Il Comune di Villa di Tirano, quello di Corteo Golgi e di Aprica hanno già comunicato ufficialmente il sostegno al progetto e la Comunità Montana Valtellina di Tirano ha inserito il progetto nel Piano Decennale di Sviluppo Socio Economico.
Questo ripaga la Tu. Ti. Tri Natura e Ambiente degli sforzi e investimenti intrapresi in oltre un anno e mezzo di lavoro per spiegare e condividere con il territorio il progetto relativo alla nuova area turistica che implica la realizzazione del Coaster, di strutture ricettive e residenziali a Trivigno e di altre opere per valorizzare nel suo complesso la vocazione naturalistica, turistica, culturale ed enogastronomia dell’intera area coinvolta.
Una sfida che non richiama aiuti pubblici, un progetto complesso e articolato che prevede una serie di passaggi di verifica utili a comprendere la fattibilità di un intervento davvero innovativo, che mira allo sviluppo di un turismo sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico. Quella che la società auspica ora è “un momento di confronto che non c’è mai realmente stato con gli attori pubblici del territorio, chiamati non certo a dare l’approvazione incondizionata, ma una semplice linea di indirizzo al fine di avviare un serio tavolo di confronto all’insegna della trasparenza e della collaborazione”.
Una fase delicata, al termine della quale “le parti potrebbero anche stringersi la mano e decidere di prendere strade diverse”. Come spiega l’Amministratore della Tu.Ti.Tri: “Ritengo sia questo il miglior modo di procedere, ma ad oggi, a sei mesi dalla mia richiesta di un tavolo di confronto, sto ancora attendendo una risposta. Mi pare dunque strumentale che ci sia stata questa alternanza di commenti pro e contro il Coaster senza nemmeno aver approfondito con i diretti interessati tutti i dettagli relativi ad un progetto di tale portata,. Io attendo molto fiducioso comprendendo anche le difficoltà che si possono incontrare dal punto di vista tecnico nel leggere gli atti relativi all’investimento”.
Sempre Ciapparelli ribadisce “per prima cosa che, così come previsto dal Documento di Piano del Comune di Tirano, il tetto massimo degli insediamenti residenziali in previsione a Trivigno è stato abbassato a 25mila metri cubi, il costo dunque dell’operazione passerebbe dagli introiti del residenziale a quelli dell’alberghiero che prevede non solo suites, ma, come stabilisce la Legge Regionale n.12 del 97, anche Rta, ovvero residenze turistico alberghiere”.
“Abbiamo optato per questo ulteriore decremento dei metri cubi di residenziale - spiega Ciapparelli - perché sia ancora più chiara la valenza turistica del progetto. Il peso di questa scelta ricade per intero sulla Società. Sempre in merito al residenziale abbiamo previsto tutte le misure di perequazione nell’area di costruzione di Trivigno, ci sembra, dunque, di non aver trascurato alcun aspetto relativo alle esigenze e alle sensibilità del territorio”.
Il Comune di Tirano non ha ancora dato il suo assenso al progetto, (come traspare dalle parole del sindaco di Tirano nel video girato alla conferenza stampa indetta per illustrare il PGT di Tirano), e la società ha deciso di spiegare alcuni aspetti che contraddistinguono lo studio di fattibilità del Sistema Coaster, affidato dallo studio tecnico incaricato a Luca Gnali, uno dei massimi esperti in materia di piani di sviluppo locale dell’intera area alpina italiana che vanta nel proprio curriculum professionale la realizzazione degli impianti che collegano Ponte di Legno al Tonale, per un investimento di 100milioni di euro.
(Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa diramato dal COMITATO CHIAREZZA COASTER)
Grazie al contributo di un gruppo di cittadini tiranesi, si è costituito il"Comitato Chiarezza Coaster", che ha lo scopo di fare chiarezza sul progetto della nuova area turistica poliedrica presentato dalla società “Tu.TI.TRI. Natura ed Ambiente srl”,
Il nome del comitato non è casuale, in quanto abbiamo riscontrato che molta mala informazione ha contribuito a strumentalizzare il progetto e a non consentire una serena riflessione soffermando principalmente l’interesse sull’impianto che dovrebbe collegare Tirano ad Aprica.
