ORO BIANCO
In provincia di Sondrio, una cifra imponente, quasi 76 milioni di euro, si materializza dai fondi derivanti dal demanio idrico ma, come sempre accade, la questione su come questi fondi debbano essere impiegati a decidere concretamente e’ sempre Regione Lombardia.
Ricordo con una certa nostalgia il periodo in cui, da consigliere provinciale, sollevai la questione delle competenze relative al demanio idrico, sostenendo che dovrebbe essere l’ente Provincia di Sondrio a decidere La risposta che ricevetti fu chiara e, in un certo senso, deludente: i nostri uffici, quelli della provincia, erano considerati non all’altezza di gestire tale complessità.
All’epoca, la Provoncia era un ente di primo livello; ora, ahimè, è retrocessa a un secondo livello, costretta a limitarsi a demandare alla Regione le decisioni, in questo caso le cose non sono cambiate.
Non mi addentrerò in valutazioni sulla giustezza o meno di questi 76 milioni di euro, poiché non possiedo le competenze adeguate per farlo e quindi sto zitta, tuttavia è indubbio che si tratti di una somma considerevole, e non mi soffermerò neppure sui vari progetti decisi, inoltrati con un comunicato stampa prontamente incollato in altre pagine, potete leggerli ovunque, buona lettura!
Eppure, ciò che mi preme sottolineare è la nostra relazione con le acque, che continuano a scorrere, a produrre energia, in un gioco di equilibri e responsabilità che, nonostante tutto, resta in continua evoluzione.
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