23/07/2010, 12:28 SERVIZIO MENSA... quanto mi costi!
Nel dibattito entrano anche alcune considerazioni di un genitore, LIDIA SANDRINI... In relazione all’affidamento del servizio mensa per la scuola d’infanzia statale “Il quadrifoglio” non posso non rilevare che alla stessa si è proceduto senza gara d’appalto. Ma, mi sembra, i casi sono due: o la fondazione Giardini d’infanzia è un soggetto “in house” (perciò vincolata al regime degli enti pubblici e quindi alle procedure relative agli appalti nell’ambito della sua gestione) o trattasi di soggetto privato, cui viene indebitamente riservato un trattamento più favorevole rispetto agli altri soggetti privati che operano nel settore catering-ristorazione. So che questo può sembrare un dettaglio giuridico e che l’attenzione alle regole è considerata pedanteria. Ma le norme sulla scelta dei soggetti incaricati di svolgere servizi pubblici sono formulate in modo, tra l’altro, da garantirne l’economicità. Ora, se l’applicazione “elastica” delle procedure da parte dell’amministrazione comunale si traducesse in un vantaggio per l’utente, la pedanteria potrebbe cedere il passo a un approccio più pragmatico. Ma così non è. Riporto sotto un calcolo del contributo pagato da una famiglia tiranese, il cui figlio, che frequenti la scuola dell’infanzia statale usufruendo esclusivamente del servizio mensa (non di quello di trasporto), sia andato a scuola per 20 giorni al mese e abbia quindi pagato la quota fissa (indipendente dai giorni di frequenza) e la quota relativa a ogni giorno in cui ha usufruito del servizio; la cifra risultante è paragonata con quella che deriva da analogo calcolo effettuato per la stessa famiglia che mandasse il figlio a una scuola sondriese. Le tariffe sono quelle stabilite nei due comuni per il 2010. Fascia ISEE massima per Tirano, corrispondente alle due più alte fasce ISEE a Sondrio Tirano: (ISEE superiore a 15.000,01 €) → 65 € + (3,25 € * 20 gg.) = 130 € Sondrio: (ISEE superiore a 18.076,99 €): 13,66 € + (5,2 € * 20 gg.) = 117,66 € (ISEE compreso tra 15.493,72 € e 18.076,99 €): → 11,70 € + (4,31 € * 20 gg.) = 97,9 € Prime due fasce ISEE per Tirano, comparate con la prima fascia ISEE di Sondrio Tirano: (ISEE inferiore a 3.000 €) → 12 € + (3,25 € * 20 gg.) = 77 € (ISEE compreso tra 3.000,01 e 7.000) → 20 € + (3,25 € * 20 gg.) = 85 € Sondrio: (ISEE inferiore a 5.164,57 €): 1 € + (0,50 € * 20 gg.) = 11 € Già quindi a un’affrettata lettura ci si accorge che la scelta dell’amministrazione non dà risultati in termini di risparmio per le famiglie e si traduce anzi in un onere particolarmente gravoso per quelle che appartengono alle fasce di reddito più deboli; le differenze naturalmente aumenterebbero in caso di minore frequenza mensile (15 -10 gg.) a causa dell’incidenza proporzionalmente più alta della quota fissa nel comune di Tirano. Guardando più approfonditamente la delibera della Giunta comunale di Tirano n. 52 del 24 marzo 2010, che stabilisce le tariffe di cui sopra, si trova una parziale motivazione a questa sperequazione: la quota fissa mensile (indipendente dai giorni di frequenza e parametrata al reddito) comprende anche un contributo per il servizio di trasporto, non quantificato o quantificabile e indipendente dall’utilizzo del servizio stesso. In un’ottica redistributiva e solidale, io non ho nulla in contrario e, anzi, sono del tutto favorevole a una contribuzione anche per un servizio del quale non si usufruisca da parte delle famiglie che hanno minori difficoltà ad affrontare questa spesa, ma il discorso dovrebbe essere diverso per le fasce economicamente più deboli. In ogni caso, credo che ogni famiglia debba avere un’informazione chiara e trasparente sulle finalità per le quali sono utilizzati i soldi pagati, così che non mi rimanga il dubbio che dietro un troppo succinto calcolo dei costi si nasconda il finanziamento surrettizio a enti privati. A tale fine faccio quindi una proposta: che nella prossima delibera relativa alle tariffe il costo del servizio trasporto e il costo del servizio mensa vengano tenuti distinti di entrambi sia fornita, oltre alla cifra totale, anche la cifra intera pro capite di ogni singolo servizio (costo di un pasto – costo del servizio di trasporto su base media mensile) in base alla valutazione del costo intero di ciascun servizio calcolato pro capite, individuazione di fasce di reddito maggiormente graduate e parametrazione in base al reddito non solo della quota mensile fissa relativa al servizio mensa e di quella relativa al servizio di trasporto, ma anche della quota, rispettivamente, giornaliera/mensile. Questo naturalmente non sarebbe risolutivo rispetto a una gestione della scuola d’infanzia statale che, in virtù del meritato successo che sempre più riscuote presso la cittadinanza grazie alla sua eccellenza, si presta ad ulteriori interrogativi: ha senso che per tale scuola non si cerchi anche una collocazione più centrale, o non si preveda un servizio di trasporto gratuito verso la sede di Madonna, così come prospettato da “I giardini d’infanzia” in una recente riunione con i genitori degli alunni della sede di Tirano per incentivare l’esodo presso la sede di Madonna della medesima scuola privata e permetterle di contrastare la concorrenza della scuola statale? Ha senso continuare a pagare a “I giardini d’infanzia” un canone d’affitto esorbitante per l’uso di parte della struttura di via Fucine a Madonna, quando ciò si traduce nella messa a disposizione di spazi non più adeguati al numero di iscritti alla scuola statale “Il quadrifoglio”? Ha senso che a Tirano ci siano 3 scuole dell’infanzia, di cui due nello stesso edificio, e vi siano zone popolose come L’agricoltura/Industria che non si giovino di servizi nelle vicinanze? |