Granfondo Giordana, lo scettro a Rinaldi e Bertuola
Granfondo Giordana, lo scettro a Rinaldi e Bertuola

La 7^ edizione della Granfondo internazionale Giordana ha i suoi vincitori: Alessandro Bertuola e Ilaria Rinaldi, i nuovi “Pantani”, i nuovi dominatori dei tre “terribili” passi Gavia, Mortirolo e Santa Cristina sul percorso “lungo” di 175 km, mentre Luigi Salimbeni e Raffaella Carloni sono i vincitori della mediofondo di 155 km, con solo Gavia e Mortirolo.

La carica dei 3.000 granfondisti della gara lombarda ha avuto inizio questa mattina alle 7.30, quando il pubblico di Aprica era numeroso e generoso di tifo e applausi per i pedalatori, sotto una “pioggia” di coriandoli tricolori per ricordare il 150° dell’Unità d’Italia. Le note di Freddie Mercury, “We are the champions”, ha fatto da sfondo ai campioni della fatica che si apprestavano entusiasti a cimentarsi in quella che per gli appassionati di ciclismo è davvero la prova del nove, una sfida personale emozionante. 

 

Primi km di gara in discesa fino a Edolo a velocità controllata, tranquilla, poi a Monno la prima scrematura, con il bivio del percorso Corto di 85 km e “solo” 1.850 metri di dislivello, che comprendeva il passo Mortirolo (affrontato, appunto, dal versante di Monno) e il passo S. Cristina. A dominare la gara “corta” è stato il bresciano Enzo Gnani (2h52’21’’), un biker che non disdegna nemmeno le gare su strada e che aveva già vinto ad Aprica nel 2008. Dopo la discesa che dal Mortirolo riporta ad Aprica Gnani poteva contare su un vantaggio di 30”, incrementato dopo la scalata del Passo S. Cristina e che lo portava a vincere davanti all’altro bresciano e ottimo scalatore Fabio Moreschi (a 1’25’’) e il portacolori del team Carimate Kuota, Enrico Biganzoli (3° anche nel 2010). Tra le donne la vittoria è andata invece alla bergamasca Manuela Sonzogni (3h29’09’’), alla sua terza gara stagionale, che ha staccato di 13’24’’ la trentina Noemi Gobber e di oltre 14’ la lombarda Elisa Marchetti, 3.a come l’anno scorso.

Al bivio di Monno granfondisti e mediofondisti, invece, proseguivano verso Ponte di Legno, e già si accendevano le prime “scintille” con i tre bolognesi Alessio Pareschi, Giuseppe Corsello (già vincitore per 3 volte del “medio”) e Luigi Salimbeni pronti ad allungare e rifilare al gruppo oltre 1’30”.

Poi li attendeva la mitica salita del Passo Gavia, una meta storica del ciclismo fin dagli anni ‘30, una “maratona” lunga 17 km con pendenza media dell’8%, che sgranava immediatamente il gruppone. Dopo i primi km nel bosco il paesaggio si apriva a panorami spettacolari, con la corona di cime innevate e la verde vallata sottostante, e a guidare era sempre il trio di emiliani, i quali mantenevano la leadership sfilando da soli sul Gavia, sfiorando le ultime lingue di neve qua e là (non come la leggendaria bufera del Giro dell’88), un tocco di fascino in più in una splendida giornata di sole. Poi una lunga picchiata fino a S. Caterina Valfurva e, quindi, verso Bormio, con passaggi per Cepina, Grosio e Grosotto.

A Mazzo suonava l’ora del “calvario” del Mortirolo dal suo versante più “nobile”, che impone la bellezza di 1.300 metri di dislivello in 12 km, con picchi anche del 18%. E proprio sul Mortirolo si decideva la gara del “medio”, con Corsello che allungava alla “pirata”, ma veniva immediatamente riacciuffato dai due inseguitori. Davanti al monumento di Marco Pantani, all’11° tornante dopo 8 km di salita, c’era un colpo di scena, e proprio in quel punto (voluto?) Salimbeni e Pareschi raggiungevano Corsello che era in un momento di crisi e allo stesso tempo li raggiungeva  e sorpassava Alfonso Falzarano, ex pro’ e neo acquisto del Team Maggi, che giocava il suo jolly e partiva a razzo sull’erta del Mortirolo, iniziando a mettersi in tasca un bel distacco, lui che era “votato” al “lungo” a differenza dei tre avversari che invece avevano già deciso di “piegare” per il medio.

Salimbeni sugli ultimi tormentati tornanti del Mortirolo allungava a sua volta su Pareschi e Corsello e dopo la lunga discesa ad Aprica puntava verso al traguardo di Via Roma, vincendo la mediofondo con il tempo di 5h08’11’’, beffando così i due portacolori del Gianluca Faenza Hymer Team, Alessio Pareschi (distaccato di 2’01’’) e Giuseppe Corsello (terzo a 5’40’’).

Tra le donne la gara “media” è stata vinta dalla faentina Raffaella Carloni (6h01’04’’), che ha battuto per una manciata di secondi la lombarda Monica Bonfanti (6h01’21’’) e la veronese Sara Ugolini, distaccata di oltre 10’.

