IL SINDACO PARIGI: LA SCUOLA PRIMARIA DEVE RIMANERE A MAZZO
Il sindaco di Mazzo di Valtellina Clotildo Parigi non ci sta al trasferimento della scuola primaria a Tovo Sant’Agata e ha quindi chiesto un incontro con il Prefetto di Sondrio Cesari, che a sua volta ha invitato i sindaci interessati all’incontro in Prefettura fissato per mercoledì 7 luglio alle 11.30. A rapporto quindi il suddetto sindaco e quelli di Tovo Sant’Agata, Gianbattista Pruneri, Vervio, Giuseppe Saligari e quello di Lovero, Annamaria Saligari. Nella sostanza, gli atti che verranno esaminati dal Prefetto saranno quelli concernenti il Certificato di Prevenzione Incendi dell’edificio di Mazzo, capace di ospitare 180 alunni contemporaneamente, quindi 8 classi più altre due per attività complementari. "A Mazzo quindi è disponibile una struttura scolastica dotata di ogni conforto - spiega Parigi -. perfettamente in regola per quanto attiene alla sicurezza ed idonea ad ospitare anche persone diversamente abili, senza contare che il complesso scolastico comprende anche la Scuola dell’Infanzia, i cui utenti provengono già dai comuni di Tovo, Vervio e Lovero". La scuola di Mazzo è interessata anche da un progetto finanziato dalla Provincia di Sondrio per la realizzazione di un impianto fotovoltaico e sono ingenti gli investimenti fatti sull’edificio negli ultimi anni: dal 1998 ad oggi ammontano a 564mila euro. "Nel corso di un recente colloquio con il dirigente scolastico Adele Antonioli - continua Parigi - sono stato informato che gli alunni di Mazzo saranno trasferiti a Tovo perché i genitori hanno optato per questa soluzione, e che il sindaco di Tovo sta provvedendo alla realizzazione dei lavori necessari all’adeguamento della scuola alle norme di prevenzione incendi in quanto l’edificio in questo momento può ospitare i poco più di 100 allievi e le insegnanti". "La dirigenza scolastica ha già inspiegabilmente deciso di trasferire gli allievi di Mazzo a Tovo - puntualizza Parigi - nonostante avesse dato rassicurazioni diverse in merito e tale scelta non ha tenuto conto di determinanti fattori". I fattori ai quali si riferisce il sindaco di Mazzo riguardano il numero di allievi di Mazzo, "decisamente superiore al numero di ciascun comune che frequenterebbero il nuovo plesso", e quindi il trasferimento dei ragazzi da Mazzo a Tovo costerebbe di più che viceversa, inoltre il complesso scolastico di Mazzo al suo interno ha una palestra idonea allo svolgimento dell’attività motoria, mentre a Tovo il vano adibito a tale scopo è ricavato da uno scantinato e non è in sicurezza. Queste motivazione, aggiunte ai finanziamenti che la scuola ha ottenuto negli ultimi anni e al progetto già finanziato dell’impianto fotovoltaico, spingono Parigi a chiedersi se non sia totalmente antieconomica la scelta di trasferire il plesso scolastico a Tovo, alla luce anche del fatto che "significherebbe dare ragione ai tanti detrattori che considerano uno spreco di risorse tenere in vita i piccoli comuni come i nostri - conclude il sindaco di Mazzo - anche il Presidente Giorgio Napolitano nel discorso tenuto in occasione della Festa della Repubblica ha posto l’accento sul fatto che occorre valorizzare al meglio le risorse disponibili, razionalizzando le strutture e valorizzando al meglio le risorse disponibili".
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