Lettera al Direttore

Caro Direttore,

siamo i genitori di alcuni bambini che frequentano le scuole dell’infanzia “Il Quadrifoglio” e “I giardini d’infanzia” di Madonna di Tirano. Le scriviamo per cercare di raggiungere, tramite il Suo Giornale, chi possa dare una risposta in merito ad alcune preoccupazioni che ci assillano in questi giorni di fine anno scolastico. 

Da qualche tempo si è diffusa la notizia che il prossimo anno il servizio di preparazione dei pasti di cui usufruiscono i bambini delle due scuole sarà esternalizzato, e non più prestato, quindi, utilizzando la cucina dell’edificio scolastico. 

Si tratta di voci di cui non abbiamo ancora avuto alcuna conferma ufficiale, ma molto insistenti. Così precise da  identificare nella Fondazione Casa di riposo di Tirano il futuro fornitore dei pasti.  Abbiamo quindi chiesto conferma ad alcuni membri del Consiglio di amministrazione della Casa di Riposo, i quali, però, ci hanno risposto che nessuna questione di questo tipo è sino ad ora stata discussa in seno al Consiglio stesso.

Noi non siamo pregiudizialmente contrari a questa soluzione, già adottata in altri Comuni, soprattutto se essa consentirà un ragionevole risparmio e garantirà, al contempo, l’eccellenza del servizio che sino ad ora è stato offerto tramite l’utilizzo della cucina interna alla scuola dalla cuoca Erica e dallo staff nel suo complesso.

Ci chiediamo però come sia possibile che queste due condizioni siano state attentamente verificate se, come detto, la struttura esterna che dovrebbe fornire il servizio non ha ancora presentato un’offerta dalla quale risulti la qualità della stessa e il suo costo. 

Abbiamo inoltre avuto  modo di vedere che di recente l’edificio scolastico è stato dotato di pannelli fotovoltaici, che riteniamo possano consentire un risparmio energetico anche nell’utilizzo della cucina interna, che, tra l’altro, si presenta attrezzata in modo del tutto congruo: non sarebbe uno spreco lasciarla inutilizzata?

Speriamo quindi, come genitori, di essere messi al più presto al corrente dei dettagli di questa opzione e di poterne discutere con i responsabili delle scuole e del Comune, prima che la stessa ci venga presentata come decisione irrevocabile all’inizio del prossimo anno scolastico. 

Allo stesso modo, se, valutate attentamente tutte le possibilità e necessità, la scelta migliore si rivelasse effettivamente quella dell’esternalizzazione, speriamo di poter avere voce in capitolo nel segnalare in che modo utilizzare eventuali risparmi. 

A tal proposito riteniamo che sarebbe certamente auspicabile una riduzione e una migliore parametrazione in base al reddito del contributo chiesto alle famiglie per il servizio mensa.

Inoltre potrebbe essere l’occasione per realizzare quei lavori di manutenzione della struttura scolastica che da anni chiediamo: la sostituzione con una recinzione più idonea e meno pericolosa per i bambini della rete che attualmente separa il giardino della scuola d’infanzia da quello della scuola primaria; interventi finalmente risolutivi per garantire che l’utilizzo dei giochi del giardino avvenga in condizioni igieniche accettabili, dato che quelli sino ad ora realizzati si sono dimostrati del tutto insufficienti. 

La struttura che ospita la scuola d’infanzia privata “I giardini d’infanzia” e la scuola d’infanzia statale “Il Quadrifoglio” di Madonna di Tirano è un bene primario per molte famiglie Tiranesi, e speriamo quindi di poter essere coinvolti per lavorare assieme ai responsabili alla sua valorizzazione. 

Cordialmente,

i genitori.


Data: 26/06/2010
 
23/07/2010, 12:28
SERVIZIO MENSA... quanto mi costi!

Nel dibattito entrano anche alcune considerazioni di un genitore, LIDIA SANDRINI...

