Delibera di Giunta di Regione Lombardia, seduta 17 dicembre:
“Impianti idroelettrici / Differimento al 31 dicembre 2017 per l’esercizio degli impianti . ASSEGNAZIONE NUOVA SCADENZA, FINO AL 31 DICEMBRE 2017, DEL PERIODO DI PROSECUZIONE TEMPORANEA DELL’ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI IDROELETTRICI GIÀ OGGETTO DELLA D.G.R. N. IX/1205 DEL 29/12/2010 - APPLICAZIONE DELL’ARTICOLO 53-BIS DELLA LEGGE REGIONALE 12 DICEMBRE 2003, N. 26 (DISCIPLINADEI SERVIZI LOCALI DI INTERESSE ECONOMICO GENERALE. NORME IN MATERIA DI GESTIONE DEI RIFIUTI, DI ENERGIA, DI UTILIZZO DEL SOTTOSUOLO E DI RISORSE IDRICHE) IN MATERIA DI CONCESSIONI DI GRANDI DERIVAZIONI D’ACQUA PUBBLICA A SCOPO IDROELETTRICO . In attesa della conclusione dell’iter di assegnazione delle nuove concessioni, si autorizzano i concessionari uscenti a proseguire nella gestione di 10 impianti idroelettrici fino al 31 dicembre 2017”.
La Lombardia ’anticipa’ l’autonomia grazie alla conversione in legge, ieri alla Camera dei Deputati, del ’Decreto Semplificazione 2018’. Un atto che introduce un’importante modifica al quadro normativo nazionale in materia di grandi derivazioni idroelettriche che, in futuro, consentirà alla Regione di rinnovare le concessioni delle dighe.
Alcune di queste sono scadute da anni e mai riassegnate (in Lombardia 17 su 70). Nel frattempo Regione Lombardia potrà chiedere canoni aggiuntivi per gli impianti con una potenza superiore a 3000 kwatt nel periodo che decorre tra la concessione scaduta e la riassegnazione della stessa, destinandone almeno il 60% alle Province in cui sono presenti gli impianti.
cristina culanti
Autore dal 27/10/2021
11/05/2016, 12:58
Regione Lombardia e Provincia di Sondrio
Su invito del presidente Maroni, Luca della Bitta ha partecipato alla seduta di Giunta di Regione Lombardia lo scorso 9 maggio, dove un punto all’ordine del giorno riguardava il Demanio Idrico. Belle notizie per la Valtellina, come spiega il presidente della Provincia di Sondrio Della Bitta:
“Si tratta della delibera avente ad oggetto "Determinazioni in merito all’applicazione del canone aggiuntivo di cui all’art. 53 bis della l.r. 26/2003" che ha fissato l’importo del suddetto canone relativamente alle concessioni di grande derivazione idroelettrica scadute e di prossima scadenza. La giunta regionale ha stabilito in via ricognitoria il canone aggiuntivo in euro 20 per chilowatt di potenza nominale media annua. Un importo che si traduce in somme rilevanti vista la presenza sul territorio di numerosi ed importanti impianti di produzione di energia. In virtù della legge regionale n. 19/2015, che ha tradotto in disposizioni concrete la specificità montana della provincia di Sondrio, tali somme saranno, a partire dall’anno 2016, interamente a disposizione del territorio della nostra provincia. “Si tratta di un passaggio importante che dimostra, nonostante l’inerzia del governo centrale sui rinnovi delle concessioni di grande derivazione, l’unitarietà di Regione Lombardia e Provincia di Sondrio su questa importantissima partita. Sebbene alcuni “gufi” locali, in cerca di visibilità, sostengano il contrario, la legge regionale della scorsa estate ha posto la nostra Provincia come protagonista sulle acque. Risorse in arrivo grazie a chi ha scelto di lavorare e non fermarsi davanti alle polemiche o a posizioni strumentali. Mi auguro che le aziende idroelettriche – conclude Della Bitta - accettino la sfida di un nuovo patto con il territorio, evitando le vie dei ricorsi, condividendo invece la collaborazione in termini economici o di investimenti sul territorio. Sono molto soddisfatto. Ringrazio il Presidente Maroni ed il Sottosegretario Parolo, unitamente all’intera giunta regionale, per questo importante passaggio che, insieme alle risorse del bollo auto, consentiranno di continuare a lavorare per il territorio. Dalle acque le nostre risorse per il futuro. E, dopo il bilancio di previsione di prossima discussione, la scelta dei progetti sul territorio.
cristina culanti
Autore dal 27/10/2021
24/12/2015, 09:05
autonomia condizionata
Secondo un documento del Movimento5 Stelle Lombardia ” i 10 milioni di euro, derivanti dal canone aggiuntivo dovuto per le proroghe della prosecuzione temporanea di 5 concessioni idroelettriche di A2A ed Edison, scadute già dal 2010, dovevano essere incassati in questi 5 anni, in base a ben precise leggi regionali, ma l’importo non è mai stato riscosso, concedendo così un grosso favore a queste società”. Questa è la famosa “Autonomia condizionata” della Provincia di Sondrio
lucavi
Autore dal 27/10/2021
19/12/2015, 13:57
Per saperne di piĆ¹
visitate il sito di Luca Vitali http://acquavaltellina.altervista/il-punto-sulle-grandi-derivazioni/