Da parte nostra, consideriamo il progetto della società”Tu.TI.TRI. Natura ed Ambiente srl” come un’occasione imperdibile per le innegabili ricadute positive su Tirano e sull’intero comprensorio al fine di completare l’offerta turistica affiancando così quella religiosa legata alla Basilica e quella legata al trenino rosso del Bernina.
Pur condividendo le motivazioni del progetto e consapevoli del fatto che si tratta di un’iniziativa privata, quindi non facilmente rimaneggiabile, riteniamo tuttavia opportuno che gli aspetti complessivi del progetto vadano pubblicamente chiariti, così da poterne apprezzare appieno la validità.
Riteniamo che un progetto di questa entità (i promotori parlano di investimenti per circa 100 milioni di euro) debba essere messo a conoscenza di tutti quindi, nelle prossime settimane, è nostra intenzione organizzare un pubblico incontro che chiederemo direttamente ai promotori del progetto per poter chiarire e risolvere dubbi e istanze dei cittadini tiranesi.
Ci teniamo a sottolineare che il comitato non ha appartenenze politiche ma rivendica solo l’appoggio e la comprensione dei cittadini per comprendere se una tale iniziativa debba essere sostenuta o lasciata nell’oblio.
Per questo ci siamo attivati in una raccolta firme con lo scopo di sostenere il progetto e di ottenere una maggiore trasparenza nelle informazioni; abbiamo inoltre attivato un gruppo su Facebook (richiedete l’amicizia a Coaster).
cristina culanti
Autore dal 27/10/2021
03/03/2011, 10:31
CIAPPARELLI: L’ottica? Un turismo innovativo
"Non solo la Società Coaster vanta fra partner e soci fondatori storiche ditte di rilievo nazionale e internazionale - spiega la società in una nota - Il veicolo Coaster è la sintesi di sistemi già ben collaudati, ovvero la cremagliera elettrica (il più efficace sistema di trasporto montano, basti pensare alle numerose ferrovie a cremagliera svizzere, austriache e tedesche) e un sistema computerizzato semplice e sicuro in uso in America da oltre 25 anni e approdato anche in Italia nel gennaio 2008".
Ciapparelli insiste su un passaggio fondamentale: “Ritengo che il progetto, in particolare l’area turistica sia davvero un’arma vincente per il territorio e per il suo futuro sviluppo, ho mantenuto sempre e comunque dei parametri di analisi molto prudenziali ritenendo che prima di attivarsi sia necessario l’avvallo di chi nel mondo fa turismo con la T maiuscola. Parlo dei più grandi tour operator internazionali, strutture di altissimo livello professionale (Hilton, Holiday Inn, Sheraton, Accor) che aprono e fanno funzionare con successo centri turistici negli angoli più sperduti del pianeta. Solo quando avrò il parere positivo e tutte le assicurazioni di successo dall’iniziativa da parte loro ci attiveremo, previo interesse da parte dei valtellinesi”.
La Tu.Ti.Tri lavora nell’ottica di far sì che il progetto sia il più possibile condiviso e utile a rilanciare un turismo innovativo dove sci e impianti ben si conciliano con la pace della natura incontaminata, con servizi di altissima qualità e con la fruizione di un territorio ricco di sapori e di cultura, con cittadine raggiungibili in pochi minuti grazie ad in veicolo a impatto zero, dove alberghi e strutture ricettive si fonderanno in maniera armonica con un ambiente che sarà rispettato, addirittura valorizzato. Un’ occasione questa anche per lo sviluppo e l’incremento della rete ferroviaria provinciale, il treno di fondovalle (orizzontale) dunque ben si integrerebbe con il Coaster (treno verticale)".
Una, e amara, la conclusione di Ciapparelli: “Noi siamo disponibili a dare tutte le spiegazioni necessarie, ad informare i cittadini che per altro trarranno da questa operazione molti vantaggi, a cominciare dall’incremento del valore dei loro terreni e dei loro beni a Trivigno e a Tirano, senza contare sui posti di lavoro che si creerebbero, siamo aperti a qualsiasi iniziativa che le amministrazioni comunali e provinciali vogliano intraprendere per sciogliere ogni dubbio o avanzare legittime richieste. Vorremmo solo che davvero si avesse la volontà di capire la bontà di questo progetto in tutti i suoi dettagli, altrimenti, spiace dirlo da valtellinese, sarà un altro treno perso”.