 

In relazione all’affidamento del servizio mensa per la scuola d’infanzia statale “Il quadrifoglio” non posso non rilevare che alla stessa si è proceduto senza  gara d’appalto. Ma, mi sembra, i casi sono due: o la fondazione Giardini d’infanzia è un soggetto “in house” (perciò vincolata al regime degli enti pubblici e quindi alle procedure relative agli appalti nell’ambito della sua gestione) o trattasi di soggetto privato, cui viene indebitamente riservato un trattamento più favorevole rispetto agli altri soggetti privati che operano nel settore catering-ristorazione.

So che questo può sembrare un dettaglio giuridico e che l’attenzione alle regole è considerata pedanteria. Ma le norme sulla scelta dei soggetti incaricati di svolgere servizi pubblici sono formulate in modo, tra l’altro, da garantirne l’economicità.

Ora, se l’applicazione “elastica” delle procedure da parte dell’amministrazione comunale si traducesse in un vantaggio per l’utente, la pedanteria potrebbe cedere il passo a un approccio più pragmatico. 

Ma così non è. 

Riporto sotto un calcolo del contributo pagato da una famiglia tiranese, il cui figlio, che frequenti la scuola dell’infanzia statale usufruendo esclusivamente del servizio mensa (non di quello di trasporto), sia andato a scuola per 20 giorni al mese e abbia quindi pagato la quota fissa (indipendente dai giorni di frequenza) e la quota relativa a ogni giorno in cui ha usufruito del servizio; la cifra risultante è paragonata con quella che deriva da analogo calcolo effettuato per la stessa famiglia che mandasse il figlio a una scuola sondriese. Le tariffe  sono quelle stabilite nei due comuni per il 2010.

 

Fascia ISEE massima per Tirano, corrispondente alle due più alte fasce ISEE a Sondrio

Tirano: (ISEE superiore a 15.000,01 €) →  65 € + (3,25 € * 20 gg.) = 130 €

Sondrio:

(ISEE superiore a 18.076,99 €): 13,66 € + (5,2 € * 20 gg.) =  117,66 €

(ISEE compreso tra 15.493,72 €  e 18.076,99 €): → 11,70 € + (4,31 € * 20 gg.) = 97,9 €

 

Prime due fasce ISEE per Tirano, comparate con la prima fascia ISEE di Sondrio

Tirano: 

(ISEE inferiore a 3.000 €) →  12 € + (3,25 € * 20 gg.) = 77 €

(ISEE compreso tra   3.000,01 e 7.000) → 20 € + (3,25 € * 20 gg.) = 85 €

Sondrio:

(ISEE inferiore a 5.164,57 €): 1 € + (0,50 € * 20 gg.) =  11 €

 

Già quindi a un’affrettata lettura ci si accorge che la scelta dell’amministrazione non dà risultati in termini di risparmio per le famiglie e si traduce anzi in un onere particolarmente gravoso per quelle che appartengono alle fasce di reddito più deboli; le differenze naturalmente aumenterebbero in caso di minore frequenza mensile (15 -10 gg.) a causa dell’incidenza  proporzionalmente più alta della quota fissa nel comune di Tirano.

 

Guardando più approfonditamente la delibera della Giunta comunale di Tirano n. 52  del 24 marzo 2010, che stabilisce le tariffe di cui sopra, si trova una parziale motivazione a questa sperequazione: la quota fissa mensile (indipendente dai giorni di frequenza e parametrata al reddito) comprende anche un contributo per il servizio di trasporto, non quantificato o quantificabile e indipendente dall’utilizzo del servizio stesso.

In un’ottica redistributiva e solidale, io non ho nulla in contrario e, anzi, sono del tutto favorevole a una contribuzione anche per un servizio del quale non si usufruisca da parte delle famiglie che hanno minori difficoltà ad affrontare questa spesa, ma il discorso dovrebbe essere diverso per le fasce economicamente più deboli. 

