NOVATE MEZZOLA e il collegamento tra la SS36 e la Trivulzia

La Provincia di Sondrio tiene a precisare che i lavori di sistemazione del collegamento tra la Statale36 e la Strada Provinciale n2. “Trivulzia” sono sempre stati affrontati di concerto con l’apposito gruppo di lavoro costituito presso la Regione Lombardia che accoglie i comuni di Novate e Samolaco, la Comunità Montana Valchiavenna, Regione Lombardia, Arpa e Provincia di Sondrio.  

Sempre massima la condivisione tra le parti, anche nelle fasi più critiche, con l’obiettivo di affrontare operativamente le difficoltà e portare a termine l’opera. 

Come spiega l’assessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Sondrio Silvana Snider “va evidenziato come l’intervento presentasse sin dall’inizio notevoli complessità e interferenze, basti pensare all’intersezione degli attraversamenti stradale e ferroviario, per altro a ridosso della stazione, e alla presenza di un’area in fase di bonifica nonché all’impossibilità di effettuare il sottopasso ortogonale alle infrastrutture”. 

La convinzione di Snider, ora, è che “sia necessario portare a compimento i lavori, realizzare le  rampe di accesso al sottopasso, le finiture stradali, la rotatoria di svincolo dalla SS 36, la variante stradale di connessione alla SP 2 (verso il ponte sul corso d’acqua), l’impermeabilizzazione delle scarpate, la pista ciclopedonale e il dosso di mascheramento all’area abitata lungo la Statale 36” e a tal fine “la Provincia, in accordo con i comuni e il gruppo di lavoro appositamente istituito presso al Regione Lombardia, intende  reperire le risorse e appaltare le opere di completamento previste entro la fine dell’anno”.  

 


Data: 02/07/2010
 
02/07/2010, 14:53
LA RELAZIONE TECNICA del settore Lavori Pubblici

I lavori di sistemazione del collegamento tra la S.S. n. 36 e la S.P. n. 2 “Trivulzia” sono stati consegnati in data 25 maggio 2009 e la realizzazione del sottopasso stradale e ferroviario era stata programmata per il mese di agosto. 

Purtroppo, nonostante le indagini geognostiche e gli approfondimenti connessi alla valutazione di impatto ambientale, valutazione di incidenza, caratterizzazione delle terre di scavo, sino alla conferenza di servizi, a causa della permeabilità del terreno unitamente al livello di falda (ben più alto del livello del vicino corpo idrico superficiale) e sebbene si sia ricorso a diverse soluzioni, da impianto tipo “well – point” a pompe idrauliche, non è risultato possibile aggottare lo scavo. 

Per questo, considerato che la programmata interruzione della ferrovia era imminente e qualsiasi diversa soluzione per risolvere l’imprevisto geologico fosse stata adottata avrebbe comunque richiesto l’interruzione del servizio ferroviario, si è deciso di non sospendere i lavori e di intervenire per ridurre la permeabilità con iniezioni di colonne di cemento consolidanti (jet – grouting) lungo il perimetro del sottopasso. 

Soluzione che è risultata efficace: la permeabilità del terreno si è ridotta nei limiti sufficienti per consentire l’aggottamento delle acque di falda. Acque di falda che prima di essere immesse nel vicino canale sono state trattate per riportare nella norma il livello del PH e dei solidi sospesi. 

In proposito va sottolineato che il lavoro e più in generale il sito di intervento è stato costantemente monitorato da ARPA e Gruppo di lavoro presieduto dalla Regione Lombardia e particolare cautela è stata posta sia per la sicurezza delle maestranze che dell’ambiente. 

L’adeguamento dei lavori agli imprevisti sopravvenuti in sede esecutiva ha comportato maggiori oneri assunti dalla Provincia con specifiche varianti suppletive. 

Al momento gli uffici della Provincia stanno mettendo a punto le previsioni e le procedure amministrative per il completamento dell’intervento che nella sua parte indubbiamente più complessa è stato ultimato. 

 

cristina culanti


Autore dal
27/10/2021