LUISA MORASCHINELLI E IL VIAGGIO CON GRYTZKO MASCIONI
Grytzko Mascioni non solo l’uomo della RSI, ma Pres. dell’ASSI e del P.E.N. CLUB E’ con piacere che sentiamo e leggiamo in merito al nostro convalligiano Grytzko Mascioni per il quale a Teglio si è costituita l’Associazione a Suo nome, ma per chi come noi che vive con un piede dentro e l’altro fuori della frontiera, (come del resto era anche Lui), lo conosciamo non solo come uomo della RSI, ma anche per la lunga presidenza alle due Associazione letterarie della Svizzera italiana e Retoromancio che sono: l’ASSI e il P.E.N. CLUB. Ambiente che ben conosco per aver l’onore, se pur indegnamente, di appartenere e proprio per merito Suo, di Griytzko. Evidentemente non per un privilegio particolare, ma per essere capitata in un momento di modifica degli Statuti nell’ASSI prima per una occasione fortuita, in seguito, nel PEN. Infatti, per quanto riguarda l’ASSI, fino a quel punto, anni, 1982 circa, erano ammessi solo scrittori di grosso calibro, professori universitari e comunque gente di alta cultura. Grytsko Mascioni , nelle vesti di presidente, allargò il cerchio includendo anche scrittori minori, come nel mio caso. Ma Grytsko non era solo pres. dell’Assi, lo divenne anche del Pen Club e vi rimase fino a quando non si trasferì in Jugoslavia con altri incarichi e praticamente, pur in concomitanza con il suo lavoro alla RSI, ha portato avanti le attività delle due Associazioni, con il suo noto entusiasmo e la sua vivacità, con la collaborazione della moglie Ernestina e dell’efficiente segretaria (alla radio) Lucia. Infatti sempre sotto la direzione di Mascioni, era lei che coordinava e accompagnava i partecipanti ai vari Congressi del PEN all’estero, cui ho avuto la fortuna di partecipare, almeno a quattro anch’io nell’arco di una decina d’anni: Seul, Madera, Barcellona e Dubrovnik, quest’ultimo organizzato e presieduto da stesso.. (Congressi dei quali conservo il manoscritto, con foto in attesa di trovare la strada della pubblicazione). Congresso, quello di Dubrovnik dell’aprile del 1993 quindi in piena guerra che doveva ricordare il 60° dell’espulsione del gruppo nazista avvenuta proprio a Dubrovnik nel 1933.. Congresso già deciso in quello di Lugano del 1987 (il primo al quale partecipai). Ma a quel punto nessuno prevedeva i fatti bellici intercorsi, fu solo merito di Mascioni, allora già direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, a Zagabria, che ha dovuto incontrare il Presidente in carica, in quel periodo l’ungherese G. Konrad che, causa la guerra in atto, aveva annullato il congresso. Fatto non accettato da Mascioni che percorse tutta l’Italia a racimolare personaggi nel campo culturale, di sua conoscenza, offrendo speciali agevolazioni, per supplire quelli che si erano ritirati per paura della guerra. Alla fin fine, l’unica nave, “Liburnia” a solcare l’Adriatico in quel momento, definita per l’occasione "la nave dei disperati", con a bordo 400 persone. Evidentemente in maggioranza croati, visto che l’organizzazione veniva da Zagabria, capitanata, appunto, dal nostro convalligiano Grytzko. C’era anche il pres. Konrad sull’isola di Hvar, dove la nave aveva fatto tappa, lasciando la libertà di proseguire per Dubrovnik i piu coraggiosi (ma che poi partirono tutti) si ebbe anche la visita dell’allora presidente. della Iugoslavia, Milan Kučan, che apparteneva anche lui al PEN CLUB come scrittore, (poco tempo prima che morisse). A Dubrovnik fummo ricevuti con grandi onori, visto che eravamo gli unici cui era stato permesso non solo di navigare sull’Adriatico, ma anche di entrare nella città e sotto la protezione dell’ONU. Dopo i preliminari e la distribuzione fra i vari hotels aperti per l’occasione, tutto si è svolto come previsto, compresa la cerimonia al teatro “Marin Drzic” in una atmosfera di serenità e di sole primaverile. Qualche segno di guerra era pur presente, ma a me è rimasta impressa la scritta a carbone, sul muro di una bella strada in riva al mare, che diceva: “wilkommen in danger zone”. Era per fare paura o per dire che "il diavolo non è così brutto come si dipinge?" A rassicurare, una bimbetta che, sola sola, camminava davanti a me, con la cartella in spalla, quando nei nostri paesi "in pace" nessuno più manderebbe a scuola, e su una strada isolata, una bimba da sola. Un viaggio quindi interessante e se si è realizzato è stato merito del nostro Grytzko. Anche per questo e per altro merita di essere menzionato in abbinamento alla sua attività alla RSI. Luisa Moraschinelli/Lugano, 7.9.2010. (Nella foto ciapponilandi, Grytzko Mascioni con lo storico Bruno Ciapponi Landi in occasione di una riunione del P.E.N. Club)
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