Riordino Province: Il Governo Monti salva Sondrio
Riordino Province: Il Governo Monti salva Sondrio

 

(Pubblichiamo la dichiarazione del presidente della Provincia di Sondrio Massimo Sertori in merito alla  decisione del Consiglio dei Ministri che nel decreto legge di oggi sul riordino degli enti locali ha concesso una deroga alle due province interamente montane d’Italia, Sondrio e Belluno).


“Questa giornata è storica, è stata una lunga battaglia una battaglia che ci ha visti tutti uniti con grande senso di responsabilità. Con spirito di servizio siamo scesi in piazza fra la gente, bombardata da una campagna mediatica incentrata sulla sfiducia nei confronti della politica che si è riversata anche sulle istituzioni - prosegue - abbiamo spiegato alle nostre comunità cosa avrebbe significato la cancellazione della Provincia. La nostra terra sarebbe rimasta senza voce e senza diritti. Non solo, le nostre genti sarebbero rimaste senza servizi e la nostra montagna si sarebbe pian piano spopolata. Oggi abbiamo ottenuto un risultato storico un risultato che ha visto la collaborazione di tutti: dai sindaci, alle forze economiche, dai sindacati, ai consiglieri e assessori, ai politici locali e non solo, senza contare la grande sensibilità e caparbietà dimostrata dai valtellinesi e dai valchiavennaschi che, firmando per salvare la loro Provincia, hanno posto le basi per costruire l’autonomia amministrativa e dunque il futuro di questa Valle.
Se, anche in questo caso, il metodo adottato sarà quello sposato in modo del tutto trasversale e responsabile per salvare la Provincia allora potremo veramente ribadire la nostra unicità anche sotto il profilo istituzionale e amministrativo. Partendo dal basso, ascoltando cosa ne pensa la gente potremo per una volta proporre noi le soluzioni a Roma e a Milano, senza più subire decisioni calate dall’alto. Resta la grande soddisfazione per questa giornata le persone da ringraziare sono davvero tante, a tutte loro, ma in particolare ai valtellinesi e ai valchiavennaschi va la mia riconoscenza. Oggi è un giorno di festa ed è giusto gioire, ma da domani dobbiamo lavorare tutti insieme per capire quanto e in che modo potremmo essere finalmente protagonisti del nostro futuro e quali sono i contenuti del nuovo decreto che di certo comporteranno grandi cambiamenti amministrativi”.

 

 


Data: 31/10/2012
 
06/11/2012, 17:07
tavolo istituzionale

forse sarebbe ora che le istituzioni, anzichè parlarsi a mezzo stampa ( ultima in ordine di tempo la comunicazione dei 5 presidenti delle Comunità Montane), iniziassero a trovarsi e parlare seriamente di riorganizzazione. E’ già da alcuni mesi che si parla di tavolo istituzionale (dove ci siano almeno: Provincia, Comunità Montane, Comuni capoluogo, BIM, Camera di Commercio). Mi sembra ora che la Provincia prenda l’iniziativa.
Cristina Culanti


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27/10/2021

03/11/2012, 09:32
ora atti concreti

Questo bisogna ora pretendere dalla Regione Lombardia: l’inserimento nello Statuto regionale del riconoscimento alla Provincia di Sondrio della specificità montana, con tutto quello che ne consegue. Guardate Belluno (articolo 15 dello Statuto della Regione Veneto): "La Regione, ferma la salvaguardia delle esigenze di carattere unitario, conferisce con legge alla Provincia di Belluno, in considerazione della specificità del suo territorio transfrontaliero e interamente montano nonché abitato da significative minoranze linguistiche, forme e condizioni particolari di autonomia amministrativa, regolamentare e finanziaria in particolare in materia di politiche transfrontaliere, minoranze linguistiche, governo del territorio, risorse idriche ed energetiche, viabilità e trasporti, sostegno e promozione delle attività economiche, agricoltura e turismo". Scaricate e leggete lo Statuto dal sito della Regione Veneto
Cristina Culanti


