Primo parere tecnico per il Progetto Coaster
Un primo parere tecnico riguardo “la nuova area turistica poliedrica” (Progetto Coaster) è stato chiesto dal presidente della Provincia di Sondrio Massimo Sertori, soprattutto in merito al Piano Territoriale d’Area, in via di redazione, per la Media e Alta Valtellina (Ptra Mav) e a questo riguardo nel Piano stesso, meglio identificati con delibera regionale del dicembre 2008, è previsto anche uno studio di qualificazione dell’area Trivigno – Mortirolo. I tecnici hanno anticipato alcune considerazioni tecniche soprattutto relative al contesto ambientale in cui si inserisce. Nel merito, per quanto riguarda la zona di Trivigno, che interessa la zona del tiranese, la pianificazione sovraordinata definisce alcuni fondamentali indirizzi e prescrizioni, quali: • l’area è definita come Sito di Interesse Comunitario secondo gli indirizzi della direttiva Direttiva Habitat, costituendo un importante nodo di Rete Natura 2000 (IT2040024 Da Monte Belvedere a Vallorda); • l’area è identificata come “Area tutelata per legge” secondo l’articolo 142 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 Legge 6 luglio 2002, n. 137, e successive modifiche e integrazioni; • l’area è di particolare interesse ambientale, definita come “ambiti ad elevata naturalità” per la quale vigono le disposizioni di tutela paesaggistica previste dall’articolo 17 del Piano Paesaggistico Regionale (PPR); • l’area è attraversata da una strada panoramica così come definita nel PPR (n. 108 Strada comunale di Trivigno e del Mortirolo da S. Pietro a Grosio). Si legge nel comunicato stampa diramato dalla Provincia di Sondrio: “Dall’anticipazione inviata dai tecnici, dunque, appare chiaro che la pianificazione sovraordinata individua nell’area un contesto naturalistico e ambientale di pregio, da tutelare nella sua integrità in funzione anche della tutela della biodiversità. Inoltre l’area è caratterizzata come area di significativo valore paesistico e identitario, da preservare nelle sue attuali caratteristiche di elevata naturalità. Da quanto espresso, il progetto di sviluppo turistico proposto volto a promuovere il comprensorio del tiranese, con particolare focalizzazione all’area di Tirano-Trivigno-Aprica, pur contemplando aspetti interessanti quali ad esempio la creazione di un’offerta qualitativa di servizi turistici nonché spunti innovativi che vanno nella direzione di tutela ambientale auspicata (ad esempio mobilità di collegamento Tirano-Trivigno-Aprica previo l’impiego di un mezzo sostenibile) contiene proposte contrastanti con gli indirizzi di “preservazione da pressione antropica” specifici dell’area”.
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Data: 20/06/2011
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23/06/2011, 07:27 COME SEMPRE POCA CHIAREZZA
ADESSO, LA DOMANDA SORGE SPONTANEA: QUALE PARTE DEL PROGETTO E’ INCOMPATIBILE? PERCHE’ IN REALTA’ NE LA PROVINCIA NE IL SINDACO LO HANNO DETTO CHIARAMENTE E VIENE FACILE INTUIRE CHE SE IN TRIVIGNO, VISTE LE VIGENTI NORMATIVE NON SI PUO’ TOCCARE UN SASSO PER COSTRUIRE UNA CASA DI SASSO E LEGNO, NON LO SI POSSA FARE NEMMENO PER COSTRUIRE UN MEZZO DI TRASPORTO SU ROTAIA? O NO?DEL RESTO ANCHE NEI RISPETTIVI COMUNICATI PROVINCIA E SINDACO SI SONO ESPRESSI IN TERMINI DIVERSI: MENTRE NEL PRIMO CASO SI E’ SEMPLICEMENTE PARLATO DI UN PROGETTO CHE PUR OFFRENDO "SPUNTI" (RIFERENDOSI ALLA POSSIBILITA’ DI REALIZZARE UN MEZZO DI TRASPORTO ECOLOGICO NON MEGLIO PRECISATO) E’ INCOMPATIBILE (NON MEGLIO SPECIFICANDO IN QUALE SUA PARTE), NEL SECONDO SI FA UN DOPPIO SALTO AVANTI, ARRIVANDO A DIRE CHE "L’incompatibilità della proposta non riguarda peraltro il collegamento Tirano-Trivigno-Aprica", COSA CHE VISTE TUTTE LE NORMATIVE DI TUTELA VIGENTI SU QUELLA ZONA SEMBRA ALQUANTO DIFFICILE DA CREDERE, ALMENO ALLO STATO ATTUALE DELLE COSE (ESATTAMENTE COSì COME SAREBBE PER LE CASE).MA ALLORA PERCHE’ CI SI ESPRIME SEMPRE COSI’? CREDO CHE SIA LECITO CHIEDERSELO. |
