25/10/2018, 08:28 Il programma
Giovedì 15 novembre, ore 20.45 La legge dei leoni – MORTE NELLA RADURA (The Lions Rule – Death in the Glade) di Owen Pruemm – Produzione: Terra Mater Factual Studios in coproduzione con Doclights/NDR Naturfilm e National Geographic Channel – Austria 2017 – Durata 51 min. – Area trattata: Ruaha National Park, Tanzania La Radura è un paradiso nelle pianure riarse di Ruaha; qui c’è acqua tutto l’anno. Questa abbondanza favorisce strane relazioni, come quella fra una famiglia di babbuini e una di leoni che, contrariamente ai loro istinti naturali, vivono in armonia. Ma la pace nella Radura è distrutta quando arrivano per abbeverarsi migliaia di bufali, seguiti dal più grande branco di leoni del Parco Nazionale di Ruaha: il branco dei baobab. Mentre questi cacciano la mandria di bufali nella Radura, un altro branco irrompe sulla scena: sono i Njaa, un branco di nomadi, sempre all’inseguimento della mandria di bufali, pronto ad attaccare ogni leone che osa cacciare queste prede. La Radura diventa così zona di guerra. Gli ORSI DELLA KAMCHATKA – inizia LA VITA (Kamchatka Bears – Life Begins) di Irina Zhuravleva – Produzione: LESFILM – Russia 2018 - Durata: 52 min. - Area trattata: Santuario federale Kamchatka meridionale, Russia Il Santuario Federale della Kamchatka meridionale è spesso definito un paradiso per gli orsi. La troupe del documentario ha passato sette mesi qui per osservare e filmare i segreti della vita quotidiana dei cuccioli d’orso nel loro primo anno di vita. La musica, i suoni dell’ambiente e l’assenza di voci umane nel documentario permettono allo spettatore di immergersi nella bellezza della natura selvaggia, fra vulcani, fiumi e animali selvatici, e di capire che esistono degli importanti confini oltre i quali l’uomo non dovrebbe interferire. Venerdì 16 novembre, ore 20.45 Sesso, bugie e farfalle (Sex, Lies and Butterflies) di Ann Johnson Prum – Produzione: Terra Mater Factual Studios in coproduzione con Thirteen Productions LLC in associazione con WNET e PBS – Austria 2017 - Durata: 50 min. - Area trattata: Ecuador, Marocco, Mozambico, Perù, U.S.A. Le farfalle volano sul nostro pianeta da oltre 130 milioni di anni e oggi se ne contano circa 20.000 specie diverse. Ora la nostra attenzione è concentrata sui loro affascinanti stadi di vita: dall’uovo al bruco e alla crisalide, fino alla sviluppo della creatura alata. Il documentario segue la loro vita, evidenziando le sorprendenti tecniche di sopravvivenza e le ricerche che svelano i segreti del loro mondo, cambiando per sempre la nostra visione di queste fantastiche e delicate creature. il grande fiume himalayano – dalle sorgentI alle gole (Sky River of the Himalayas – From the Source to the Gorge) di Klaus Feichtenberger – Produzione: PRE TV – Austria 2017 – Durata: 53 min. - Area trattata: Nepal, Tibet Fra le sorgenti del Brahmaputra e il suo canyon, lungo le principali creste himalayane, si trova forse il paesaggio più dinamico del mondo. La collisione tuttora in corso fra due continenti originariamente divisi, India e Asia, ha creato sia l’Himalaya che il suo sistema fluviale. Gli altopiani vicini a questi fiumi sono spesso nascosti alla vista e costituiscono l’habitat di animali e piante che si sono adattati alle condizioni estreme delle alte quote e delle basse temperature. Sabato 17 novembre, ore 20.45 Tasmania – TERRA STRANA E MERAVIGLIOSA (Tasmania – Weird and Wonderful) di Matt Hamilton - Produzione: Terra Mater Factual Studios e Humble Bee Films in associazione con Black Devil