Pi? competenze alle PROVINCE
Province... Ora è il momento delle decisioni Di Luca Della Bitta* I fatti delle ultime settimane e i risultati del referendum parlano chiaro: occorre ridare dignità, risorse e fidu- cia alle Province, e ancora di più in luoghi e ambiti di montagna dove i piccoli Comuni hanno estremo biso- gno di un interlocutore forte che faccia sintesi dei bisogni e organizzi le risposte. In questi due anni si è toccato con mano quanto siano indispensabili enti di riferimento dei territori come le Province. Abbiamo sacrificato per un’operazione demagogica la qualità dei servizi ai nostri cittadini. Le strade, le scuole, la gestione delle emergenze sono tutti campanelli di allarme che ora non possono essere più ignorati. Sono stati tolti i fondi propri dei bilanci provinciali in nome di una sbandierata necessità di risparmio e così, oggi, se non avessimo attinto da fondi straordinari sul demanio idrico (che però dovrebbero finanziare investimenti) mancherebbero le risorse per fare la manutenzione delle strade, per pulire la neve, per scaldare le scuole, per i servizi per il lavoro e per molto altro. E siamo in un Paese nel quale in piena emergenza neve e terremoto per assegnare una casa provvisoria a chi è rimasto senza occorre chiedere il parere degli esperti di anticorruzione oppure dove non ci sono i soldi per il carburante delle frese spazzaneve.
Questo è il risultato più evidente di che cosa significhi centralizzare e cancellare, per consenso politico, la storia di un ente fondamentale come lo sono le Province. Ora serve prendere atto di questo e, prima che sia troppo tardi, riconoscere un grave errore di questa riforma - come ha affermato ieri anche il presidente dell’Unione Province Italiane - e ripartire dando risorse, uomini, personale e libertà di autogoverno ai territori attraverso le Province.
Occorre ridare dignità alle nostre Province attraverso l’elezione del presidente e dei consiglieri direttamente da parte dei cittadini, con il voto popolare. Occorre dare veramente, a territori come il nostro, l’autonomia di gestire le nostre risorse, sia quelle economiche che quelle di altro tipo come le acque. É stato un grande errore, ripartiamo con un unico obiettivo: i nostri cittadini hanno diritto di avere un ente che sia in grado di occuparsi di scuole, strade, gestione del territorio, eventi di protezione civile e molto altro. *Presidente della Provincia di Sondrio
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