Lavori nelle gallerie della Statale 38. E il turismo?
Si fa un gran parlare di turismo in provincia di Sondrio. Si organizzano convegni, tavole rotonde, ridondanti discorsi animano le pagine dei giornali... Ma poi ragioni prettamente logistiche bloccano la possibilità di farlo davvero, quel turismo che tanti sognano, che alcuni concretizzano e altri, verrebbe da dire, bloccano. In Valtellina il Giro d’Italia sarà protagonista anche quest’anno, rendendo a loro volta protagoniste le grandi salite, i meravigliosi paesaggi che contraddistinguono il suo passaggio e i nuclei storici che sono i paesi dislocati sul territorio. Zomegnan, il patron della corsa rosa, lo ha dichiarato: “La Valtellina è ormai un mito”. Ma cosa succede se chi ama il Giro, decide di arrivare qui, tra queste montagne, e godersi i tracciati, sulle orme dei grandi miti della bicicletta? A tal proposito una lettera giunta in redazione nei giorni scorsi rende l’idea di quanto sopra. Una lettera che pone interrogativi anche sulle decisioni temporali dei lavori nelle gallerie della Statale 38, in alta stagione... Zona di Bormio ISOLATA (preclusa ai ciclisti). Nella transizione tra la stagione estiva e quella invernale, maggio sarebbe un mese importante per la cosiddetta “destagionalizzazione” turistica. Nel panorama del Turismo è indubbiamente in progresso il settore del Ciclismo. Da alcuni anni la zona di Bormio viene però isolata “puntualmente”. A nord lo Stelvio è chiuso. A est il Gavia è chiuso. A ovest il passo della Forcola è chiuso. A sud, la fantomatica SS 38 è preclusa ai ciclisti (che non possono pedalare in salita in gallerie lunghe 8,5 km). La sapiente mano umana da alcuni anni chiude il percorso esterno “ad arte” nel “momento giusto”. Non si riesce neanche a tenere aperto un sentiero per biciclette sul cosiddetto corpo frana. Sia per consentire a chi sale di raggiungere l’alta valle, che per permettere ai residenti di scendere per fare una giterella in bici. Che dire? Complimentoni a chi se ne dovrebbe occupare, ingegneri, amministratori pubblici, assessori al turismo. Che d’altronde sono gli stessi che chiudevano le gallerie mentre si asfaltavano le strade fuori. E che in alta stagione chiudevano le gallerie per deviare il traffico su avventurosi sterrati, in sensi unici alternati. Creando infinite code e disagi che ALLONTANANO per sempre ogni più paziente turista, alla faccia della promozione, creando ingenti danni alla traballante economia dell’alta valle. Chi si dovrebbe occupare di COORDINARE gli interventi? A chi dobbiamo dire grazie? Lettera firmata Segue qualche link utile: 11 maggio 2009 05 giugno 2009 27 giugno 2010 12 aprile 2011 19 aprile 2011
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