Productions e BBC - Durata: 50 min. - Area trattata: Tasmania, Australia La Tasmania è un’isola dell’Australia ma è un mondo a sé che ospita una straordinaria popolazione di diavoli neri e di wallaby bianchi. Qui gli alberi si innalzano fino a 100 m e le luci verdi dell’aurora australe danzano nel cielo meridionale. La Tasmania è l’ultimo approdo a sud prima dell’Antartide e qui tutto è influenzato dall’isolamento, dal clima fresco e dalle distinte stagioni. Corea selvaggia – oltre i confini (Wild Korea – Beyond Borders) di James Reed – Produzione: Coproduzione Terra Mater Factual Studios e Oxford Scientific Films, in associazione con CJ E&M e Buzz – Austria 2018 – Durata: 50 min. – Area trattata: Corea del Sud La famosa zona demilitarizzata della Corea esiste da quasi 70 anni, al confine fra due nazioni nemiche, dove la tensione rimane ancora alta. Tuttavia fra le barriere di filo spinato e le migliaia di mine terrestri disseminate sul territorio, un meraviglioso ambiente naturale popolato da cinghiali, calabroni giganti e rare gru, convive pacificamente con le testimonianze della guerra. Giovedì 22 novembre, ore 20.45 i maestri del cielo (Les Maîtres du Ciel) di Anne e Erik Lapied – Produzione: Lapiedfilm – Francia 2018 – Durata: 69 min. – Parco Nazionale Gran Paradiso, Italia, Alpi francesi Due aquilotti vedono la luce nel cuore di una grande parete di roccia … Così comincia questa storia che ci porta alla scoperta della fauna di montagna. Grazie a dei sensi estremamente sviluppati l’aquila reale riesce a controllare i movimenti di marmotte, camosci e stambecchi, ad affrontare i propri simili, a regolare i conflitti con i concorrenti e a sopravvivere all’inverno. Ma un rapace di quasi tre metri di apertura alare, il gipeto, sorvola la valle, dove conta di insediarsi. Come potranno questi avvoltoi cacciatori di ossa condividere il territorio con l’aquila reale? Il documentario, girato nel corso di sette anni, racconta la vita dei maestri del cielo e ci conduce in una favolosa odissea aerea, nello splendore delle Alpi selvagge. MACRO MONDI – IL PRATO DEGLI ORRORI (Macro Worlds – Meadow of Horror) di Lothar Frenz – Produzione: Taglichtmedia per ZDF – Germania 2017 – Durata: 43 min. – Area trattata: Germania Orrori, assassinii, morti violente e combattimenti mozzafiato con salvataggi all’ultimo minuto: se vi piacciono i film horror e i thriller questo documentario fa per voi! E dopo averlo visto saprete che uno dei luoghi più insidiosi è proprio il prato del vostro quartiere! Con lo stile e gli effetti del genere horror il documentario segue il viaggio di un famoso eroe con sei zampe, ali rosse e sette macchioline nere sul dorso, attraverso un prato apparentemente normale, ma pieno di mostri! Venerdì 23 novembre, ore 20.45 LUPI BIANCHI – i FANTASMI DELL’ARTIDE (White Wolves – Ghosts of the Arctic) di Oliver Goetzl – Produzione: Gulo Film Productions per Doclights / NDR Naturfilm – Germania 2017 – Durata: 56 min. – Area trattata: Ellesmere Island, Nunavut, Canada Nel territorio più a nord del Canada si trova una remota e desolata wilderness dove pochi animali sono abbastanza forti da sopravvivere: l’isola di Ellesmere. Il documentario segue un branco di lupi che lotta per crescere i cuccioli in questo ambiente implacabile e offre un sguardo su un mondo raramente visto prima, fatto di montagne innevate e di fiordi nella morsa del ghiaccio. Un branco di lupi è una famiglia estesa in cui ogni individuo deve collaborare alla sopravvivenza. Biancaneve e Alfa, madre e padre del branco hanno guidato