26/09/2014, 09:25 Una sfida a due
Dopodomani, domenica 28 settembre, si saprà chi guiderà la Provincia di Sondrio. In lizza Franco Spada, sindaco di Tirano, e quello di Chiavenna, Luca Della Bitta. Se il primo afferma che la sua lista è "senza colori politici", quella di Della Bitta è invece supportata da Lega Nord e Forza Italia, ma vede nella squadra anche un nome storico dei Popolari Retici, il vicesindaco di Teglio Pierluigi Giumelli. Si saprà chi sarà a guidare l’ente ma quali saranno le sue reali funzioni? Saranno capaci i nuovi amministratori di far valere le esigenze del territorio in Regione Lombardia e a Roma? Riusciranno a riportare a casa competenze sulle acque perse negli anni, quali per esempio il demanio idrico e la libertà di contrattare in merito alle grandi derivazioni idroelettriche? Sono solo alcune considerazioni... Tra le diverse prese di posizione, lucida quella dell’Associazione Autonomia di Valtellina & Valchiavenna, che sottolinea: “Come Autonomia di Valtellina e Valchiavenna riteniamo che in prospettiva e coerentemente alla richiesta di piena autonomia, la Provincia di Sondrio dovrà chiedere tutte le competenze attualmente in capo alla Regione Lombardia, per poterle gestire direttamente al massimo grado con modalità, conformemente alla Legge Delrio, da definirsi con l’ente”. Un percorso che “non potrà che essere graduale e dovrà cominciare da quegli ambiti che maggiormente attengono al territorio”. L’associazione espone in un documento le richieste da fare a Regione Lombardia, senza dimenticare “la contrattazione economica con la regione. A nostro parere – silegge nel comunicato stampa - se si vuole tendere a una prospettiva il più vicina possibile a quella dell’Autonomia, si dovranno innestare dei meccanismi che tengano conto nel riparto delle risorse non solo della popolazione o del territorio ma soprattutto della ricchezza prodotta in Valtellina e Valchiavenna, come avviene anche nelle provincie di Trento e Bolzano. In ogni caso, anche per la futura richiesta di gestione ambiti particolarmente impegnativi (pensiamo, ad esempio, alla Sanità) sarà indispensabile una contrattazione dettagliata sui criteri per stabilire l’entità dei trasferimenti”. (Nell’allegato, una riflessione dell’Associazione Valtellina nel Futuro) |
cristina culanti
Autore dal 27/10/2021
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