I granfondisti per completare il “lungo” dovevano affrontare da Aprica ancora 20 chilometri con 7 assorbiti dall’ascesa del Passo Santa Cristina, una salita tra boschi verdi e con pendenze medie dell’8,5%, una scalata che avrebbe portato il dislivello complessivo a 4.500 metri.

E, in barba ai tanti decantati Gavia e Mortirolo, è stato proprio il passo S. Cristina a decidere le sorti della corsa perché, dopo un paio di km dall’attacco della salita, per il bolognese Falzarano (fino a quel momento al comando) subentrava una forte crisi, che gli faceva perdere velocemente il terreno guadagnato. A circa metà salita arrivavano a “doppiarlo” i due increduli trevigiani Bertuola (altro ex pro’) e Sorrenti, che coglievano al volo l’occasione dell’ormai insperato sorpasso.

In cima al S. Cristina passavano così in tandem i due amici, che imboccavano a tutta velocità la discesa finale alla volta del traguardo, seguiti dall’ormai rassegnato Falzarano e dall’altro portacolori della Maggi, Beconcini. Nel rettone finale prima dell’arco della vittoria Bertuola lanciava la propria volata, vincendo con uno spettacolare sprint la “sua” GF Giordana con il tempo di 5h52’14’’. Dietro di lui chiudeva a soli 3’’ di distacco Giuseppe Sorrenti, mentre si doveva accontentare del 3° posto un deluso Alfonso Falzarano (5h57’57’’) arrivato allo stremo. Tra le donne dominio assoluto dell’ex pro’ Ilaria Rinaldi, che ha chiuso la sua gara in 6h50’43’’, imponendo grossi distacchi alle avversarie Cristina Leonetti (oltre 8’) e Cristina Lambrugo (quasi 19’).

Assegnati oggi anche i titoli di Coppa Lombardia, ma la gara era inserita anche nei circuiti Nobili/Supernobili, Gran Trofeo e AmaTour.

Una splendida giornata di sport, quella regalata dalla GF internazionale Giordana, merito anche dell’organizzazione magistrale del Gruppo Sportivo Alpi e del suo patron Vittorio Mevio, talmente affezionato ai “suoi” corridori da scrivere su tutti i 3.000 pettorali il suo numero di cellulare personale per essere contattato in caso di qualunque bisogno. Ora la “palla” passa all’edizione 2012, con la GF internazionale Giordana n. 8, per un nuovo e avvincente appuntamento con la storia e con la passione che unisce sempre più “maniaci” delle granfondo.

 

 


Data: 26/06/2011
 
26/06/2011, 17:21
Classifiche

Percorso Granfondo

Maschile

1) Bertuola Alessandro (Viner) 05:52:14; 2) Sorrenti Mazzocchi Giuseppe (X-Bionic) 05:52:17; 3) Falzarano Alfonso (Maggi) 05:57:57; 4) Beconcini  Andrea (Maggi) 05:57:58; 5) Lucciola Fabrizio (Mg.K. Vis) 05:58:57.

Femminile

1) Rinaldi Ilaria (Parkpre Giordana) 06:50:43; 2) Leonetti Cristina (Cinelli) 06:59:08; 3) Lamburgo Cristina 07:19:19 (Tubozeta); 4) Gaggini Daniela 07:13:49 (Veloplus); 5) Fiorani Roberta (Cicli Spreafico) 07:15:01;

 

Percorso Medio Fondo

Maschile

1) Salimbeni Luigi (Olimpia) 05:08:11; 2) Pareschi Alessio (Hymer) 05:10:12; 3) Corsello Giuseppe (Hymer) 05:13:51; 4) Giussani Niki (Carimate) 05:16:41; 5) Corbetta Riccardo (Carimate) 05:17:37;

Femminile

1) Carloni Raffaella (Turbozeta) 06:01:04; 2) Bonfanti Monica (Massì) 06:01:21; 3) Ugolini Sara (Spk) 06:11:49; 4) Palombo Raffaella (Cinelli) 06:17:41; 5) Kaliakina Tanja (Carimate) 06:18:38;

 

Percorso corto

Maschile

1) Gnani Enzo (Gnani) 02:52:21; 2) Moreschi Fabio (Sportivamente) 02:53:45; 3) Biganzoli Enrico (Carimate) 02:56:45; 4) Vassalli Andrea (Orobie) 02:56:47; 05) Magri Claudio (Classic) 02:58:28;

Femminile

1) Sonzogni Manuela (Massì) 03:29:38; 2) Gobber Noemi (Individuale) 03:43:02; 3) Marchetti Elisa (Pezzetti) 03:43:54; 4) Bianco Nadia (Carimate) 03:44:15; 5) Giannecchini Nicoletta (Parkpre Giordana) 03:45:09;

(Nelle foto, i vincitori Rinaldi e Bertuola, baciato anche dal sindaco di Aprica Carla Cioccarelli)


cristina culanti


Autore dal
27/10/2021