La Provincia di Sondrio approva il Piano territoriale

Dopo anni di attesa, finalmente anche la Provincia di Sondrio è dotata di un Piano territoriale di Coordinamento. L’approvazione è avvenuta ieri, quando il Consiglio provinciale, dopo otto ore di seduta, ha incontrato il voto favorevole anche di buona parte dell’opposizione: si è astenuto solo il gruppo del Partito Democratico. Un Piano territoriale che mancava da 15 anni e che contempla anche la salvaguardia della risorsa acqua. Il Presidente Massimo Sertori ha messo l’accento sul fatto che il Piano "ha impegnato le amministrazioni provinciali di Dioli, Tarabini e Provera. Quello che ci troviamo davanti è un Piano coraggioso, che trasforma le parole in fatti, si ispira a principi ben precisi, per cui è compito di noi amministratori pubblici salvaguardare e portare nel futuro quel grande patrimonio che è il nostro territorio". "Vivere un territorio significa conservarlo e preservarlo, nell’interesse generale, che non è la somma degli interessi dei singoli". Un coro di "sì" quindi: quelli della maggioranza, Lega e Pdl, ma anche il "sì" della minoranza dell’Udc, guidata da Michele Aili, di Sandro Sozzani di Sondrio Democratica e dell’Italia dei Valori di Ferruccio Priuli. Il capogruppo dei Democratici, Giacomo Ciapponi: "Ci asteniamo perché non si può dimenticare il ritardo con cui approviamo questo piano, ultimi delle province lombarde, e perché in passato si è persa una grande occasione di confronto per limare alcune debolezze del piano e, forse, fare scelte più coraggiose". 

Ieri ultimo incontro per la raccolta delle osservazioni relative al PGT di Bormio.

Tra i tanti, emergono 3 argomenti:
Edilizia, Collegamenti a nord, Ambiente.

NO a troppe seconde case.

SI alla possibilità di valicare lo Stelvio anche d’inverno, e perciò si a un traforo. Non importa se verso Sta. Maria o verso Trafoi, basta che si faccia. Ci sono 3 progetti, già pagati e pronti. Se il piano provinciale prende già in considerazione la possibilità di un percorso ferroviario Tirano - Bormio, salvaguardando così la possibilità per le generazioni future di costruire una ferrovia, per la stessa ragione è indispensabile che il PGT di Bormio riservi la stessa possibilità alle generazioni future di tutta l’alta Valle, salvaguardando i tracciati che possono portare ad attraversare lo Stelvio. Per porsi in relazione con l’Europa, da cui l'alta Valtellina è isolata, con grave pregiudizio alle possibilità di sviluppo socio economico.

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Vogliamo il traforo dello Stelvio (iscrivetevi)

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