Mapei Day 2011 al Passo dello Stelvio
di Stefano Pini Tre discipline ma tutti con uno stesso traguardo, la Cima Coppi”, Passo dello Stelvio, a quota 2785 m. “Se non provi non potrai mai sapere quanto vali”. Così mi disse un tedesco molti anni fa, quando incominciai a correre intorno al lago di St. Moritz. Lui con mia meraviglia si allenava in altura per correre la maratona di Berlino e mi sembrava pazzesco ed impossibile correre per 42.195 metri! Oggi ringrazio quel tedesco perché da allora la mia vita è cambiata in meglio; ho imparato a correre con la testa nei limiti di quello che madre natura mi ha donato; ho stretto amicizie con gente di tutti i continenti e mi ripeto sempre che sono stato fortunato. Domenica salendo sullo Stelvio (le mie ginocchie non mi permettono più di correre come una volta), con la bici da corsa con migliaia sì dico bene erano quasi tremila iscritti, mi sono reso conto di essere ancora più fortunato quando a metà percorso mi sono affiancato a un non vedente che accompagnato dal suo tutore che le dava le istruzioni sul percorso saliva imperterrito le rampe del micidiale Passo ed al mio incitamento mi rispondeva con un gentile “grazie”. Mi sono venute le lacrime agli occhi e ho potuto constatare una volta di più quanta tenacia, passione e coraggio si possa avere nonostante un handicap. Queste persone io le chiamo meno fortunate di noi e ci insegnano... Non era una giornata da cartolina e le previsioni davano pioggia subito dopo i primi arrivi. Nonostante tutto un serpente umano composto da skiroll, podisti e ciclisti si è avvventurato sull’erta dello Stelvio. Gli ultimi tre chilometri sono stati dueissimi a causa del vento contrario e della temperatura che era scesa fino a + 5 gradi, ma nessun problema grazie a una organizzazione come quella della Usbormiese, che aveva in campo 400 volontari: non ci sono stati problemi di sorta. Strada chiusa fino alle ore 15 in modo che quelli scesi in bici potessero raggiungere Bormio nella massima sicurezza. Sicuramente un grazie va alla Mapei ed alla nostra banca di casa, la Popolare di Sondrio, che come sponsor ha fatto in modo che tutti gli anni, da ben 27, ci sia “la Re Stelvio”.
|