Il Cantone dei Grigioni frena sulle seconde case
Il Cantone dei Grigioni frena sulle seconde case

Il Cantone dei Grigioni contrasta con diversi provvedimenti la costruzione incontrollata di abitazioni secondarie. Il Governo grigionese ha varato, dichiarandolo vincolante, l’adeguamento del Piano direttore cantonale sul tema "Abitazioni primarie e secondarie e alloggi turistici". Entro la metà del 2013, almeno 35 comuni turistici grigionesi dovranno disporre di soluzioni su misura per controllare in modo mirato lo sviluppo delle abitazioni secondarie. Tra questi c’è anche il Comune di Zernez, oltre a Scuol e Samnaun. La misura, che verrà approvata entro breve dal Consiglio Federale, (misura decisa su proposta del territorio, che ha già trovato il beneplacito delle popolazioni interessate) è stata adottata alla luce dei problemi che i residenti in molte località, soprattutto turistiche, trovano nel cercare casa.

Il piano ora deciso dal Governo e dichiarato vincolante per le autorità, "mira in particolare a contenere in futuro il proliferare nel Cantone delle indesiderate abitazioni secondarie non gestite. Al contempo, le abitazioni secondarie esistenti dovranno essere maggiormente occupate tramite un’attiva locazione, rafforzando in tal modo l’economia turistica locale. Il piano direttore mira inoltre a sostenere la disponibilità di spazi abitativi a prezzi accessibili per la popolazione indigena".


Data: 27/11/2009
 
06/04/2010, 20:14
che invidia!

Beati loro, hanno un governo cantonale CHE DECIDE ed hanno la possibilità di fare leggi che vincolano il governo centrale.

Come li invidio.

elisabetta


Autore dal
27/10/2021

06/04/2010, 15:07
Il Consiglio Federale approva il Piano cantonale

Il Piano direttore cantonale parla chiaro: entro la metà del 2013, 35 comuni turistici dovranno prendere provvedimenti adeguati a stimolare la costruzione di abitazioni primarie e a controllare la costruzione di quelle secondarie.

Il 15 marzo 2010 la Confederazione ha approvato il Piano direttore "Abitazioni primarie e secondarie e alloggi turistici", deciso dal Governo del Cantone dei Grigioni il 10 novembre 2009.

La pianificazione direttrice cantonale rende quindi concreta la discussione sulla costruzione di abitazioni secondarie, alla luce del fatto che il Governo ha dimostrato che le abitazioni secondarie in sé non sono dannose, ma bisogna differenziare tra abitazioni gestite, degne di essere sostenute, e quelle non gestite, che vanno controllate. Questo approccio differenziato si è ora affermato anche a livello federale, con l’approvazione del Consiglio federale. Il rapporto d’approvazione definisce il Piano direttore come idoneo e opportuno allo scopo. Il Piano direttore sostiene inoltre i comuni e le regioni nella creazione di spazi abitativi economici per indigeni e nel miglioramento delle condizioni quadro per il settore alberghiero. Un Piano direttore che ha altresì dimostrato come gli stessi Cantoni sono pronti ad adottare le misure necessarie per stimolare la costruzione di abitazioni primarie e per disciplinare quella di abitazioni secondarie, e che sono in grado di farlo.

L’obiettivo consisteva nel prevenire eventuali soluzioni centralistiche della Confederazione, dagli effetti incerti. Per questo motivo, il Cantone dei Grigioni ha fatto di tutto per portare avanti i lavori al Piano direttore al punto da ricevere l’approvazione del Consiglio federale, prima che le Camere federali si occupassero dell’abrogazione della Lex Koller e delle misure accompagnatorie alla pianificazione territoriale. Considerata l’approvazione da parte della Confederazione del 15 marzo 2010, questi obiettivi strategici sono stati raggiunti. Al Cantone dei Grigioni spetta ora il compito di monitorare e controllare, nonché stabilire gli obiettivi cantonali per lo sviluppo delle abitazioni secondarie. Il monitoraggio e il controlling dei prossimi anni mostreranno se le misure proposte nel Piano direttore saranno efficaci e se lo sviluppo prenderà la direzione desiderata, cioè verso più abitazioni secondarie gestite e meno abitazioni non gestite (fredde). 

cristina culanti


Autore dal
27/10/2021