coaster tirano no grazie
Autore dal 27/10/2021
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22/06/2011, 15:57 L’intervento del sindaco di Tirano Del Simone
Un comunicato diramato ieri (20 giugno) dal Presidente della Provincia di Sondrio ha fatto il punto sulla situazione del progetto di qualificazione turistico ricettiva dell’area di Trivigno. La nota giunge al termine di una seria e puntuale verifica richiesta dal Sindaco di Tirano in attuazione del mandato di approfondimento con gli enti sovraordinati conferitogli dal Consiglio comunale. Il Sindaco di Tirano ha molto apprezzato la disponibilità del Presidente e la tempestività con cui si è proceduto all’esame preliminare da parte dei professionisti incaricati di redigere il Piano d’area, nel quale si è richiesta l’inclusione del progetto. La verifica ha impegnato i tecnici provinciali, regionali, del Politecnico di Milano e dell’ERSAF, ente regionale competente in materia di foreste, alpeggi e aree protette, a supporto dei professionisti incaricati dalla provincia della redazione del Piano d’area. La valutazione ha comportato in primis la verifica di compatibilità della proposta con la normativa e i vincoli esistenti sul territorio interessato che ha portato alla constatazione che, così come è formulata, non è realizzabile per più aspetti, innanzitutto per la condizione dell’area (che comprende anche parte di Valcamonica) sulla quale gravano i seguenti vincoli: l’area è definita come Sito di Interesse Comunitario secondo la Direttiva Habitat, costituendo un importante nodo di Rete Natura 2000 (IT 2040024 da Monte Belvedere a Vallorda); l’area è identificata come “Area tutelata per legge” secondo l’articolo 142 del Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 Legge 6 luglio 2002, n.137 e successive modifiche e integrazioni; l’area è di particolare interesse ambientale come tale inclusa fra gli “ambiti ad elevata naturalità” per i quali vigono le disposizioni di tutela paesaggistica previste dall0’art. 17 del Piano Paesaggistico Regionale (PPR); l’area è attraversata da una strada panoramica così come definita nel PPR (n. 108 Strada Comunale di Trivigno e del Mortirolo da S. Pietro a Grosio). L’incompatibilità della proposta non riguarda peraltro il collegamento Tirano-Trivigno-Aprica (con Coaster o mezzi simili), che, al contrario è stato individuato come un importante elemento per lo sviluppo turistico della zona. Occorre quindi elaborare un progetto di alta compatibilità ambientare in grado di ottenere, per la qualità dell’intervento, nelle competenti sedi, le modifiche necessarie alla rigida vincolistica attualmente in vigore. Dovrà essere un progetto esemplare condiviso da tutte le realtà interessate, economiche, amministrative e politiche (locali, provinciali, regionali, nazionali e comunitarie) che contemperando le esigenze dell’intervento con la valorizzazione e tutela dell’area possa essere proposto con serie possibilità di essere accettato. Ottenere la revisione della vincolistica esistente è una procedura complessa e articolata che ha bisogno di sostenersi su una proposta in grado di convincere gli enti interlocutori sovraordinati che, soprattutto, valorizza il bene protetto. Una pratica certamente non facile né breve nella quale peraltro il Comune è disponibile a fare la propria parte collaborando, nei limiti di competenza, alla ricerca di una soluzione seria e condivisa, accettabile dagli enti ai quali spetta il potere decisionale sulla vincolistica, al fine di favorire uno sviluppo turistico compatibile, sotto tutti gli aspetti, di uno dei siti più interessanti del patrimonio ambientale della valle. Il Sindaco Pietro Del Simone |
cristina culanti
Autore dal 27/10/2021
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21/06/2011, 13:08 BOCCIATURA O NON BOCCIATURA?
