"Siamo alle solite Calimero". Traforo del Mortirolo Ora

 “E’ necessario attivare immediatamente un soggetto attivo che in tempi brevi possa predisporre un percorso preciso che ipotizzi prima e realizzi poi questa indispensabile opera”. Questa la convinzione del Comitato Traforo del Mortirolo Ora, auspicando che “Politici e Istituzioni si attivino: il Comitato sarà al loro fianco ma consapevoli che la realizzazione di quest’opera non può essere più procrastinata”.

Anche ieri la Strada Statale n. 36 ”del Lago di Como e dello Spluga” è stata chiusa in direzione nord causa di uno smottamento e questo “ha ricordato quanto è distante la Valtellina dal resto del paese. Tanto che importa, i disagi li hanno automobilisti e gli autotrasportatori ma i danni l’intero sistema economico Valtellinese, Siamo alle solite Calimero!!!!, come recitava una famosissima pubblicità dei tempi di Carosello che tanti ricorderanno”, sbotta il presidente del Comitato, Paolo Oberti…

La dichiarazione di Oberti:

“ Fortunatamente interessata è una carreggiata sola ma i disagi sono enormi lo stesso. Da automobilista e da autotrasportatore posso solo vedere con favore la riapertura al traffico anche se a volte la riflessione e l’interrogativo che mi faccio da cittadino è veramente triste: Per avere un collegamento alternativo forse dovremo attendere una calamità naturale che chiuda la strada per diverso tempo?“

“Il traforo del Mortirolo è l’unica opera realizzabile fra quelle a cui guardiamo con speranza per assicurare alla Valtellina un collegamento alternativo a quello verso sud – è il valtellinese Crosio a parlare -. Lo Stelvio e la Mesolcina coinvolgono regioni e nazioni diverse, mentre per il Mortirolo ne possiamo discutere a tre: noi, la Provincia di Brescia e la Regione Lombardia. Non c’è bisogno di spiegare l’importanza di questo collegamento viario, c’intendiamo facilmente perché l’interesse è comune a tutte le parti coinvolte”.

“Per il traforo del Mortirolo – aggiunge il collega senatore bresciano Volpi – il progetto è già pronto e inserito nei piani territoriali provinciali e regionale, il costo complessivo individuato, circa 400 milioni di euro, come pure gli sgravi fiscali per le imprese che lo realizzeranno. Entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge la Regione potrà costruirlo attraverso la finanza di progetto”.