la famiglia attraverso i gelidi e bui mesi invernali e ora affrontano una nuova sfida: crescere i cuccioli durante la breve estate artica. LA TIGRE PIÙ FAMOSA DEL MONDO (The World’s Most Famous Tiger) di S. Nalla Muthu – Produzione: Natural History Unit India per National Geographic Channel – India 2017 – Durata: 44 min. – Area trattata: Ranthambhore National Park, Rajasthan, India Machli, la leggendaria tigre, regina del Parco Nazionale di Ranthambhore, nell’India occidentale, era conosciuta per la sua fiera determinazione e per il coraggio. Come nessun’altra tigre ha catturato l’immaginazione e i cuori dei fan delle tigri. Machli morì all’eccezionale età di quasi vent’anni, non prima di aver svolto un ruolo chiave nella rigenerazione della popolazione di tigri nei Parchi Nazionali di Ranthambhore e Sariska. Il film è una cronaca del viaggio di Machli dalla gioventù alla morte, che, nel corso di nove anni, racconta le incredibili storie dietro la sua ascesa al potere, la sua straziante decadenza e la straordinaria eredità che ha lasciato. Infine Machli ci ha insegnato che proteggendo una tigre si può creare una foresta. Sabato 24 novembre, ore 20.45 Uganda selvaggia (Wild Uganda) di Harald Pokieser – Coproduzione Terra Mater Factual Studios, National Geographic e Doclights / NDR Naturfilm, prodotto da Cosmos Factory – Austria 2018 – Durata: 50 min. - Area trattata: Parchi Nazionali Queen Elizabeth, Rwenzori, Mount Elgon e Murchinson, Uganda L’Uganda è ancora considerata una meta per viaggiatori speciali, fuori dagli itinerari turistici, un luogo su cui incombono ancora le ombre del passato. I visitatori, inclusi scienziati e conservazionisti, hanno avuto tempi difficili in questa nazione sconvolta dalla guerra civile. Il bracconaggio ha messo in pericolo molti degli animali simbolo dell’Uganda, inclusi i gorilla di montagna, gli elefanti della savana, gli scimpanzé e persino i leoni arboricoli. Ma ora i Parchi Nazionali sono stati ripristinati e la fauna dell’Uganda prospera ancora. PAESAGGI DI MARCITA (Marcita landscapes) di Marco Tessaro – Produzione: Parco Lombardo del Ticino – Italia 2018 – Durata: 15 min. - Area trattata: Parco Lombardo del Ticino, Italia Più di novanta specie di uccelli del Parco del Ticino trovano rifugio negli ambienti di marcita, così come rane, farfalle, pesci e fiori rari. Un patrimonio da tutelare con cura. La marcita, citata in pergamene del 1188 e 1189, è una coltura antichissima introdotta nel Milanese. È opinione comune che siano stati i Monaci Cistercensi i primi a praticare questa particolare tecnica colturale, in realtà essi affinarono quanto già “inventato” dai contadini della pianura. La marcita è fatta di erba e acqua: generazioni di uomini l’hanno lavorata con cavalli un tempo e macchine agricole ai nostri giorni. L’acqua in marcita ha il suo guardiano: il camparo. Regolarla è un’arte che si tramanda da secoli. MONTI TATRA – la VITA AL LIMITE (Tatra Mountains – Life On the Edge) di Erik BaláΕΎ – Produzione: Arolla Film Slovakia e Doclights / NDR Naturfilm – Germania 2017 – Durata: 50 min. - Area trattata: Monti Tatra, Slovacchia I monti Tatra si innalzano sopra le nuvole, si tratta della più piccola catena di alta montagna del pianeta. Qui alcune specie sono relitti glaciali: i camosci sono ben adattati alla durezza del clima, mentre le marmotte trascorrono in letargo più di metà dell’anno. I cervi e gli orsi ripopolarono la regione dopo la fine dell’era glaciale. Da allora cercano di fronteggiare le varie sfide di questo mondo di montagne. |