"Salviamo la Valtellina e Valchiavenna", si parte da TIRANO

Domani, venerdì 6 maggio alle 20.30 presso la Vineria di Via XX Settembre di Tirano si discuterà della riforma costituzionale BOSCHI – RENZI, oggetto del referendum in programma ad OTTOBRE.

Organizzazione a cura dell’associazione Autonomia di Valtellina e Valchiavenna: “Sarà la prima serata di informazione sulla riforma costituzionale Boschi-Renzi e sul perché sarà importante ad ottobre votare NO al referendum. L’incontro, aperto a tutti perché questa deve essere una battaglia dei cittadini, ha come obiettivo non solo quello di denunciare i rischi della riforma costituzionale per la nostra Valle e per la nostra democrazia ma anche essere l’occasione per contribuire alla creazione di un primo gruppo di cittadini volontari capace di spiegare la riforma a tutta la cittadinanza. Dopo Tirano seguiranno altri incontri sul territorio della Valtellina e Vachiavenna.

Noi perderemo definitivamente l’ente Provincia, se dovesse passare la riforma costituzionale. Ed esso sarà sostituito con l’attuale ente di area vasta (= scatolone vuoto) che avrà meno competenze e risorse ed i suoi amministratori non saranno più eletti dai cittadini. Il nuovo ente di area vasta, non essendo più un ente territoriale dello Stato, non avrà più la possibilità di diventare titolare del demanio idrico. Si trasformerà, infatti, in un ente sub-regionale e la Regione potrà liberamente definirne i confini e accorparci ad altri territori. Il Senato continuerà ad esistere ma i senatori (anche qui) non saranno più eletti dai cittadini ma dai consiglieri regionali sulla base di un non ben specificata indicazione dei cittadini, definita nell’elezione dei consigli regionali. Sarà quindi necessaria una revisione della legge elettorale regionale. Finora era riconosciuto al nostro territorio il diritto di eleggere in Regione almeno un rappresentante. Domani lo avremo ancora? La Camera dei Deputati sarà la Camera più importante perché con la Riforma la gran parte delle leggi saranno definite e votate solo in quella sede e grazie alla legge elettorale dell’Italicum almeno 1/3 dei deputati sarà nominato dalle segreterie di partito. Se già prima era difficile riuscire ad eleggere un deputato, domani sarà quasi impossibile. Insomma, come valtellinesi e valchiavennaschi non avremo più rappresentanza nelle istituzioni e perderemo ogni diritto sulle nostre acque".


Data: 05/05/2016