"Il PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO non ? un peso"
(Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa diramato dalle Segreterie Provinciali di CGIL CISL a seguito dell’incontro avvenuto lunedì con il presidente del Consorzio del Parco dello Stelvio Tomani e il direttore Platter) PARCO DELLO STELVIO VERSO LA PARALISI La vicenda che sta interessando da tempo il Parco Nazionale dello Stelvio, se non gestita in modo responsabile in tempi strettissimi, rischia di determinare la completa paralisi dell’Ente. La situazione che si presenta è estremamente grave, ed è determinata dal mancato accordo tra la Regione Lombardia, le Province autonome di Bolzano e Trento e il Ministero dell’Ambiente in merito alle modalità di gestione del Parco Nazionale dello Stelvio. E’ in particolare la realtà altoatesina, che gradirebbe, anche per ragioni storiche, la cosidetta “tripartizione del Parco”, che garantirebbe una autonomia gestionale alle province di Trento, di Bolzano e della Regione Lombardia. Se ciò accadesse, senza garantire un unità di indirizzo, è del tutto evidente che l’ente perderebbe valenza di Parco Nazionale, con tutto ciò che ne consegue. Giuste quindi le critiche arrivate da più parti al Decreto del governo approvato il 22 Dicembre 2010, che, senza gli adeguati interventi, segnerebbe la fine di una gestione unitaria del Parco. Proprio per queste ragioni, oltre che per il fatto che ancora tra le tre parti non è stata raggiunta un’intesa, il Presidente della Repubblica Napolitano, non lo ha mai controfirmato. Tutto ciò ha generato una situazione di empasse, dalla quale neppure il lavoro di una apposita Commissione tecnica che ha lavorato sui diversi aspetti ancora aperti ha saputo indicare una via di uscita, tenuto conto che i nodi da sciogliere (la governance, il meccanismo di finanziamento e la questione del personale attualmente in ruolo al Consorzio del Parco) sono di natura politica. L’elemento che rischia di fare precipitare la situazione è però la mancanza di un organo di Governo. Presidente e Consiglio Direttivo sono scaduti il 31 Dicembre e il Ministero dell’Ambiente, nonostante i ripetuti solleciti, fa orecchie da mercante, non assumendo nel merito alcuna decisione, mettendo a rischio, a partire dal 1 gennaio 2012 la normale gestione. Dalla Direzione del Parco ci è stato comunicato che se la situazione non verrà risolta positivamente, con l’inizio del prossimo non potrà più essere adottato alcun atto amministrativo, neppure il pagamento degli stipendi,. Una situazione vergognosa ed inaccettabile, che va affrontata e risolta al più presto. Da elemento di valore aggiunto per il territorio, la sua economia e l’occupazione la miopia di taluni politici sta trasformando anche il Parco Nazionale dello Stelvio in un peso da ridurre e possibilmente eliminare. Soprattutto non possono essere i lavoratori a pagare una situazione rispetto alla quale non hanno alcuna responsabilità. Il Sindacato Confederale metterà in campo tutte le azioni affinchè tutto ciò sia scongiurato, e si torni a una situazione di normalità.
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