PROGETTO IN NATURA: IDEALE
PROGETTO IN NATURA: IDEALE

Il progetto “IN” natura nasce spontaneamente come una sorgiva nel mezzo di una radura. Nasce nelle solitarie passeggiate in mezzo al bosco, ancora selvaggio, vivo, vero, in Alta Valtellina. Nasce dal cuore, come semplice tentativo di porre in essere qualcosa che abbia la voglia di COSTRUIRE seriamente, con gioia, semplicità, genuinità; la voglia di ESPRIMERSI nella propria natura, nel proprio modo di essere, di vibrare, di manifestare la propria arte e renderla partecipe a quella degli altri; la voglia di DARE senza voler null’altro in cambio che il condividere, dare una mano, lo scambio nella consapevolezza che dare senza aspettarsi nulla in cambio sia già RICEVERE; la voglia di CONDIVIDERE ritrovandosi nella naturalità della vita, al di fuori dei grandi mezzi d’informazione che ci bombardano con le loro luci ammalianti, che ci condizionano con i loro poteri; la voglia di PARTECIPARE dando una mano, offrendo quel che si può di se stessi, del proprio tempo, della propria arte, del proprio pensiero, del proprio mondo, affinché si possa costruire qualcosa di semplice e vero, che riscaldi il cuore e la vita non solo di noi stessi, ma anche di chi è meno fortunato.Insomma tale progetto vuole nascere e realizzarsi senza aspettative, ma nella semplice collaborazione di persone comuni, attraverso mezzi comuni che via via si manifesteranno nel tempo che sarà necessario. Vuole essere un tam tam umano, un passa parola, un incontrarsi principalmente di persona, ma anche via etere, per telefono, per intenzione. Vuole essere una serie di semi gettati nel terreno fertile della gente dal cuore ancora puro e vivo.

Data: 10/03/2009
 
11/03/2009, 17:40
IL SOGNO

Il sogno è semplicemente il fatto di partecipare a questo progetto e la consapevolezza che ciò non si tratta di BENEFICENZA, perché ciò presuppone che io do qualcosa a qualcuno e basta. Si tratta di CONDIVISIONE perché quanto io dò non è nulla rispetto a quanto mi viene dato, questa è la legge della vita, il dare e basta. Già abbiamo tanto.
Non è beneficenza, ricordatelo, perché quanto verrà raccolto a sua volta permetterà ad altra gente di poter realizzarsi, di poter affrancarsi da una vita inumana e di poter esprimersi. Non daremo da mangiare, ma il modo affinché un uomo, una donna, un bambino o una bambina possano vivere realizzando quelle cose che per loro sono sogni, per noi qualcosa di ovvio, scontato.
Ma non è solo questo. Il progetto, ma soprattutto il libro vuole dar voce alla natura, al bosco, all’erba ed agli alberi. Vuole portare il loro messaggio, i loro ideali, la loro grande dignità in mezzo al mondo dell’asfalto e del cemento. Lo vuole fare non con retorica, ma parlando, esprimendo ciò che in mezzo alla natura sorge spontaneo. Vuole portare i colori del bosco nel grigio della città, risvegliare il cuore bambino di ogni uomo moderno, e perché no, parlare di condivisione, unione, diversità, amore, lontano da ideologie politiche, religiose, commerciali.
antoniosisana


Autore dal
24/09/2008