PD e SEL critici sulla Legge CRESCI LOMBARDIA
Non ci sta SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ: “La cosiddetta legge Cresci Lombardia approvata in Consiglio Regionale col voto di PDL e Lega segna un ulteriore passo avanti del nuovo centralismo regionale”. La compagine politica critica i criteri che si seguiranno per “il reclutamento degli insegnanti, scelti non più con regole e criteri nazionali bensì della regione e degli istituti scolastici, come non esistesse più un sistema scolastico nazionale”, ma punta il dito soprattutto sulla “costituzione di una nuova società regionale o un fondo immobiliare che avrà la gestione di tutte le proprietà degli enti ospedalieri e delle Aziende Sanitarie della regione, con la possibilità di venderle per fare cassa”. Anche il consigliere regionale del PD Angelo Costanzo ha diramato un comunicato stampa dove enfatizza: “Non è stato stralciato l’art.15 bis della legge per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione così come aveva chiesto il Pd. “Regione Lombardia si prende così la facoltà di decidere da sola sul destino dei patrimoni di ospedali e Asl, in gran parte frutto delle eredità di privati ed enti locali che appartengono, dunque, non alla Regione ma a tutta la comunità. Inaccettabile”. SEL precisa: “Molte proprietà dislocate sul territorio (come ad esempio l’area del Moncucco a Sondrio piuttosto che i padiglioni dismessi del Morelli o l’ospedale di Tirano) rischiano di essere alienate; gesti di liberalità (donazioni, eredità) compiuti nel passato da cittadini della nostra provincia per sostenere servizi di tipo sanitario e sociale, nonché quanto realizzato su questo terreno grazie all’impegno, anche finanziario, degli enti locali saranno sostanzialmente espropriati e eventualmente venduti per tappare i buchi di bilancio della regione; beni che attualmente possono essere utilizzati per finalità sociali sul territorio saranno sottratti alla disponibilità delle comunità locali”.
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