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27/10/2021

01/11/2012, 17:53
La nuova Provincia

La nuova riorganizzazione degli enti locali va proprio nella dirazione auspicata dal signor Vitali: infatti le province saranno sintesi diretta dei sindaci, che ricordiamo eletti direttamente dai cittadini e conosciuti da questi, non saranno quindi più emanazione di partiti politici o movimenti pseudopolitici che contando su un bacino elettorale piuttosto vasto e sulla anonima identità dei propri candidati hanno sempre potuto fare leva su argomenti populistici e oramai anacronistici provocando al territorio gli evidenti danni che solo la loro insipienza ha potuto e può ancora fare. Piuttosto il nuovo tema sarà: riusciremo a motivare sufficientemente la società civile a proporre persone capaci e preparate alla guida dei nostri enti? O dovremo ancora accontentarci dei nostri modesti e logori amministratori? 
Cristina Culanti


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27/10/2021

01/11/2012, 09:28
punto di partenza

Un passo importante è stato fatto mantenendo l’attuale territorio della Provincia di Sondrio. Altri e più importanti saranno da fare nella ridefinizione delle competenze tra le Istituzioni (Comuni, Comunità montane, BIM, Provincia), nel mantenimento della possibilità di elezione diretta dei rappresentanti in Provincia, nel mantenimento alla Provincia  delle competenze che esercita attualmente. Da ricordare che i Comuni hanno storicamente vita più lunga rispetto alla  Provincia: il problema è che senza un ente che li coordini sono autoreferenziali (vedi lo sviluppo del teritorio e i vari PGT). Manca però a mio parere un serio progetto politico specifico per la provincia di Sondrio e i partiti attuali hanno altro a cui pensare.
Cristina Culanti


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27/10/2021

31/10/2012, 23:01
che pena

che pena ........ il presidente Sertori gioisce per la "conquista" della provincia autonoma e contemporaneamente plaude al requiem della Lega: a gennaio assessori incompetenti a casa e nel 2014 la provincia in mano ai sindaci ... complimenti.

che pena ........ il signor Costanzo dimostra di non conoscere le problematiche amministrative dei comuni perchè intossicato dalla dottrina diessina e non percepisce le vere necessità del nostro territorio, dopotutto dobbiamo ricordare che il motivo di incompatibilità con l’essere eletto consigliere regionale fu il fatto che dalla stessa Regione, su indicazione del partito politico dei DS, fu NOMINATO nel consiglio di amministrazione dell’ALER (INCARICO LAUTAMENTE RETRIBUITO) incarico che ricoprì senza averne la minima competenza professionale (un infermiere generico non ha certo competenze nel campo immobiliare) fino ad avvenuta elezione in consiglio regionale, ma comprendiamolo: quali garanzie di essere eletto in consiglio regionale aveva per pensare di rimettere l’incarico remunerato in ALER in tempo utile?  ... che pena ... e noi dovremmo ascoltarlo?  

Cristina Culanti


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27/10/2021

31/10/2012, 18:18
Il commento di Angelo Costanzo, PD

“Da sempre, anche quando Calderoli e Berlusconi volevano chiuderla con una proposta di un disegno di legge costituzionale, ho sostenuto che la Provincia di Sondrio doveva rimanere. Non per una sorta di privilegio ma perché il nostro territorio è totalmente diverso dal resto della Lombardia. Per questo in regione avevo presentato l’ordine del giorno per il riconoscimento dello status di territorio montano, bocciato dalla maggioranza PDL-Lega. In politica a volte quelli che sono dipinti come il male oscuro a volte diventano i migliori amici. È così che oggi alla Lega tocca riconoscere che la salvezza della Provincia di Sondrio arriva da quel Governo cui fanno opposizione e ritengono poco sensibile alle aspettative del Nord del Paese. Ora che il riassetto delle Province è avvenuto si abbia il coraggio di semplificare le istituzioni. La nuova maggioranza che guiderà tra qualche mese la Regione Lombardia deve avere il coraggio di chiudere le Comunità Montane.  Il territorio non ha più alibi per non affrontare il riordino dei Comuni. Queste sono le nuove sfide che ci attendono”

Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021