Innevamento ghiacciaio Campo nord
Nella giornata di sabato 13 giugno, il servizio glaciologico lombardo ha eseguito l’annuale rilievo dello strato di neve presente sul ghiacciaio di Campo nord a Livigno. Quest’operazione che storicamente è fatta nei primi quindici giorni di Giugno, serve a cercare di prevedere quanto e se la coltre bianca potrà proteggere il ghiaccio sottostante. Il rilievo è stato fatto a circa 2980 mt di quota, in una zona pianeggiante del ghiacciaio,con cielo sereno ad una temperatura che alle 13 era attorno ai 6-7°. Sono state eseguite analisi di temperatura del manto, del peso per metro cubo e della relativa densità. Il risultato purtroppo, nonostante un inverno generoso (che ha regalato mediamente oltre 2 metri di neve in paese a Livigno per tutta la stagione invernale) lascia a desiderare. Nonostante il manto stesso presenti buone caratteristiche meccaniche, i suoi 212 cm sono leggermente superiori alla media degli ultimi dieci anni (che è di 167 cm), ma saranno insufficienti a garantire il bilancio stazionario o positivo a fine stagione del ghiacciaio stesso. Sulla base delle osservazioni storiche, si è capito che occorrono non meno di 4-5 metri di neve in questo periodo dell’anno, per affrontare la stagione “ calda “ senza perdere spessore di ghiaccio. Lo scorso anno, con 155 cm di neve presenti in questo periodo, alla fine della stagione di ablazione (scioglimento del ghiaccio) si sono persi ben 220 cm di ghiaccio . Alcuni fattori potrebbero correre in aiuto del ghiacciaio per limitarne i danni, quali un’estate particolarmente fresca e limite delle nevicate attorno ai 3000 mt. A dare man forte allo studio delle dinamiche del ghiacciaio, dallo scorso luglio, ad una quota di 2930 mt, è stata posizionata una stazione meteo, che ha passato indenne il clima severo della stagione invernale (per la soddisfazione dello scrivente che l’ha installata) e che per la posizione in cui è stata posta, dai primi dati scaricati, pare non sia finita sotto il manto nevoso (il palo che la sorregge è alto 2mt). Ovviamente il servizio glaciologico lombardo, nella stessa giornata, era presente su diversi apparati glaciali lombardi e questi di seguito sono i risultati ottenuti: Valle Spluga, ghiacciaio del Suretta quota 2800 mt, 6mt Orobie, ghiacciaio del Lupo quota 2800 mt, 7mt Adamello, ghiacciaio del Pisgana quota 3100 mt, 2,80 mt Davide Colombarolli
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