07/09/2012, 15:58 Quote rosa alpine
L’incontro si è tradotto in un momento di sintesi per definire un SISTEMA ALPINO EUROPEO. Presenti i rappresentanti dei Gruppi consiliari del Pd di Lombardia (Luca Gaffuri, capogruppo, Carlo Spreafico, consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza, e Mario Barboni, consigliere regionale), Piemonte (il consigliere Mino Taricco), Veneto (il consigliere Sergio Reolon) insieme ai sindaci di Trento Alessandro Andreatta e Bolzano Luigi Spagnolli, e all’Uncem (l’Unione nazionale comuni comunità enti montani), si sono riuniti per discutere di montagna e delle necessità dei suoi centri e dei suoi abitanti. Obiettivo: rilanciare l’attenzione verso questo difficile territorio. Convinto sostegno al riconoscimento da parte dell’Unione europea di una macroregione alpina, sull’esempio di quanto è già avvenuto per i territori danubiani e baltici, nonché il riordino del sistema di “governance” locale del territorio montano, che dovrà garantire, anche nel nuovo assetto provinciale, una deroga per le attuali province montane, la necessità di arrivare a riconoscere la differenza dei costi di gestione, manutenzione e sviluppo economico del sistema alpino. Tra le proposte emerse il riequilibrio, con gli opportuni correttivi, del peso della rappresentanza delle zone di montagna, notoriamente a scarsa densità abitativa, nelle sedi della politica e delle istituzioni. Hanno detto: Spreafico: “Serve una sorta di ‘quote rosa alpine’ per dare più forza alla montagna, evitando qualsiasi tipo di contrapposizione tra aree di montagna e di pianura. Noi del Pd intendiamo far rioccupare alla montagna un posto preciso dopo il vuoto di rappresentanza che è stato determinato dalla strumentale e infruttuosa azione della Lega Nord che per anni ha promesso a questi territori, e alla loro popolazione, traguardi mai raggiunti. Oggi le montagne risultano ancora più deboli e quindi hanno bisogno di una maggiore attenzione politica. L’obiettivo che ci prefiggiamo è quello di valorizzare il patrimonio comune delle Alpi, in Europa e in Italia, preservandolo per le future generazioni anche attraverso la cooperazione transnazionale tra le nazioni alpine, rafforzando amministrativamente i territori e le loro autorità e poteri locali, nonché valorizzando caratteri e peculiarità a livello civile ed economico”. Gaffuri: “Il sistema alpino che il Pd ha prefigurato allo Stelvio si configura come “un’opportunità per i territori montani, al fine di evitare un loro ulteriore spopolamento. Il rischio concreto per questi territori è quello di un ulteriore, progressivo e grave abbandono”. Le conclusioni: Spreafico: “Rifiutiamo ogni logica di appalto esterno al Pd della rappresentanza delle problematiche di questi territori”. Gaffuri: “Per quanto riguarda la Lombardia, il Pd ha deciso un piano di lavoro molto concreto che ha già prodotto, in Consiglio regionale, la legge sulla montagna, quella sui rifugi alpini e una particolare attenzione al tema del turismo e delle politiche agricole”. |
cristina culanti
Autore dal 27/10/2021
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