REGIONE LOMBARDIA, COSTANZO: gi? le mani dalle stufe a legna
REGIONE LOMBARDIA, COSTANZO: giù le mani dalle stufe a legna

“E’ necessario escludere da un appesantimento burocratico e normativo l’uso delle stufe a legna di utilizzo domestico. Bisogna modificare la proposta di legge perché così si  penalizzano gli abitanti della montagna e delle valli prealpine che tradizionalmente usano la cosiddetta pigna”.

Questo l’intervento del consigliere del PD Angelo Costanzo nel corso della IV Commissione Ambiente della Regione Lombardia.

 

La Regione intende infatti  introdurre obblighi di installazione e di manutenzione per tutti i tipi di impianti termici, comprese le piccole stufe a legna e, di seguito, equiparare gli impianti a biomassa a quelli termici convenzionali con tutti gli oneri che ne conseguono. 

Costanzo osserva che “se in linea di principio si può convenire sulla necessità di estendere criteri di sicurezza a tutti gli impianti, appare evidente che la nuova normativa rischia di penalizzare la pìgna della nonna”. 

 

Pur riconoscendo alla proposta regionale la volontà di adeguamento alla normativa comunitaria e nazionale, Costanzo sottolinea che “l’utilizzo della pigna in montagna è una tradizione che non può essere penalizzata", aumenterebbero infatti gli oneri accessori a carico di chi utilizza questo tipo di riscaldamento nelle case, azzerando le economie di scala che ne hanno incentivato l’uso. 


Data: 21/01/2011
 
28/01/2011, 09:50
LETTERA APERTA DI COSTANZO A PAROLO

 

Caro Ugo,

 

permettimi innanzitutto di non accettare lezioni di strumentalizzazioni da parte di chi, da anni, tappezza i muri della valle con scritte “Grazie Lega” ad ogni occasione e che ha promesso ai cittadini valtellinesi e valchiavennaschi 100 milioni di euro l’anno a valere sulla norma delle centrali idroelettriche.

Il fatto che la discussione sulla norma della “pigna della nonna” sia stata rinviata dimostra semmai che il problema che ho posto è reale e non certo opera di strumentalizzazione! Ciò che ho fatto - e che intendo continuare a fare - é di informare i cittadini della provincia su quello che accade in Regione, comprese le notizie negative o che creano imbarazzo per chi le ha proposte, come appunto quella della “pigna della nonna”.

Nel caso specifico il problema è emerso perché la maggioranza regionale, compreso il partito che tu rappresenti, ha presentato un testo di legge che, come sai, andrà a penalizzare i nostri cittadini e i territori montani.

Ti ricordo inoltre che ho sollevato il problema durante i lavori della VI Commissione senza alcuna demagogia, tanto che gli stessi esponenti della Lega mi hanno dato ragione.

Nell’ultima seduta della VI Commissione “Ambiente e protezione civile” ho presentato degli emendamenti alla norma, che sono stati sottoscritti  dall’UDC, dall’IDV ed apprezzati dai Consiglieri della Lega e che individuano tre possibili alternative per non penalizzare i cittadini delle aree montane e prealpine, territori dove l’uso della stufa a legna è maggiormente diffusa.

Avremmo potuto evitare tutta questa discussione.

Sarebbe bastato evitare di portare in Commissione questa proposta burocratica e vessatoria, sostituendola con una diversa che tenesse in considerazione la necessità d’intervenire sui controlli della qualità dell’aria  con la giusta differenziazione per i territori montani.

Vedi, è troppo comodo fare contemporaneamente l’esponente di  maggioranza e quello di opposizione, assumersi a casa propria il ruolo di difensore del territorio e poi penalizzarli quando si legifera a Milano! Anziché prendertela con il sottoscritto, ritengo sarebbe stato meglio che tu, in qualità di relatore,  intervenissi prima a portare in Commissione un testo diverso!

Sappi infine che, per quanto mi riguarda, collaborerò personalmente in Commissione anche con i Consiglieri della Lega e del PDL per migliorare il testo e per evitare penalizzazioni e appesantimenti burocratici ai cittadini.

Sono certo che anche tu non farai mancare il tuo contributo.

 

Cordiali saluti.

 

Angelo Costanzo

Consigliere regionale Partito Democratico

 

 

cristina culanti


Autore dal
27/10/2021