In ogni caso, credo che ogni famiglia debba avere un’informazione chiara e trasparente sulle finalità per le quali sono utilizzati i soldi pagati, così che non mi rimanga il dubbio che dietro un troppo succinto calcolo dei costi si nasconda il finanziamento surrettizio a enti privati.

 

A tale fine faccio quindi una proposta: che nella prossima delibera relativa alle tariffe il costo del servizio trasporto e il costo del servizio mensa vengano tenuti distinti di entrambi sia fornita, oltre alla cifra totale, anche la cifra intera pro capite  di ogni singolo servizio (costo di un pasto – costo del servizio di trasporto su base media mensile) in base alla valutazione del costo intero di ciascun servizio calcolato pro capite, individuazione di fasce di reddito maggiormente graduate e parametrazione in base al reddito non solo della quota mensile fissa relativa al servizio mensa e di quella relativa al servizio di trasporto, ma anche della quota, rispettivamente, giornaliera/mensile.  

 

Questo naturalmente non sarebbe risolutivo rispetto a una gestione della scuola d’infanzia statale che, in virtù del meritato successo che sempre più riscuote presso la cittadinanza grazie alla sua eccellenza, si presta ad ulteriori interrogativi: ha senso che per tale scuola non si cerchi anche una collocazione più centrale, o non si preveda un servizio di trasporto gratuito verso la sede di Madonna, così come prospettato da “I giardini d’infanzia” in una recente riunione con i genitori degli alunni della sede di Tirano per incentivare l’esodo presso la sede di Madonna della medesima scuola privata e permetterle di contrastare la concorrenza della scuola statale?

Ha senso continuare a pagare a “I giardini d’infanzia” un canone d’affitto esorbitante per l’uso di parte della struttura di via Fucine a Madonna, quando ciò si traduce nella messa a disposizione di spazi non più adeguati al numero di iscritti alla scuola statale “Il quadrifoglio”?

Ha senso che a Tirano ci siano 3 scuole dell’infanzia, di cui due nello stesso edificio, e vi siano zone popolose come L’agricoltura/Industria che non si giovino di servizi nelle vicinanze?

cristina culanti


Autore dal
27/10/2021

21/07/2010, 06:07
CHI DECIDE A TIRANO??

Se sono mesi ormai che si parla di appaltare il servizio mensa alla Casa di Riposo!!! Il Consiglio Comunale ne sarà informato??? Si sa che a Tirano le notizie si conoscono nei bar e, quando è ormai tutto definito, si portano nelle sedi preposte! Ritengo indicativo a tal proposito lo sfogo del Sindaco durante il Consiglio "le decisioni (Trivigno) non si prendono negli studi notarili"! Cmq è realmente allo studio la possibilità che la Casa di Riposo gestisca tutti i  pasti dell’asilo (statale e privato) e del dopo scuola. Nei Consigli di amministrazione delle due fondazioni non si è ancora deliberato, sarà mia cura informarvi sperando che la decisione non venga presa alla vigilia dell’apertura delle strutture!!!
francesca


Autore dal
27/10/2021

20/07/2010, 14:02
Una prima risposta

Ieri sera, in sede di Consiglio comunale, è stato approvato il Piano per il Diritto allo Studio. Oltre alle cifre, nella proposta di deliberazione era scritto a chiari lettere: "RICORDATO CHE ANCHE QUEST’ANNO IL SERVIZIO MENSA DELLO STUDENTE VERRA’ EROGATO DIRETTAMENTE DALLA FONDAZIONE GIARDINO D’INFANZIA, CHE INCASSERA’ LE CONTRIBUZIONI DEGLI UTENTI ED IL CONTRIBUTO DELLA COMUNITA’ MONTANA PER IL PAREGGIO DEL SERVIZIO". 

Sempre riguardo il Giardino d’Infanzia, che si ricorda, NON è statale bensì una scuola dell’infanzia paritaria privata, per concorso nelle spese di gestione e assistente ad personam il Comune quest’anno ha stanziato 125mila euro.

 

cristina culanti


Autore dal
27/10/2021