincia. L’associazione “Valtellina nel futuro” si propone pertanto di rappresentare un importante e documentato momento di riflessione rivolto a consentire il superamento dei fattori di crisi e l’avvio di un nuovo modello di sviluppo. Perché questa importantissima funzione di proposta e di stimolo nei confronti delle competenti autorità locali, provinciali e statali possa realizzarsi con risultati positivi per la crescita delle nostre istituzioni e realtà economico – produttive è necessario che tutti i membri dell’Associazione si facciano parte attiva per la buona riuscita del momento formativo e di segnalazione, stimolo e proposta nei cinque capoluoghi provinciali prospettando alla Presidenza e Segreteria le relative documentate segnalazioni. L’associazione “Valtellina nel futuro” attraverso l’impegno dei suoi associati intende pertanto diventare un agente fondamentale per la crescita civile dell’intera provincia di Sondrio. Infatti è particolarmente attraverso l’attiva e fattiva partecipazione dei suoi associati che l’Associazione sarà in grado di stimolare le competenti autorità, anche in una funzione sinergica di proposta con le altre realtà istituzionali pubbliche o private, per affrontare e risolvere i punti più nevralgici di crisi e carenze consentendo l’avvio di un nuovo modello di crescita e sviluppo provinciale. Inoltre do volentieri atto che da due approfondite ricerche effettuate da parte della F.G.C.V. e condotte dal Prof. Quadrio Aristarchi della U.C.S.C. di Milano su di un ampio campione di giovani delle fasce 13-18 anni e 19-30 anni è emerso con chiarezza il dato confortante che la tenacia, la serietà, l’impegno ed i valori familiari, che da secoli contraddistinguono i valtellinesi e valchiavennaschi, nel complesso sembrano recepiti dai nostri giovani, così come è emerso un forte desiderio dei nostri giovani di trovare un lavoro in provincia, ma purtroppo su questo aspetto la situazione è divenuta preoccupante per la frenata della produzione industriale e per le difficoltà del settore terziario alberghiero e del turismo in generale, a cui si aggiunge il fattore sempre più critico e penalizzante dei trasporti stradali e ferroviari e della mancanza di un funzionale aeroporto, aspetti critici ai quali si rivolgerà la particolare attenzione della nostra Associazione. Vi ringrazio per la vostra partecipazione a questo momento fondativo, contando sulla vostra condivisione e sul vostro impegno che rappresenterà la migliore dimostrazione che i valtellinesi non sono inerti e passivi di fronte all’interesse pubblico ed alle legittime aspettative dei cittadini e che sono certo indurrà, chi è investito nei diversi settori del potere-dovere di provvedere ad una maggiore attenzione nei confronti dell’interesse pubblico e delle legittime aspettative dei cittadini. Un serio e trasparente stimolo e controllo sociale funziona infatti da forte remora per gli amministratori pubblici che non perseguono il pubblico bene". |