Dopo il flash mob tenuto a Sondrio sabato 14 maggio, il Comitato No Nuke ha proposto un’altra azione di agitazione creativa che ha interessato la ridente e assolata Morbegno, sabato 28 maggio, dalle 9.30 alle 11. Una ventina di no nukers del morbegnese, ma giunti anche a dar man forte da Chiavenna e da Sondrio, hanno animato la zona nevralgica che va da piazza sant’ Antonio, a via Garibaldi, piazza Mattei e via Vanoni. Mentre alcuni volontari presidiavano il gazebo con il materiale informativo e distribuivano volantini ai cittadini, il grosso delle truppe, con un cartellone sotto il braccio si inoltrava in via Garibaldi. Ad un segnale convenuto “letterine e letterini” si ordinavano componendo la scritta “12 e 13 maggio VOTA SI ai referendum”. Con l’ausilio di un potente mezzo tecnico (megafono a 6 pile da 3 v.), un volontario invitava i cittadini a non dimenticare questa importante scadenza e ricordava i pericoli della scelta dell’energia nucleare, scandita da due enormi catastrofi come Chernobyl e Fukushima. L’ animazione è continuata, per esempio con lo “scorrimento” della scritta alla rotonda di piazza Mattei, di fronte agli automobilisti in attesa, oppure con la “sfilata” in fila indiana in via Vanoni; la sensazione che si coglie dalle espressione, anche esplicite, dei cittadini è che esista una grande maggioranza di contrari alla scelta nucleare. Lo si percepisce anche scambiando quattro chiacchiere con le persone che accettano di buon grado il volantino che i volontari cercano di “rifilare”, che questo poi si traduca in voto il 12 e 13 giugno è tutto da decidere. Come a Sondrio, alcune persone di passaggio hanno richiesto materiale informativo da portare sul posto di lavoro, così come la locandina del Concerto finale del 10 giugno, ma questo è un altro discorso su cui ritorneremo a breve. E’ comunque tempo che lorsignori che occupano, più o meno con dignità e decenza, il loro lucroso seggio al parlamento, si decidano ad emanare una nuova legge che regoli lo svolgimento dei referendum: alzare la quota della firme da raccogliere, dalle attuali 500.000 a 2/3 milioni ed eliminare il quorum per rendere valido il referendum stesso. E’ giusto che la maggioranza dei cittadini che si prende la briga di esprimere il proprio parere con un voto, abbia poi riconosciuti i risultati espressi dalle urne, tanto peggio per chi non ha partecipato, chi c’è decide, chi va al mare si tiene il risultato, è anche quello che succede alle elezioni “normali” e nessuno se ne stupisce. La prossima settimana sarà dedicata all’attacchinaggio massiccio e alla preparazione della FESTA ROCK del 10 giugno, dulcis in fundo !!!
Comitato VOTA SI contro il nucleare: ARCI, AUSER, GIT BANCA ETICA, LEGAMBIENTE, MOVIMENTO 5 STELLE, POPOLO VIOLA, PUNTO PACE, SONDRIO 2020, WWF VALTELLINA VALCHIAVENNA
Il Comitato Referendario 2 Sì per l’Acqua Bene Comune apprende con gioia il pronunciamento della Corte di Cassazione sul referendum riguardante il nucleare. La Corte ha sventato lo scippo di democrazia perpetrato dal Governo per sfavorire il quorum e la partecipazione dei cittadini al voto. E ora tutte e tutti alle urne il 12 e il 13 giugno. Il quorum referendario batte sempre più forte.