E’ vero che le regole ancora non esistono, ma è altresì vero che " Come ogni strumento di governo del territorio è tenuto a rispettare e a riferirsi agli indirizzi della pianificazione e programmazione sovraordinata, ovvero agli indirizzi di sviluppo approvati a livello Comunitario, Nazionale e Regionale". E se 1 + 1 = 2..e "la pianificazione sovraordinata (riportata con le singole normative nel comunicato stampa) individua nell’area un contesto naturalistico e ambientale di pregio, da tutelare nella sua integrità" e ancora "il progetto...contiene proposte contrastanti con gli indirizzi di “preservazione da pressione antropica” specifici dell’area.... LA CONCLUSIONE DOVREBBE ESSERE FACILE DA TIRARE PER TUTTI. OVVERO CHE IL PROGETTO, ALMENO COSI’ COME E’ STATO PENSATO FINO AD OGGI, E’ "INCOMPATIBILE" CON QUANTO LE LINEE DI INDIRIZZO PREVEDONO PER TRIVIGNO (BASTA LEGGERE LA PARTE FINALE DEL COMUNICATO STAMPA, CHE NON SI LIMITA A CITARE LA NORMATIVA, COME DICE CIAPPARELLI, MA ESPRIME UN GIUDIZIO DI MERITO SULLA QUESTIONE)Se poi, attraverso la pubblicizzazione di grandi numeri e di promesse tutte da verificare, si chiede alla politica di prendere decisioni in netto contrasto con quelle che fino ad oggi sono state le linee guida da seguire, questo è un’altro discorso, ma è bene che sia chiaro. |
coaster tirano no grazie
Autore dal 27/10/2021
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21/06/2011, 09:51 Le constatazioni della Tu.Ti.Tri.
di Giandomenico Ciapparelli* Nessuna bocciatura, ma una nota tecnica sull’attuale situazione normativa che per altro ben conosciamo. Ciò che ancora manca è il piano di gestione della zona sic dove dovrebbero sorgere le strutture alberghiere, ma soprattutto la volontà politica di creare le regole perchè questo progetto, fondametale per lo sviluppo turistico della media valle, possa vedere la luce. Non solo, un’ulteriore nota positiva è rappresentata dal fatto che nei piani di sviluppo rientra, ed è stato promosso a pieni voti, il Coaster (mezzo di trasporto innovativo e a impatto zero), il vero fulcro del nostro progetto. Dal fatto che manchi ancora un piano di gestione del sic in questione, ovvero regole chiare di come lo si intenta tutelare derivano due aspetti per noi molto importanti. Ad oggi non si possono costruire le strutture alberghiere legate al progetto turistico nè i 25mila metri cubi che il Comune di Tirano ha inserito nel suo programma del territorio così come nessun terreno di Trivigno bassa risulta edificabile. Quindi, quando vi sarà il piano di gestione della zona sic potrebbe essere tranquillamente compreso uno specifico piano di sviluppo turistico, grazie ad una chiara volontà politica che vorrà assumersi la responsabilità di decidere quale futuro dare all’area in questione. Nessuno vuole cambiare le regole, al contrario le regole non vi sono e devono ancora essere pensate e scritte. La nostra filosofia è chiara: fin da subito abbiamo voluto un progetto che tutelasse la natura e fosse davvero un credibile volano turistico ed economico per un’area oggi depressa da questo punto di vista, basti pensare ai 200 posti di lavoro in più, senza contare quelli legati all’indotto e ai 10 milioni di euro derivanti dal nuovo giro d’affari. Siamo stati trasparenti cercando sempre il confronto a tutti i livelli e credo che per questo e per il peso che l’iniziativa potrebbe avere per il futuro dell’intera valle, la politica debba davvero, con coscienza, consapevolezza e spirito di servizio fare le dovute riflessioni e considerazioni. Un serio tavolo di confronto sarebbe quanto meno una giusta e doverosa risposta indipendentemente dall’esito finale che, mi auguro e confido, una volta definito il quadro normativo del sic, sarà positivo. *Amministratore Tu.Ti.Tri. Natura e Ambiente |
cristina culanti
Autore dal 27/10/2021
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