ETICA, ECOLOGIA, PAESAGGIO
ETICA, ECOLOGIA, PAESAGGIOPrima dello studio, etica, ecologia e paesaggio devonoappartenere alla nostra sensibilità, devono, per così dire, albergarenel nostro animo, luogo ove solo può cogliersi il senso profondodella vita, nel suo percepire l’inscindibilità del rapporto tra noi eil mondo intorno. Prima dunque di essere materie o scienze daindagare, esse devono concettualmente appartenere al nostrointeriore patrimonio di spirito, sensazione e pensiero, affinché vengano iscritte e si esplichino in un modello comportamentalefondante per la dignità e l’esistenza umana.E’ determinante superare l’esperienza visiva ordinaria nella qualesiamo abituati a distinguere, nel mondo naturale, il Soggettodall’ Oggetto per apprendere che siamo parte di un unica regola aldi fuori della quale non e’ possibile alcuna espressione di vita.In conclusione ciò che già potrebbe essere un primo importanteapporto maturo alla osservazione dell’ambiente, del paesaggio,della natura in genere, e’ porci quali testimoni dell’interarappresentazione. Oggi, la vasta entità, profondità e urgenza delle tematicheambientali, deve necessariamente passare da una rinnovatacultura, traducibile in un nuovo impegno sociale ed economico,dal riconoscimento dell’insufficienza dei dogmi e delrazionalismo anche scientifico, dal superamento dell’antropocentrismo, dal doveroso ridimensionamento della logica mercantile, dall’impegno di formare un’etica rivolta al bene comune, configurabile già in una concezione diversa dell’architettura, dell’ecoalfabetismo e della scuola. In ciò risiede l’essenza embrionale di una reale partecipata erispettosa esistenza. Luca Matteo Rapallino
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