Il consigliere della Regione Lombardia Costanzo a Sertori
Il consigliere della Regione Lombardia Costanzo a Sertori

Caro Presidente,

le diverse posizioni sulla gestione delle difficoltà che stanno emergendo a livello provinciale non sono un problema di feeling personale tra me e Lei. Sono invece un problema politico, altrimenti non si spiegherebbero quattro mesi di crisi dell’Amministrazione provinciale. Le critiche all’attuale gestione non stanno arrivando solo da me, ma anche da altre voci autorevoli nel territorio come il Presidente della Camera di Commercio. Non ho mai avuto atteggiamenti ideologici né mi appartengono culture del no. Credo di averlo ampiamente dimostrato presentando, tra l’altro, con Ugo Parolo un Pdl congiunto sulle competenze del demanio idrico alla provincia di Sondrio, lo stesso testo che anche Lei ha approvato in Consiglio provinciale. Così come ho votato la legge sulle concessioni idroelettriche, non mancando però di fare presente in aula le difficoltà che puntualmente si sono concretizzate con il ricorso del Governo alla Corte Costituzionale. In occasione del Piano Regionale di Sviluppo ho presentato in Consiglio regionale degli emendamenti per la parte riguardante la provincia di Sondrio, fatti propri dal gruppo della Lega e poi approvati. Sulla sanità ho presentato un ordine del giorno, votato all’unanimità, che impegna la Giunta regionale a riconoscere regole diverse per la provincia di Sondrio tenendo in considerazione la specificità montana del nostro territorio.  Sui problemi che riguardano il territorio non ho fatto mai mancare il mio contributo costruttivo, come sul caso delle norme per il controllo delle emissioni della “pigna della nonna” che ho fatto emergere in commissione ambiente e che alla fine sono state stralciate dal provvedimento della Giunta e su altri temi come la Frana di Primolo o del Torreggio. Come vede un’opposizione costruttiva e non del no come Lei vorrebbe fare credere. Questo non vuol dire tacere rispetto ai problemi e farli presenti nelle sedi istituzionali e politiche. Farlo è  una questione di serietà ed onestà come di fronte al fallimento del “Treno della montagna” o alla rete ospedaliera. Continuo a dirLe che c’è un problema di relazioni politiche interne alla sua maggioranza evidente a tutti. Come resta un problema l’assenza di un vero confronto politico-istituzionale in provincia. Aspetto da quando sono eletto l’occasione di potermi sedere a un tavolo congiunto con Lei e altre istituzioni per portare il mio contributo costruttivo all’interno di una logica di lobby territoriale. Lo farei anche sulle tangenziali e sulla sanità ma purtroppo sino ad oggi da parte Sua  non c’è stata nessuna volontà di coinvolgermi; basti pensare a quello che è accaduto a Morbegno alla presenza del Ministro Matteoli o al comitato della sanità svolto a porte chiuse con l’esclusione dei Consiglieri regionali che dovrebbero occuparsi del tema, visto che è la Regione a prendere le decidere. Credo che un vero confronto sui temi della sanità, tangenziali e la legge sulle concessioni idroelettriche, in un momento di forte debolezza dell’amministrazione provinciale, potrebbe servire anche a Lei per uscire da questa situazione di difficoltà. Soprattutto potrebbe servire al territorio aprire un confronto politico vero, non sulla base di slogan e manifesti, ma nel merito della concretezza dei problemi. 

Cordialmente.

Angelo Costanzo

Consigliere Regionale PD


Data: 09/06/2011